Bite dentale
Buongiorno,
qualche mese fa ho iniziato a soffrire di mal di testa, dolori mandibolari, dolori cervicali e mi sono quindi rivolta al mio dentista, che mi ha diagnosticato bruxismo.
Ha quindi provveduto a prendere l'impronta dell'arcata dentale inferiore per fare un bite, prezzo 250 euro, realizzato con un materiale trasparente e dallo spessore approssimativamente di 1 mm.
Sono passati solo 3 mesi da allora, l ho indossato ogni notte, e qualche giorno fa ho notato che la superficie risultava bucata.
Mi sono recata nuovamente dal dentista per farne uno nuovo e alla mia richiesta di spiegazioni in merito alla breve durata del bite, mi è stato ribattuto che si potrebbe provare a produrlo con un materiale più elastico, ma che a prescindere da questo è soggetto a usura e che la sua breve vita è da attribuire esclusivamente al mio digrignare i denti che secondo il dentista sarebbe nel mio caso più accentuato della norma.
Preciso che l'odontoiatra mi ha spiegato che esistono solo 3 materiali con cui realizzare il bite : uno rigido (e mi è stato detto che non è adatto alla mia situazione), uno semirigido (di cui era composto il bite che si è bucato) e uno più elastico.
Dal momento che lo dovrò portare a vita, mi chiedevo se sarò realmente costretta a rifarlo ogni 3 mesi, spendendo quindi 1000 euro all'anno, oppure se è imputabile a una conoscenza poco approfondita del mio odontoiatra e mi dovrei quindi rivolgere a qualcun altro.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali Saluti.
qualche mese fa ho iniziato a soffrire di mal di testa, dolori mandibolari, dolori cervicali e mi sono quindi rivolta al mio dentista, che mi ha diagnosticato bruxismo.
Ha quindi provveduto a prendere l'impronta dell'arcata dentale inferiore per fare un bite, prezzo 250 euro, realizzato con un materiale trasparente e dallo spessore approssimativamente di 1 mm.
Sono passati solo 3 mesi da allora, l ho indossato ogni notte, e qualche giorno fa ho notato che la superficie risultava bucata.
Mi sono recata nuovamente dal dentista per farne uno nuovo e alla mia richiesta di spiegazioni in merito alla breve durata del bite, mi è stato ribattuto che si potrebbe provare a produrlo con un materiale più elastico, ma che a prescindere da questo è soggetto a usura e che la sua breve vita è da attribuire esclusivamente al mio digrignare i denti che secondo il dentista sarebbe nel mio caso più accentuato della norma.
Preciso che l'odontoiatra mi ha spiegato che esistono solo 3 materiali con cui realizzare il bite : uno rigido (e mi è stato detto che non è adatto alla mia situazione), uno semirigido (di cui era composto il bite che si è bucato) e uno più elastico.
Dal momento che lo dovrò portare a vita, mi chiedevo se sarò realmente costretta a rifarlo ogni 3 mesi, spendendo quindi 1000 euro all'anno, oppure se è imputabile a una conoscenza poco approfondita del mio odontoiatra e mi dovrei quindi rivolgere a qualcun altro.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali Saluti.
[#1]
Gentile utente il suo odontoiatra Le ha dato una corretta spiegazione.
Lo scopo del byte per bruxisti è quello di rappresentare una zona cuscinetto inter arcata,in maniera tale che durante i movimenti di sfrecamento tra i denti e l'apparecchio,sia quest'ultimo ad avere la peggio consumandosi.
Da questa considerazione si evice che se realizzassimo byte con materiali eccessivamente duri,i denti al contatto con il byte soffrirebbero della durezza usurandosi.
A sua tranquillità,le dico però che il bruxismo non è un fenomeno di costante entità,alternando fasi di attività a fasi di quiescenza,percui la previsione di 3 byte ogni anno non ha sussustenza.
Lo scopo del byte per bruxisti è quello di rappresentare una zona cuscinetto inter arcata,in maniera tale che durante i movimenti di sfrecamento tra i denti e l'apparecchio,sia quest'ultimo ad avere la peggio consumandosi.
Da questa considerazione si evice che se realizzassimo byte con materiali eccessivamente duri,i denti al contatto con il byte soffrirebbero della durezza usurandosi.
A sua tranquillità,le dico però che il bruxismo non è un fenomeno di costante entità,alternando fasi di attività a fasi di quiescenza,percui la previsione di 3 byte ogni anno non ha sussustenza.
La risposta ha il solo scopo informativo.
Dr.Giovanni Auletta
[#2]
Gentile Paziente,
il bruxismo è considerato una mioartropatia del sistema masticatorio e può essere presente con digrignamento dei denti, serramento dei denti o misto.
