Mandibola fuori asse, dolore alle tempie e alla mandibola costante
Salve,
vorrei condividere la mia situazione per ricevere consigli su quale specialista consultare e quale potrebbe essere la soluzione migliore.
#Cronistoria del problema:
- Gennaio 2024: Estrazione del primo molare inferiore sinistro per un’infezione dovuta a una vecchia devitalizzazione mal riuscita, individuata tramite panoramica dal dentista.
- Fine marzo 2024: Ricovero per un ascesso peritonsillare sinistro.
Dolore insopportabile alla deglutizione, voce alterata e forte trisma (bocca apribile solo di 1 cm circa).
Il medico ha drenato l’ascesso esercitando forza e leva sulla mandibola.
Ho sentito dolore sul momento, ma nei giorni successivi non ho avuto problemi.
- Aprile 2024: Visita oculistica per nuovi occhiali.
Mi viene confermata la miopia (-1. 50 in entrambi gli occhi) e consigliati occhiali con filtro luce blu e collirio per secchezza oculare.
- Gennaio 2025: Visita ORL per fastidi all’orecchio destro e sensazione di ovattamento.
Non risultano patologie uditive, solo una lieve iperacusia.
Tuttavia, mi viene evidenziata una mandibola visibilmente fuori asse: all’apertura massima tende verso sinistra.
Inoltre, palpando vicino all’orecchio destro, sento una sporgenza in massima apertura.
Il medico mi consiglia una visita gnatologica o dentistica.
- Marzo 2025: Inizio di tensione frequente alla testa, localizzata principalmente sulle tempie, più intensa a destra.
Ho avuto episodi di dolore cervicale e alla spalla, trattati con cerotti riscaldanti.
Lavoro 8-10 ore al giorno al PC e ho attraversato un periodo di stress intenso.
Il dolore alle tempie è costante durante la settimana lavorativa e tende a sparire nel weekend.
#Sintomi:
- Episodi di emicrania oftalmica: Un solo episodio, risoltosi spontaneamente senza farmaci, riuscendo a lavorare normalmente.
30 minuti di vista alterata e poi scatenato in forte emicrania.
- Mal di testa e tensione mandibolare: Sporadiche fitte alla testa nei mesi precedenti (una ogni 2-3 mesi), ora invece dolore più costante ogni giorno.
Durante il sonno a volte stringo i denti e mi sveglio con dolore mandibolare, soprattutto a destra, con sensazione di pesantezza, acufeni e click articolari.
A volte il dolore mandibolare è presente non al risveglio ma durante il giorno.
- Adattamenti lavorativi: Uso la regola 20-20-20, filtro per il monitor e illuminazione adeguata, ma il dolore agli occhi a volte scatena di nuovo il mal di testa.
- Cambiamenti nella masticazione: Dopo l’estrazione tendo a masticare solo sul lato destro.
#Domande:
- A chi dovrei rivolgermi?
Neurologo, osteopata o gnatologo?
- È possibile che la mandibola abbia subito un trauma durante la forzatura per l’operazione dell’ascesso?
- Un bite potrebbe risolvere il problema o dovrei considerare un intervento chirurgico?
- Se il bite fosse necessario, dovrei indossarlo a vita?
Qual è la fascia di prezzo di questo dispositivo?
Ringrazio anticipatamente chiunque possa darmi un consiglio.
vorrei condividere la mia situazione per ricevere consigli su quale specialista consultare e quale potrebbe essere la soluzione migliore.
#Cronistoria del problema:
- Gennaio 2024: Estrazione del primo molare inferiore sinistro per un’infezione dovuta a una vecchia devitalizzazione mal riuscita, individuata tramite panoramica dal dentista.
- Fine marzo 2024: Ricovero per un ascesso peritonsillare sinistro.
Dolore insopportabile alla deglutizione, voce alterata e forte trisma (bocca apribile solo di 1 cm circa).
Il medico ha drenato l’ascesso esercitando forza e leva sulla mandibola.
Ho sentito dolore sul momento, ma nei giorni successivi non ho avuto problemi.
- Aprile 2024: Visita oculistica per nuovi occhiali.
Mi viene confermata la miopia (-1. 50 in entrambi gli occhi) e consigliati occhiali con filtro luce blu e collirio per secchezza oculare.
- Gennaio 2025: Visita ORL per fastidi all’orecchio destro e sensazione di ovattamento.
Non risultano patologie uditive, solo una lieve iperacusia.
