Atm: dislocazione posteriore disco
Buonasera,
Non so più a chi rivolgermi continuo a spendere soldi alla ricerca di risposte soddisfacenti, ma nulla. In più di dieci anni ho speso migliaia di euro in cure ortodontiche senza risolvere realmente il problema. Vorrei rivolgermi ad una struttura pubblica competente viste le difficoltà economiche, e vorrei poteste consigliarmi.
Di seguito provo a riassumere la mia storia clinica.
Ho 28 anni, primo apparecchio mobile ad anni 12/13 per masticazione incrociata. Tolto apparecchio mi venne consigliato intervento chirurgico come unica soluzione possibile. Specifico che acufeni incominciano a presentarsi proprio in quei anni (ma io non resi noto questo problema). Non feci più nulla.
A 17 anni a seguito di un paio di blocchi articolari reintraprendo cura ortodontica. Quest'altro dentista dice non essere assolutamente necessario alcun intervento chirurgico. Inizio quindi cura, dapprima con espansore e poi apparecchio fisso. Terminata la cura di circa due anni sembra tutto ok. Purtroppo dopo qualche anno i denti cominciano a spostarsi per la spinta dei "denti del giudizio", e circa tre anni fa ricompaiono lievi e sporadici click articolari accompagnati da tensione muscolare.
Nel 2010 così intraprendo nuovamente cura ortodontica presso struttura specializzata privata di Bergamo. Vengono rimossi innanzitutto i 4 denti del giudizio e rimetto poi apparecchio fisso per correggere la malocclusione ricreatasi, così da scongiurare futuri problemi articolari.
Terminata la cura a marzo 2011 sembra nuovamente tutto regolare (anche se leggero senso di pesantezza a livello delle ATM permane). Un mese più tardi a seguito di perdita di conoscenza e caduta da una sedia riporto sub-lussazione temporo-mandibolare con conseguente perdita dell'occlusione ottenuta con la cura appena terminata.
Da Tac CONE BEAM 3D non si evidenzia nessuna frattura, così metto bite notturno per riportare occlusione in allineamento, ma dopo quasi un anno nessun cambiamento. Il dentista allora sospetta si sia creato un problema ai menischi dell ATM da riscontrare mediante risonanza, dicendomi inoltre che in quel caso non si poteva far nulla se non valutare un intervento chirurgico. Mi consiglia comunque di continuare a portare il bite.
La cura presso di loro termina così con questo senso di incompiutezza e il mio conto in banca azzerato.
Demoralizzato vengo a conoscenza attraverso questi forum della figura dello gnatologo, cerco quindi una struttura con la garanzia di un nome. Mi rivolgo così all ISI di Milano dove il medico che mi visita mi ascolta MOLTO sbrigativamente, decide di guardare solo la tac e di trascurare la risonanza. Afferma che i miei denti con la caduta si sono sicuramente spostati e quindi si è persa la precedente corretta occlusione (gli specifico che mi pare inverosimile avendo splittaggio su arcata inferiore e contenzione per quella superiore che utilizzo quotidianamente). Mi presenta quindi un preventivo per kinesiografia e ortotico.
Chiaramente inascoltato e insoddisfatto mi rivolgo all'ospedale San Paolo di Milano e questa volta lo specialista gnatologo controlla la risonanza. Di seguito sua refertazione:
"Il paziente presenta dislocazione posteriore del disco TM sx che ha dislocato la mandibola in posizione anteriore e laterale a destra. Si consiglia visita maxillofacciale per valutare un eventuale intervento che attualmente appare sconsigliabile".
Puntualizza inoltre che difficilmente il chirurgo opterà per un intervento e che la kinesiografia e l'ortotico consigliatomi dalla struttura precedente non sarebbero serviti a nulla (inoltre guardando anche le foto di fine cura ortodontica afferma con certezza che i denti non si sono spostati!). Termina dicendo che quando si avvertiranno i primi dolori si potranno intraprendere una serie soluzioni non specificate e come ultima evenienza un intervento chirurgico.
Quest'ultima visita risale a fine marzo 2012. Anche lui consiglia di continuare ad utilizzare bite.
Ad oggi la tensione muscolare e il senso di pesantezza che avverto a livello delle articolazioni sono a volte insopportabili. Non sono ancora arrivato al punto di sentir vero dolore ma sporadicamente durante alcuni click capita di sentirne un principio.