Senza entrare nel merito delle sue possibili e molteplici cause, la terapia prevede un approccio diverso: eliminazione di eventuali abitudini come assunzione di alcol, caffè e fumo, terapie farmacologiche (ad esempio, benzodiazepine, da valutare però attentamente per i possibili effetti collaterali), supporto psicologico, esercizi muscolari di stretching, rieducazione muscolare attraverso appositi strumenti di biofeedback e naturalmente, il bite.
Il bite va realizzato con attenzione perchè, secondo la mia esperienza, è più efficace un bite "rigido" (realizzato su misura dal laboratorio odontotecnico su indicazione del dentista) rispetto a quelli "semirigidi" o "morbidi".
Inoltre, personalmente, utilizzo bite con altezze molto superiori a quella che lei riporta, per la loro migliore efficacia e rapidità nei risultati: questi dispositivi vanno poi sempre aggiustati e controllati dal professionista.
Il suggerimento è quello di rivolgersi ad un dentista che si occupa di gnatologia per una valutazione approfondita del suo problema.
Auguri di Buona Pasqua!
il bruxismo è considerato una mioartropatia del sistema masticatorio e può essere presente con digrignamento dei denti, serramento dei denti o misto.
Senza entrare nel merito delle sue possibili e molteplici cause, la terapia prevede un approccio diverso: eliminazione di eventuali abitudini come assunzione di alcol, caffè e fumo, terapie farmacologiche (ad esempio, benzodiazepine, da valutare però attentamente per i possibili effetti collaterali), supporto psicologico, esercizi muscolari di stretching, rieducazione muscolare attraverso appositi strumenti di biofeedback e naturalmente, il bite.
Il bite va realizzato con attenzione perchè, secondo la mia esperienza, è più efficace un bite "rigido" (realizzato su misura dal laboratorio odontotecnico su indicazione del dentista) rispetto a quelli "semirigidi" o "morbidi".
Inoltre, personalmente, utilizzo bite con altezze molto superiori a quella che lei riporta, per la loro migliore efficacia e rapidità nei risultati: questi dispositivi vanno poi sempre aggiustati e controllati dal professionista.
Il suggerimento è quello di rivolgersi ad un dentista che si occupa di gnatologia per una valutazione approfondita del suo problema.
Auguri di Buona Pasqua!
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#4]
Dire "bite" è come dire "pillola".
E' un termine assolutamente generico per descrivere dispositivi diversissimi fra loro.
Il bite, quello che "funziona" per il bruxismo, è SOLO di un tipo: RIGIDO.
Scopo del bite, nel caso del bruxismo, è duplice: da una parte proteggere i denti dall'usura e dal contatto, dall'altra ridurne effettivamente l'intensità, la durata e il numero degli epidodi.
Il suo bite evidentemente non svolge la funzione per cui è stato costruito.
Anche il costo, esageratamente basso, non mi lascia ben sperare.
Per realizzare un bite occorre ben altro che due impronte e una cera di masticazione: occorre una progettazione accurata e l'individuazione di tutti quelli che saranno i movimenti della sua bocca, per poter dare le istruzioni al laboratorio odontotecnico e disegnarlo in modo adeguato.
E, per inciso, la fattura del laboratorio è superiore a quanto da lei pagato.
La vita di un bite può essere stimata intorno ai 3 anni, ma potrebbe anche essere superiore. Dipende da caso a caso.
Ma io ripartirei dall'accertamento dalla diagnosi: si tratta di bruxismo o di malocclusione, che è un fenomeno completamente diverso?
Sul mio sito www.malocclusione.it sono linkati degli articoli che trattano ampiamente il problema.
Mi associo al suggerimento del dr. De Carli: si rivolga ad uno gnatologo.
E' un termine assolutamente generico per descrivere dispositivi diversissimi fra loro.
Il bite, quello che "funziona" per il bruxismo, è SOLO di un tipo: RIGIDO.
Scopo del bite, nel caso del bruxismo, è duplice: da una parte proteggere i denti dall'usura e dal contatto, dall'altra ridurne effettivamente l'intensità, la durata e il numero degli epidodi.
Il suo bite evidentemente non svolge la funzione per cui è stato costruito.
Anche il costo, esageratamente basso, non mi lascia ben sperare.
Per realizzare un bite occorre ben altro che due impronte e una cera di masticazione: occorre una progettazione accurata e l'individuazione di tutti quelli che saranno i movimenti della sua bocca, per poter dare le istruzioni al laboratorio odontotecnico e disegnarlo in modo adeguato.
E, per inciso, la fattura del laboratorio è superiore a quanto da lei pagato.
La vita di un bite può essere stimata intorno ai 3 anni, ma potrebbe anche essere superiore. Dipende da caso a caso.
Ma io ripartirei dall'accertamento dalla diagnosi: si tratta di bruxismo o di malocclusione, che è un fenomeno completamente diverso?
Sul mio sito www.malocclusione.it sono linkati degli articoli che trattano ampiamente il problema.
Mi associo al suggerimento del dr. De Carli: si rivolga ad uno gnatologo.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 22.8k visite dal 30/03/2013.
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