"Schiocco" e blocco mandibola quando apro la bocca

Egregi Dottori buongiorno.
Da qualche anno, circa 6, ho dei problemi alla mandibola.
Ho letto le diverse richieste di consulto da parte di altri utenti con problemi simili e le relative risposte, ma non so se le "cure" possono essere le stesse. Cerco di spiegarVi il tutto.
i problemi sono cominciati 6 anni fa, mi ricordo che ogni volta che mangiavo qualcosa di croccante (tipo barretta di cereali), la mandibola era come se cominciasse a "rallentare" e morso dopo morso l'apertura della bocca diminuiva sempre di più, dopodichè si bloccava del tutto e riuscivo ad aprirla pochissimo. anche sbadigliare mi veniva difficile. però prendevo un antinfiammatorio (non mi ricordo il nome) e dopo una manciata di minuti passava il tutto, o comunque migliorava.
col passare del tempo la cosa è andata peggiorando, nella totale ignoranza credo di aver fatto visite sbagliate (giusto una lastra) che ovviamente non faceva vedere il problema, per cui è come se avessi lasciato perdere. avendo poi problemi economici in famiglia non ho voluto insistere con le visite.
ora i problemi son gli stessi, e ho smesso di prendere gli antinfiammatori perchè non funzionavano più.
quindi mi trovo con la mandibola sinistra che schiocca quando apro la bocca, quella destra idem, e se provo ad aprire la bocca "spostandola" verso destra (tipo smorfia), sento sotto l'orecchio un altro "click", più leggero, ma provo la sensazione che se dovessi continuare ad aprire la bocca, "sbloccherei" (ovviamente con dolore) il tutto, in un unico schiocco finale. un po' come quando si schioccano le nocche delle dita, se prima si fa una leggera pressione si sente che sono "pronte" per essere schioccate. scusate per la spiegazione ma non saprei come far di meglio.
i problemi di conseguenza sono difficoltà nel mangiare cose voluminose perchè l'apertura della bocca non me lo permette, masticare senza sentire rumori e spostamenti vari, a volte anche cantare, urlare, ecc.
Che cosa posso fare?
Vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13
Buongiorno, il suo problema è purtroppo molto diffuso. Le patologie dell'ATM -articolazione temporo-mandibolare- hanno eziologia non sempre univoca, ma spesso multipla e complessa. La visita odontoiatrica alla quale dovrebbe sottoporsi individua la classe dentaria e scheletrica alla quale lei appartiene ed è il primo passo per comprendere se esiste una patologia occlusale e/o scheletrica che concorra o sia determinante alla sua patologia. Un esame anamnestico generale , clinico, dell' ATM e odontoiatrico sono fondamentali ad ulteriori indagini strumentali e funzionali . Importante sarebbe sapere , ad esempio, se da ragazzina si è sottoposta a trattamento ortodontico e quale sia stato il risultato di tale terapia; accertarsi anche se esistono interventi a carico dei denti quali corone o otturazioni che abbiano in un qualche modo "alterato" i rapporti occlusali tra le arcate. Nell'immediato , l'odontoiatra di sua fiducia provvederà ad applicarle un bite per rilassare la muscolatura nel suo complesso ed i legamenti dell' ATM per poi procedere alla terapia del caso. Tenga presente che l'ATM è articolazione composta da legamenti , menisco, cartilagine e liquidi che fa parte di un apparato funzionale complesso quale è quello stomatognatico, di conseguenza ogni sua patologia non può essere inquadrata , eccetto per eventi congeniti, come patologia a sé stante.

Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73
Come dice (giustamente) il collega la patologia dell'ATM è complessa e di difficile inquadramento. Se vuole comprendere i meccanismi dei rumori articolari può leggere http://www.danieletonlorenzi.it/?s=click+blocco&x=0&y=0. La terapia è multidisciplinare e deve comprendere anche stretching mandibolare, meglio se dinamico e bite.
Saluti

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

[#3]
Utente
Utente
Buongiorno Dottori
Vi ringrazio per le Vostre risposte, devo dire molto utili perchè non sapevo da che parte iniziare e ora credo di aver inquadrato il problema o comunque ho più informazioni.
Vedrò di organizzarmi e fare quello che mi avete consigliato.
Vi ringrazio di nuovo e mi scuso per il ritardo della mia risposta.
Cordiali saluti