Voglio specificare che i miei acufeni sono peggiorati e so essere certamente collegati a questo problema avendo effettuato già opportune indagini audiologiche (inoltre non so se possa centrare, ma riferisco ormai problemi di postura soprattuto durante la notte assumendo pose "storte" senza voler dire contorte).
Sono un po' sfiduciato e non mi sono nemmeno più rivolto ad un chirurgo sapendo di essere rimandato a casa, il tutto volendo trascurare l'onere economico non di poco conto
per risolvere nulla.
Ora io credo che il mio problema non sia stato centrato correttamente, anzi le varie terapie ortodontiche che si sono sommate si sono rivelate incongrue, il tutto poi aggravato dal recente evento traumatico. Dovrei davvero consultare un chirurgo maxillofacciale per considerare un eventuale intervento?
Mi pare proprio di aver capito che esistono più filosofie di pensiero e senza offesa per la categoria di aver capito anche che esiste gnatologo e gnatologo.
Vorrei scongiurare una "caccia al tesoro" e continuare a pagare consulti senza ottenere un minimo di chiarezza in più.
Mi è stato addirittura consigliato di evitare strutture pubbliche e questo per me al momento costituisce un ulteriore problema viste le mie possibilità.
Di seguito riporto il referto della risonanza di febbraio 2012:
"A DESTRA: Normale morfologia e congruenza condilo-glenoidea. La struttura disco-meniscale è in posizione regolare.
A SINISTRA: osteofitosi anteriore nella testa del condilo e dislocazione posteriore dell'immagine discale; aumento dello spessore dei tendini del muscolo pterigoideo laterale.
Nella ripresa durante l'apertura l'escursione dei condili è asimmetrica. Regolare a destra con corretta interposizione condilo-meniscale. Non alterazione dei ligamenti retro-discali.
Non riduzione della dislocazione meniscale a sinistra, escursione limitata."
Mi scuso sinceramente per essermi dilungato così tanto.
Ringrazio per l'attenzione e una vostra gentile risposta.
Cordialmente,
SIMONE
Non so più a chi rivolgermi continuo a spendere soldi alla ricerca di risposte soddisfacenti, ma nulla. In più di dieci anni ho speso migliaia di euro in cure ortodontiche senza risolvere realmente il problema. Vorrei rivolgermi ad una struttura pubblica competente viste le difficoltà economiche, e vorrei poteste consigliarmi.
Di seguito provo a riassumere la mia storia clinica.
Ho 28 anni, primo apparecchio mobile ad anni 12/13 per masticazione incrociata. Tolto apparecchio mi venne consigliato intervento chirurgico come unica soluzione possibile. Specifico che acufeni incominciano a presentarsi proprio in quei anni (ma io non resi noto questo problema). Non feci più nulla.
A 17 anni a seguito di un paio di blocchi articolari reintraprendo cura ortodontica. Quest'altro dentista dice non essere assolutamente necessario alcun intervento chirurgico. Inizio quindi cura, dapprima con espansore e poi apparecchio fisso. Terminata la cura di circa due anni sembra tutto ok. Purtroppo dopo qualche anno i denti cominciano a spostarsi per la spinta dei "denti del giudizio", e circa tre anni fa ricompaiono lievi e sporadici click articolari accompagnati da tensione muscolare.
Nel 2010 così intraprendo nuovamente cura ortodontica presso struttura specializzata privata di Bergamo. Vengono rimossi innanzitutto i 4 denti del giudizio e rimetto poi apparecchio fisso per correggere la malocclusione ricreatasi, così da scongiurare futuri problemi articolari.
Terminata la cura a marzo 2011 sembra nuovamente tutto regolare (anche se leggero senso di pesantezza a livello delle ATM permane). Un mese più tardi a seguito di perdita di conoscenza e caduta da una sedia riporto sub-lussazione temporo-mandibolare con conseguente perdita dell'occlusione ottenuta con la cura appena terminata.
Da Tac CONE BEAM 3D non si evidenzia nessuna frattura, così metto bite notturno per riportare occlusione in allineamento, ma dopo quasi un anno nessun cambiamento. Il dentista allora sospetta si sia creato un problema ai menischi dell ATM da riscontrare mediante risonanza, dicendomi inoltre che in quel caso non si poteva far nulla se non valutare un intervento chirurgico. Mi consiglia comunque di continuare a portare il bite.
La cura presso di loro termina così con questo senso di incompiutezza e il mio conto in banca azzerato.
