Problemi dopo rimozione bite
Salve
Cercherò di essere breve:
ho 33 anni, e da almeno 12 anni soffro di problemi al collo. La curva cervicale risulta invertita e sono presenti un'ernia e altre tre piccole protrusioni, più una calcificazione dei muscoli ioidei. Da un paio d'anni si sono aggiunti nausea, vertigini, acufeni, perdita dell'udito all'orecchio sinistro e altri disturbi che non perderò tempo ad elencare, i dolori sono peggiorati, così un anno e mezzo fa ho richiesto un consulto gnatologico. E' stata riscontrata una malocclusione con morso profondo, e una sindrome atm a carico dell'articolazione sinistra. Mi è stato dato un bite che ho iniziato a portare regolarmente. Una volta abituata, non sono più riuscita a toglierlo nemmeno per brevi periodi perchè stare senza risultava doloroso per l'articolazione, e in ogni caso i denti non collimavano più a causa della nuova postura della mandibola. Così l'ho portato giorno e notte consecutivamente per un anno e mezzo, tenendolo anche per mangiare. Nonostante l'impegno per mantenere la massima igiene, però, le gengive si sono lentamente ritirate, e circa tre mesi fa hanno cominciato a sanguinare copiosamente. Inoltre, incredibile a dirsi, la forza esercitata dal morso ha spostato col tempo i denti, infossandoli nelle gengive laddove il bite era più spesso, e formando uno "scalino" fra le corone dei denti su cui il bite poggiava e quelle su cui non poggiava. Insomma, ho deciso di rimuoverlo perchè penso che a lungo andare peggiori la situazione, aumentando il divario che dovrebbe colmare fra le arcate, e le rovinando le gengive.
Purtroppo mi trovo all'estero e non posso richiedere consulti gnatologici, per cui mi sono limitata a rimuovere i bite e aspettare che la naturale occlusione si assesti da sola... ma dopo una settimana dalla rimozione ancora non riesco a chiudere la bocca correttamente. La mandibola è completamente spostata e i denti non collimano, toccano solo i molari dal lato destro e un premolare sinistro, masticare è difficile e doloroso, e i denti sono molto indolenziti (specialmente i molari). Le gengive non sanguinano più, ma per il resto è un disastro... mi chiedevo quanto tempo ci vorrà prima che la mandibola ritorni "in sede" e i denti tornino a toccare, e se c'è qualcosa che posso fare per favorire questo processo che sembra essere bloccato. Grazie a chiunque vorrà darmi un consiglio.
Cercherò di essere breve:
ho 33 anni, e da almeno 12 anni soffro di problemi al collo. La curva cervicale risulta invertita e sono presenti un'ernia e altre tre piccole protrusioni, più una calcificazione dei muscoli ioidei. Da un paio d'anni si sono aggiunti nausea, vertigini, acufeni, perdita dell'udito all'orecchio sinistro e altri disturbi che non perderò tempo ad elencare, i dolori sono peggiorati, così un anno e mezzo fa ho richiesto un consulto gnatologico. E' stata riscontrata una malocclusione con morso profondo, e una sindrome atm a carico dell'articolazione sinistra. Mi è stato dato un bite che ho iniziato a portare regolarmente. Una volta abituata, non sono più riuscita a toglierlo nemmeno per brevi periodi perchè stare senza risultava doloroso per l'articolazione, e in ogni caso i denti non collimavano più a causa della nuova postura della mandibola. Così l'ho portato giorno e notte consecutivamente per un anno e mezzo, tenendolo anche per mangiare. Nonostante l'impegno per mantenere la massima igiene, però, le gengive si sono lentamente ritirate, e circa tre mesi fa hanno cominciato a sanguinare copiosamente. Inoltre, incredibile a dirsi, la forza esercitata dal morso ha spostato col tempo i denti, infossandoli nelle gengive laddove il bite era più spesso, e formando uno "scalino" fra le corone dei denti su cui il bite poggiava e quelle su cui non poggiava. Insomma, ho deciso di rimuoverlo perchè penso che a lungo andare peggiori la situazione, aumentando il divario che dovrebbe colmare fra le arcate, e le rovinando le gengive.
Purtroppo mi trovo all'estero e non posso richiedere consulti gnatologici, per cui mi sono limitata a rimuovere i bite e aspettare che la naturale occlusione si assesti da sola... ma dopo una settimana dalla rimozione ancora non riesco a chiudere la bocca correttamente. La mandibola è completamente spostata e i denti non collimano, toccano solo i molari dal lato destro e un premolare sinistro, masticare è difficile e doloroso, e i denti sono molto indolenziti (specialmente i molari). Le gengive non sanguinano più, ma per il resto è un disastro... mi chiedevo quanto tempo ci vorrà prima che la mandibola ritorni "in sede" e i denti tornino a toccare, e se c'è qualcosa che posso fare per favorire questo processo che sembra essere bloccato. Grazie a chiunque vorrà darmi un consiglio.
Gent.le Sig.ra , l'utilizzo del byte senza interruzione e per lungo periodo ha determinato una variazione importante della postura sia all'interno della bocca nella posizione dei denti, sia a livello neuromuscolare , sia articolare. Sicuramente ciò comporta anche un rimaneggiamento osseo con modifica della forma articolare che le impedisce oggi di recuperare la postura senza l'utilizzo della placca. Fondamentale, a mio giudizio, recarsi da un collega gnatologo che dovrà valutare la postura di equilibrio raggiunta con il vecchio byte e "ricopiarla " sui denti utilizzando otturazioni, intarsi, ortottici, ortodonzia o protesi a seconda del caso. Le sconsiglio di tentare la strada "dell'eliminazione e attesa che torni come prima"..cordiali saluti
Dr.ssa Orietta Pasdera

Utente
Grazie per la risposta. Purtroppo nel paese in cui risiedo non esiste la disciplina della gnatologia, per cui mi trovo costretta a dover trovare una soluzione alternativa...
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4k visite dal 24/07/2014.
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