Operazione o terapia gnatologica

Buongiorno,
ho 38 anni e da molti anni soffro di acufeni, sbandamenti, stordimento e dolori cervicali ( ho due ernie + stenosi del canale ).Dopo innumerevoli visite presso fisiatri, otorini, neurologi, ortopedici, posturologi ecc.. si è giunti alla conclusione che gran parte dei miei problemi possano essere dovuti alla mia occlusione. A causa del digrignamento notturno ho perso più di due millimetri negli incisivi superiori e la mia mandibola è riversa in avanti infatti gli incisivi inferiori e quelli posteriori chiudono gli uni sopra gli altri mentre i molari non hanno quasi contatto. Ho portato diversi bite prima di svicolo e poi di riposizionamento ( non conosco il nome correto ). Ho avuto benefici solo con una placca posteriore di svincolo che mi ha tolto quasi tutti i sintomi ( escluse acufeni ) ma è bastata una minima variazione da parte del medico gantologo per tornare ad avere tutti i sintomi prima citati...e da quel momento non è più stato possibile tornare ad avere benefici. Ora con gli ultimi consulti effettuati mi è stata invece proposta una operazione per portare avanti l'osso superiore e permettere alla mandibola di chiudere correttamente. In questo momento sono rinchiuso in casa a causa degli sbandamenti e in questa condizione sarei disposto a tutto ma proprio a tutto per stare meglio ma non vorrei che la mia condizione depressiva mi porti a fare una scelta errata. L'operazione non penso sia una passeggiata e non so se possa migliorare la mia condizone dopo averla fatta. La mia domanda riguarda appunto il fatto di capire se si possa curare una situazione simile con una terapia ortodontica o occorra l'operazione. Capisco che senza una visita sia veramente diffcile esprimersi....ma vorrei avere un Vostro autoevole parere in merito. Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, lei dice "Ho avuto benefici solo con una placca posteriore di svincolo che mi ha tolto quasi tutti i sintomi ( escluse acufeni "
E' evidente che la strada era quella giusta, sfortunatamente smarrita, ma che va ricercata.
Il bite, se correttamente prescritto e realizzato, rappresenta il massimo di possibilità di successo in quasi tutti i casi che riguardano l'ATM: per contro, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite (ma lei lo aveva ottenuto!) , non é prudente proseguire con trattamenti irreversbili, nella speranza di risultati migliori: in particolare non capisco quali obiettivi possa ricercare il chirurgo, con una tecnica tutt'altro che priva di rischi. Quali prospettive di risultato le ha dato il chirurgo nel proporle l'intervento, e QUALE intervento?
E' molto importante che il dentista sia veramente gnatologo esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, anche se chiunque può realizzare un bite.
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è indispensabile, ma dire "bite" é come dire "pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: ripeto che la cosda più importante è che il dentista al quale si rivolge sia veramente esperto in problemi dell'ATM.
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."


Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la sua risposta. Io sono di Como e negli ultimi 5 anni mi sono rivolto a tutti i gnatologi che mi hanno consigliato i quali mi hanno confezionato differenti bite. Una placca di Gelb è stata l'unica cosa che mi ha migliorato moltissimo la situazione permettendo un completo rilassamento della muscolatura cervicale. Il fatto è che la stessa placca ora non mi da più alcun beneficio nonostante sia stata modificata in vari modi. Il bite ortotico invece è una costrizione che non riesce a darmi sollievo e che ogni volta arrivo addirittura a rompere in una settimana. Quello che mi è stato consigliato dagli ultimi due ortodonzisti ( uno dei due gnatologo ) è di rivolgermi ad un chirurgo maxillo facciale per eseguire una operazione che permetta di portare in avanti l'arcata superiore visto che ora come ora non riesce a contenere e a chiudere davanti a quella inferiore. Avverto una fortissima ed invalidante instabilità che non mi permette nemmeno di uscire, di avere una vita vagamente normale...mi costringe a casa...con i fenomeni depressivi che ne conseguono. Giustamente lei dice da professionista... che l'operazione non è detto che possa portare ad avere risultati ma in questo momento della mia vita dopo quasi vent'anni di disturbi sarei disposto a qualsiasi cosa pur di avere anche una minima speranza e vedendo che gli ultimi bite confezionati e registarti settimanalmente ( con spese importanti per me ) non hanno dato alcun risultato non saprei veramente che altro fare....la disperazione purtroppo sta veramente prendendo il sopravvento. Quando apro la bocca..apro a esse e mai in maniera dritta e la muscolatura è contratta ma non riesco veramente a trovare più nulla che mi dia un minimo beneficio. Ora ho fatto anche la teleradiografia del cranio e la tac ai condili ma sinceramente non saprei a chi ...o a cosa fare ..riferimento per avere un consulto che possa aiutarmi a migliorare anche in modo sensibile la mia vita che in questo momento sembra completamente buia...( mi scusi lo sfogo )..
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, non creda che io non la capisca: chi non si occupa di gnatologia non può credere quanto si possa soffrire di questi problemi, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Purtroppo via rete non posso dire di più, ma il suo racconto ha degli aspetti importanti: la placca di Gelb le ha dato un forte risultato, poi perduto: non posso che dedurne che la strada era quella giusta: si tratta di ritrovarla. Solo a quel punto un eventuale intervento maxillo facciale potrà giovarsi di una "bussola" anzichè andare alla cieca.
Capisco anche che i successivi insuccessi la abbiano sfiduciata, ma non posso non temere che il chirurgo affronterà la sua III classe scheletrica di certo al meglio, ma ben difficilmente le potrà dare soluzione al problema disfunzionale, che é il suo vero problema.
Le rinnovo i più sinceri auguri.
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Utente
Utente
Grazie ancora Dottor Bernkopf,
mi basterebbe in questo momento sapere che ci possa essere una soluzione perchè io non riesco a trovarla. Sentiti dieci gnatolgi ho avuto 6/7 diagnosi differenti. Alcuni gnatologi mi dicono addirittura che secondo loro non ho grossi problemi ed infatti a guardarmi non è evidente una malocclusione....tastandomi la muscolatura all'interno della bocca e guardando la posizione dei condili attraverso la tac mi hanno detto che non ho grossi distrubi.. ma lo stordimento, l'instabilità, le vertigini e le acufeni sono veramente invalidanti e sinceramente non sono una persona che si lamenta dei propri problemi fisici se non sono grandi.

Mi è anche stato detto che essendo una problematica che si trascina da quasi 20 anni ( quindi cronica ), non è possibile aspettarsi migliormenti..... e tutto questo deprime ancora di più.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
"a guardarmi non è evidente una malocclusione" : questo lascia al chirurgo poche speranze di poter essere risolutivo sui problemi disfunzionali ( lo stordimento, l'instabilità, le vertigini e gli acufeni). Si faccia ben specificare dal Chirurgo non già leindicazioni all'intervento, ma quali sono le sue aspettative di risultato su questi sintomi.
" una problematica che si trascina da quasi 20 anni": la III classe probabilmente si trascina da 39 anni, ma instabilità, vertigini e acufeni probabilmente sono più recenti,e le aspettative di risultato ( a parte gli acufeni, che sono la cosa più difficile da rimuovere) ci sono, come ha confermato la placca di Gelb.
Cordiali saluti ed auguri.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

sono stato oggi dal chirurgo maxillo facciale il quale mi ha detto che a suo avviso dalla teleradiografia ci sarebbe molto da operare visto che è visibile una terza classe ma non è detto che operandola andrebbero a posto i sintomi che avverto, quindi bisognerebbe prima intervenire con uno gnatologo per utilizzare una placca di svicolo e portare la mandibila nella sua posizione ideale e solo una volta che si ha una situazione nella quale i sintomi regrediscono e si conosce la posizione corretta si puo' pensare di eseguire un'operazione per mantenere quella posizione....la stessa cosa che mi aveva detto lei.

Buona giornata
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