Demoralizzato vengo a conoscenza attraverso questi forum della figura dello gnatologo, cerco quindi una struttura con la garanzia di un nome. Mi rivolgo così all ISI di Milano dove il medico che mi visita mi ascolta MOLTO sbrigativamente, decide di guardare solo la tac e di trascurare la risonanza. Afferma che i miei denti con la caduta si sono sicuramente spostati e quindi si è persa la precedente corretta occlusione (gli specifico che mi pare inverosimile avendo splittaggio su arcata inferiore e contenzione per quella superiore che utilizzo quotidianamente). Mi presenta quindi un preventivo per kinesiografia e ortotico.
Chiaramente inascoltato e insoddisfatto mi rivolgo all'ospedale San Paolo di Milano e questa volta lo specialista gnatologo controlla la risonanza. Di seguito sua refertazione:
"Il paziente presenta dislocazione posteriore del disco TM sx che ha dislocato la mandibola in posizione anteriore e laterale a destra. Si consiglia visita maxillofacciale per valutare un eventuale intervento che attualmente appare sconsigliabile".
Puntualizza inoltre che difficilmente il chirurgo opterà per un intervento e che la kinesiografia e l'ortotico consigliatomi dalla struttura precedente non sarebbero serviti a nulla (inoltre guardando anche le foto di fine cura ortodontica afferma con certezza che i denti non si sono spostati!). Termina dicendo che quando si avvertiranno i primi dolori si potranno intraprendere una serie soluzioni non specificate e come ultima evenienza un intervento chirurgico.
Quest'ultima visita risale a fine marzo 2012. Anche lui consiglia di continuare ad utilizzare bite.
Ad oggi la tensione muscolare e il senso di pesantezza che avverto a livello delle articolazioni sono a volte insopportabili. Non sono ancora arrivato al punto di sentir vero dolore ma sporadicamente durante alcuni click capita di sentirne un principio.
Voglio specificare che i miei acufeni sono peggiorati e so essere certamente collegati a questo problema avendo effettuato già opportune indagini audiologiche (inoltre non so se possa centrare, ma riferisco ormai problemi di postura soprattuto durante la notte assumendo pose "storte" senza voler dire contorte).
Sono un po' sfiduciato e non mi sono nemmeno più rivolto ad un chirurgo sapendo di essere rimandato a casa, il tutto volendo trascurare l'onere economico non di poco conto
per risolvere nulla.
Ora io credo che il mio problema non sia stato centrato correttamente, anzi le varie terapie ortodontiche che si sono sommate si sono rivelate incongrue, il tutto poi aggravato dal recente evento traumatico. Dovrei davvero consultare un chirurgo maxillofacciale per considerare un eventuale intervento?
Mi pare proprio di aver capito che esistono più filosofie di pensiero e senza offesa per la categoria di aver capito anche che esiste gnatologo e gnatologo.
Vorrei scongiurare una "caccia al tesoro" e continuare a pagare consulti senza ottenere un minimo di chiarezza in più.
Mi è stato addirittura consigliato di evitare strutture pubbliche e questo per me al momento costituisce un ulteriore problema viste le mie possibilità.
Di seguito riporto il referto della risonanza di febbraio 2012:
"A DESTRA: Normale morfologia e congruenza condilo-glenoidea. La struttura disco-meniscale è in posizione regolare.
A SINISTRA: osteofitosi anteriore nella testa del condilo e dislocazione posteriore dell'immagine discale; aumento dello spessore dei tendini del muscolo pterigoideo laterale.
Nella ripresa durante l'apertura l'escursione dei condili è asimmetrica. Regolare a destra con corretta interposizione condilo-meniscale. Non alterazione dei ligamenti retro-discali.
Non riduzione della dislocazione meniscale a sinistra, escursione limitata."
Mi scuso sinceramente per essermi dilungato così tanto.
Ringrazio per l'attenzione e una vostra gentile risposta.
Cordialmente,
SIMONE
[#1]
Gentile Paziente, non credo si possa dare un consiglio sul suo caso senza poterla visitare. La dislocazione posteriore del disco é molto rara: in prima battuta non mi fiderei del referto radiologico, e vorrei verificare se corrisponde a ciò che si rileva nell'esame clinico diretto. Comunque chi le consiglia "di evitare strutture pubbliche" in campo gnatologico commette peccato.