Tuttavia, mi viene evidenziata una mandibola visibilmente fuori asse: all’apertura massima tende verso sinistra.
Inoltre, palpando vicino all’orecchio destro, sento una sporgenza in massima apertura.
Il medico mi consiglia una visita gnatologica o dentistica.
- Marzo 2025: Inizio di tensione frequente alla testa, localizzata principalmente sulle tempie, più intensa a destra.
Ho avuto episodi di dolore cervicale e alla spalla, trattati con cerotti riscaldanti.
Lavoro 8-10 ore al giorno al PC e ho attraversato un periodo di stress intenso.
Il dolore alle tempie è costante durante la settimana lavorativa e tende a sparire nel weekend.
#Sintomi:
- Episodi di emicrania oftalmica: Un solo episodio, risoltosi spontaneamente senza farmaci, riuscendo a lavorare normalmente.
30 minuti di vista alterata e poi scatenato in forte emicrania.
- Mal di testa e tensione mandibolare: Sporadiche fitte alla testa nei mesi precedenti (una ogni 2-3 mesi), ora invece dolore più costante ogni giorno.
Durante il sonno a volte stringo i denti e mi sveglio con dolore mandibolare, soprattutto a destra, con sensazione di pesantezza, acufeni e click articolari.
A volte il dolore mandibolare è presente non al risveglio ma durante il giorno.
- Adattamenti lavorativi: Uso la regola 20-20-20, filtro per il monitor e illuminazione adeguata, ma il dolore agli occhi a volte scatena di nuovo il mal di testa.
- Cambiamenti nella masticazione: Dopo l’estrazione tendo a masticare solo sul lato destro.
#Domande:
- A chi dovrei rivolgermi?
Neurologo, osteopata o gnatologo?
- È possibile che la mandibola abbia subito un trauma durante la forzatura per l’operazione dell’ascesso?
- Un bite potrebbe risolvere il problema o dovrei considerare un intervento chirurgico?
- Se il bite fosse necessario, dovrei indossarlo a vita?
Qual è la fascia di prezzo di questo dispositivo?
Ringrazio anticipatamente chiunque possa darmi un consiglio.
Gentile Paziente, Domande:
- A chi dovrei rivolgermi?
Neurologo, osteopata o gnatologo?
R: in prima battuta Gnatologo
- È possibile che la mandibola abbia subito un trauma durante la forzatura per l’operazione dell’ascesso?
>R: é possibile, ma che ci vuole fare?
- Un bite potrebbe risolvere il problema o dovrei considerare un intervento chirurgico?
R:La pertinenza alla Chirurgia Maxillo Facciale di questi problemi c'è, ma è piccolissima, e spetta allo gnatolgo ventualmente decidere di richiedere una consulenza in tal senso.
- Se il bite fosse necessario, dovrei indossarlo a vita?
R: La terapia con il bite è rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici ed eventualmente strumentali, la "posizione terapeutica", cioè la posizione della mandibola in cui l'intera struttura cranio-mandibolo-vertebrale, prima in disfunzione, possa assestarsi in una corretta postura: il giudizio si basa essenzialmente sull’andamento della sintomatologia generale (rumori articolari, cefalea, dolore all’ATM e alle orecchie, vertigini, acufeni cervicalgia , russare notturno con apnee).
Viene dunque allestito un dispositivo intra-orale in resina acrilica che, grazie alla presenza di "valli di riposizionamento mandibolare" opportunamente creati, costringe la mandibola a chiudere nella posizione prescelta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici. Nella mia prassi va portato h24 pasti esclusi per almeno 4 mesi, con controlli mensili.
Nella posizione terapeutica definitiva si può predisporre un piano di trattamento ortodontico, protesico o misto che, una volta giunto a compimento, consenta alle arcate dentarie di occludere rispettando la posizione terapeutica individuata nella prima fase ed il ripristino di una corretta postura dell'intero sistema cranio-mandibolo-vertebrale, occlusione dentaria compresa. Eventuali correzioni occlusali , come rialzi o molaggio selettivo, possono essere necessarie, ma solo dopo aver ben determinato la posizione terapeutica nella quale si intende concludere la riabilitazione.
Eventuali necessità chirurgiche vanno valutate quasi sempre dopo la prima fase (bite) e, solo se necessaria, contestualmente alla programmazione della seconda, perchè ritengo il ricorso al chirurgo Maxillo facciale quasi sempre inutile e anche potenzialmente dannoso , se si lascia invariata l'occlusione dentaria di partenza.
