Iperplasia condilare - è necessario intervenire chirurgicamente?

Gentili Medici, vorrei richiedere un parere se possibile di più Gnatologi, Odontoiatri e Chirurghi riguardo alla diagnosi che mi è stata fatta qualche mese fa di iperplasia condilare/emimandibolare con laterodeviazione verso sinistra della mandibola. La TAC e la scintigrafia ossea a due fasi del cranio hanno rilevato un'iperplasia a carico del condilo mandibolare destro dovuta ad aumentato turn-over fosfo-calcico e quindi asimmetria della mandibola con condilo e branca montante di sinistra di lunghezza totale di circa 4 cm all’angolo mandibolare vs i 5,2 cm di destra. Al momento sto portando un bite notturno e l'anno prossimo rifarò la scintigrafia per vedere se la situazione è peggiorata o rimasta inalterata.

Da quanto ho capito (ma correggetemi se sbaglio), la crescita del condilo non si fermerà nonostante la mia età (36 anni), essendo dovuta ad un diverso ricambio di calcio nelle due manbibole, quindi l’unica soluzione è operare. Tenuto conto, però, che finora gli unici problemi che ho sono qualche dolore (sopportabile senza prendere farmaci) alla mandibola destra e raramente qualche fitta al lato sinistro del viso, a periodi un senso di chiusura all’orecchio sinistro e che l'asimmetria del viso non è invalidante dal punto di vista psicologico (almeno per ora), la mia idea era di operare soltanto nel caso in cui la crescita del condilo non si fermi e mi dia dei seri problemi. Però volevo chiedere: il condilo destro continuerà sempre a crescere? c’è un’età limite entro la quale eseguire l’operazione? in che cosa consiste esattamente l’iter operatorio, cioè bisognerà sottoporsi a più operazioni? secondo Voi è davvero necessario l'intervento o si può convivere con questo disturbo? Mi piacerebbe avere diversi pareri per poter valutare più serenamente cosa fare, ovviamente insieme al mio dentista. Vi ringrazio infinitamente per i preziosi consigli.

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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395
l'iperplasia condilare,ad eziologia sconosciuta,porta con la crescita del condilo ad una laterodeviazione della mandibola di tipo occluso-posturale,che va trattata dallo gnatologo,come credo stia facendo,ed è associata a morso incrociato.
Dalla letteratura scientifica in materia,la terapia consigliata durante il periodo di crescita attiva, è la condilectomia selettiva con condiloplastica.
Dopo la cessazione della crescita,sono necessarie terapie ortodontiche e riposizionamento chirurgico della mandibola.
Opportuno consultarsi col chirurgo maxillo-facciale .La crescita del condilo in genere è autolimitantesi e va monitorata con gli esami che ha già programmato.
Cordiali Saluti

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Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia

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Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
La ringrazio molto Dottore per la gentile risposta.
Da quanto capisco, quindi, bisognerebbe operare comunque anche se la crescita del condilo dovesse arrestarsi, per riposizionare la mandibola?
Si può operare a qualsiasi età o c'è un limite oltre il quale è sconsigliato? faccio questa domanda perché a un'amica con un problema di malocclusione è stato detto dal proprio dentista di operarsi prima dei 40 anni, ma sinceramente non ho capito il motivo...
Se nel frattempo potesse dare il proprio parere anche qualche chirurgo Vi sarei davvero grata.
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Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395
Non esiste un dato certo per i limiti di età ,dipende dalla gravità
dell'accrescimento condilare che ripeto,è autolimitantesi.
Le consiglio comunque di rivolgersi ad un esperto del campo....
Le invio indirizzi mail
Prof. Alessandro Silvestri

alessandro.silvestri@uniroma1.it
info@studioasilvestri.it

Prof. Sandro Pelo. Professore Ordinario di Chirurgia Maxillo Facciale Univ.Cattolica

sandro.pelo@rm.unicatt.it.

Cordialità
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73
veramente c'è una domanda da porsi, l'aumentato turn-over fosfo-calcico ha provocato la crescita di un condilo si e uno no? E' cioé un'alterazione locale (se fosse sistemica crescerebbero entrambe). Però alterazioni solo a destra o solo a sinistra del metabolismo del calcio mi convincono poco. Io farei questa domanda ad un endocrinologo. Se ne taglia un pezzo (senza avere dolori evidenti) e poi questo ricresce... mi sembra un lavoro inutile.
Saluti

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

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Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Grazie mille gentili Dottori per le risposte e per i contatti.
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73
Prima di prendere decisioni sulla chirurgia a cui sta pensando di sottoporsi prenda in considerazione tre cose:
1) il motivo deve essere chiaro, estetico o presenza di dolore, limitazione funzionale, ecc. che non si curi con un bite. Questo lo ha ben chiaro Lei. Dato che la malattia è ad evoluzione lenta e può fermarsi a quel punto può anche aspettare che siano presenti sintomi.
2) si faccia informare dei rischi a cui si sottopone con l'intervento chirurgico.... come in ogni altro tipo di chirurgia qualche rischio c'è.
Dato che i sintomi che Lei descrive decida dopo essersi informata se "il gioco vale la candela".
Saluti
PS non abbia tutta questa fretta di operarsi e si informi bene.
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Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Grazie Dr. Tonlorenzi, sicuramente mi informerò bene e valuterò insieme al mio dentista in base all'esito del prossimo esame se l'intervento è davvero necessario... e io spererei proprio di no!
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73
I motivi dell'intervento sono:
1) presenza di disturbi (dolore, ridotta apertura della bocca, ecc.);
2) problemi estetici.
Questa domanda è necessaria per chiarire le idee a tutte le persone che leggeranno il post.