Cordiali saluti ed auguri
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Ex utente
Gentile dottore, il secondo ed ultimo gnatologo che mi ha visitato visualizzando la risonanza disse anche lui che si è dislocato posteriormente ed è raro. Solo dopo per caso ha letto la refertazione di chi ha effettuato la risonanza trovando per l' appunto riscontro. Per altro un altro specialista mi ha detto che è impossibile che si presentino click articolari con una dislocazione posteriore, eppure così è. Lei sarebbe in grado di suggerirmi una struttura pubblica piuttosto che un'altra preferibilmente in Lombardia?
Grazie
SIMONE
Grazie
SIMONE
[#7]
Dislocazione posteriore: NON CI SONO click articolari.
SE CI SONO click articolari, non c'è dislocazione posteriore.
QUINDI: o è sbagliata la diagnosi di click articolare, o è sbagliata la diagnosi di dislocazione posteriore.
SE CI SONO click articolari, non c'è dislocazione posteriore.
QUINDI: o è sbagliata la diagnosi di click articolare, o è sbagliata la diagnosi di dislocazione posteriore.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#8]
Ex utente
Vi ringrazio per la risposta. A quanto pare fino ad ora ho avuto molta sfortuna nello scegliere chi si è occupato negli anni del mio problema.
Alla fine ho deciso di rivolgermi ad uno specialista, anche questa volta privato (consigliatomi in un altro forum che si occupa di gnatogia) il quale opera la tecnica MEAW.
Incrocio le dita, ma ormai la diffidenza ha preso il sopravvento,
Alla fine ho deciso di rivolgermi ad uno specialista, anche questa volta privato (consigliatomi in un altro forum che si occupa di gnatogia) il quale opera la tecnica MEAW.
Incrocio le dita, ma ormai la diffidenza ha preso il sopravvento,
[#9]
Dire che MEAW (Multiloop Edgewise Arch Wire) è una tecnica è come dire che un taxi giallo è un taxi particolare.
Non capisco come posa essere venuto fuori con lei il discorso MEAW...
Non è una cosa che la riguarda.
Per lei è indifferente che l'ortodonzista usi Meaw, Damon, Arco dritto, Piripicchio, Invisastort, o altro nome.
Nel mio studio non si dice ai pazienti che marca di attacchi usiamo.
Non è un segreto, se esplicitamente richiesto lo diciamo, ma non è un ponto che riguarda il paziente.
Gli parliamo di terapia funzionale, di terapia meccanica, della necessità o meno di estrazioni, di obiettivi terapeutici.
Non abbiamo alcuna tecnica o sistema da "vendere".
Usiamo la tecnica che PER QUEL CASO va meglio, per un altro caso ne usiamo un'altra se ne va meglio, PER QUEL CASO, un'altra.
A volte la magneficenza e gli straordinari risultati della tecnica presentata nasconde una pochezza di contenuti.
Incroci le dita: la sua diffidenza è anche la mia.
Non capisco come posa essere venuto fuori con lei il discorso MEAW...
Non è una cosa che la riguarda.
Per lei è indifferente che l'ortodonzista usi Meaw, Damon, Arco dritto, Piripicchio, Invisastort, o altro nome.
Nel mio studio non si dice ai pazienti che marca di attacchi usiamo.
Non è un segreto, se esplicitamente richiesto lo diciamo, ma non è un ponto che riguarda il paziente.
Gli parliamo di terapia funzionale, di terapia meccanica, della necessità o meno di estrazioni, di obiettivi terapeutici.
Non abbiamo alcuna tecnica o sistema da "vendere".
Usiamo la tecnica che PER QUEL CASO va meglio, per un altro caso ne usiamo un'altra se ne va meglio, PER QUEL CASO, un'altra.
A volte la magneficenza e gli straordinari risultati della tecnica presentata nasconde una pochezza di contenuti.
Incroci le dita: la sua diffidenza è anche la mia.
[#10]
Ex utente
Questo era stato il suggerimento: "Esistono professionisti con ottima casistica e che seguono con successo la tecnica MEAW che ad oggi è la sola in grado di riposizionare la mandibola. Si rivolga al dott. ...."
Bene disdirò appuntamento allora.
Dott. Formentelli a questo punto lei saprebbe suggerirmi uno specialista a Milano?
Grazie
Bene disdirò appuntamento allora.
Dott. Formentelli a questo punto lei saprebbe suggerirmi uno specialista a Milano?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 6.1k visite dal 07/07/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.