Sindrome della tuba beante
Ho 41 anni e da un mese e mezzo soffro di ovattamento persistente bilaterale, ronzii e saltuari acufeni. Dopo aver effettuato l'esame audiometrico, videoendoscopico, otomicrosopia, timpanogramma e potenziali evocati uditivi del tronco encefalico, tutti risultati nella norma, mi è stata diagnosticata sulla base della sintomatologia, una probabile sindrome della tuba beante. Mi è stato suggerito, quindi di prendere almeno due chili e bere molto. Dato l'enorme fastidio creatomi dall'ovattamento accompagnato da una sensazione di leggera pressione sulle pareti interne del timpano, chiedo se esistono esami diagnostici che possano accertare con sicurezza la sindrome della tuba beante. In particolare domando se la TAC e la Risonanza possono dare risposte utili.
Aggiungo che sia gli acufeni, i ronzii ma sopratutto l'ovattamento mi arrecano gravi stati di ansia ed attacchi di panico.
Ringraziando anticipatamente porgo i più cordiali saluti.
Aggiungo che sia gli acufeni, i ronzii ma sopratutto l'ovattamento mi arrecano gravi stati di ansia ed attacchi di panico.
Ringraziando anticipatamente porgo i più cordiali saluti.
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Gentile Paziente, si tratta probabilmente di una disfunzione tubarica. La tuba (o Tromba di Eustachio) è quel tubicino che mette in comunicazione il retrobocca con lorecchio medio (cassa timpanica), e serve ad aerarla e a mantenere l’equilibrio pressorio fra le due superfici del timpano. Quando per vari motivi (ad esempio sbalzi di quota) l’equilibrio si altera, si ha una sensazione di “tappamento”. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa rimpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamente posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta. Le consiglierei quindi di consultare anche un dentista-gnatlogo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Questo tipo di approccio prevede essenzialmente un attento esame clinico (occhi e mani): solo successivamente sarà il dentista a richiedere eventuali esami,solitamente poco utili.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa rimpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamente posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta. Le consiglierei quindi di consultare anche un dentista-gnatlogo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Questo tipo di approccio prevede essenzialmente un attento esame clinico (occhi e mani): solo successivamente sarà il dentista a richiedere eventuali esami,solitamente poco utili.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
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Utente
Egr. dottore, nel ringraziarla della tempestiva risposta, vorrei chiederle come a fare a contattarla direttamente, anche perchè ho i denti del giudizio inferiori che da tempo tentano di crescere con una certa difficoltà e non conosco professionisti specializzati in Gnatologia nei dintorni di Torino.
Rimanendo in attesa rinnovo saluti e ringraziamenti.
Rimanendo in attesa rinnovo saluti e ringraziamenti.
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Gentile Signora, anche se questo non é nei principali obiettivi del sito, i recapiti di tutti gli esperti che rispondono ai quesiti degli utenti sono disponibili cliccando sul loro nome , qui a sinistra. Cordiali saluti ed auguri.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.7k visite dal 12/10/2012.
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