In subordine, si può proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Da notare che la maggior parte degli Gnatologi non prevedono la seconda fase, cioè la riabilitazione occlusale, e la terapia proposta consiste di regola nel bite a vita, spesso con prescrizione solo notturna o comunque non h24. La previsione di una possibile fase riabilitativa, invece, necessita del trattamento h 24 e della permanenza del bite anche di giorno nelle prime fasi del trattamento ortodontico.
La seconda fase di cui sopra è ovviamente di grande delicatezza, perché mentre il trattamento con il bite é facilmente modificabile in itinere, totalmente reversibile e privo di rischi biologici, quando si parte per la riabilitazione , ortodontica o protesica, bisogna ben rapportare le proprie forze con la difficoltà del caso: in qualche caso è correttissimo avvertire il paziente che la sua situazione, per gravi discrepanze di fondo nei rapporti intermascellari che necessiterebbero anche di una componente chirurgica maxillo-facciale, per il grado di compromissione dell'ATM , per la situazione dentaria disortodontica e parodontale , per le cartatteristiche dell'osso delle zone edentule a fini implantari , per i costi che conseguirebbero da tutto ciò, può rendere difficilmente praticabile una riabilitazione ideale e definitiva . Di qui l'opzione del bite a vita.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto o in mare senza bussola.
Qual è la fascia di prezzo di questo dispositivo?
R: Il bite consiste nella configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e realizza: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque odontotecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima. Quindi il bite non costa nulla, e può essere proposto anche a cifre molto basse. , come non costa nulla la carta su cui viene scritta l'opera intellettuale di un avvocato o di un architetto. Ogni professionista si colloca nelle fascia professionale nelle quale ritiene di collocarsi, e che i clienti /pazienti gli riconoscono. La cosa migliore è chiedere il preventivo. Teoricamente lo si può riceverfe anche nel pubblico, aa poco prezzo, perch i costi, compreso il compenso per l'operatore vengono sostenuti dalla collettività .
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) (trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto. Se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2773-articolazione-temporo-mandibolare-click-e-scrosci-da-incoordinazione-condilo-meniscale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
- A chi dovrei rivolgermi?
Neurologo, osteopata o gnatologo?
R: in prima battuta Gnatologo
- È possibile che la mandibola abbia subito un trauma durante la forzatura per l’operazione dell’ascesso?
>R: é possibile, ma che ci vuole fare?
- Un bite potrebbe risolvere il problema o dovrei considerare un intervento chirurgico?
R:La pertinenza alla Chirurgia Maxillo Facciale di questi problemi c'è, ma è piccolissima, e spetta allo gnatolgo ventualmente decidere di richiedere una consulenza in tal senso.
- Se il bite fosse necessario, dovrei indossarlo a vita?
R: La terapia con il bite è rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici ed eventualmente strumentali, la "posizione terapeutica", cioè la posizione della mandibola in cui l'intera struttura cranio-mandibolo-vertebrale, prima in disfunzione, possa assestarsi in una corretta postura: il giudizio si basa essenzialmente sull’andamento della sintomatologia generale (rumori articolari, cefalea, dolore all’ATM e alle orecchie, vertigini, acufeni cervicalgia , russare notturno con apnee).
Viene dunque allestito un dispositivo intra-orale in resina acrilica che, grazie alla presenza di "valli di riposizionamento mandibolare" opportunamente creati, costringe la mandibola a chiudere nella posizione prescelta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici. Nella mia prassi va portato h24 pasti esclusi per almeno 4 mesi, con controlli mensili.
Nella posizione terapeutica definitiva si può predisporre un piano di trattamento ortodontico, protesico o misto che, una volta giunto a compimento, consenta alle arcate dentarie di occludere rispettando la posizione terapeutica individuata nella prima fase ed il ripristino di una corretta postura dell'intero sistema cranio-mandibolo-vertebrale, occlusione dentaria compresa. Eventuali correzioni occlusali , come rialzi o molaggio selettivo, possono essere necessarie, ma solo dopo aver ben determinato la posizione terapeutica nella quale si intende concludere la riabilitazione.
Eventuali necessità chirurgiche vanno valutate quasi sempre dopo la prima fase (bite) e, solo se necessaria, contestualmente alla programmazione della seconda, perchè ritengo il ricorso al chirurgo Maxillo facciale quasi sempre inutile e anche potenzialmente dannoso , se si lascia invariata l'occlusione dentaria di partenza.
In subordine, si può proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Da notare che la maggior parte degli Gnatologi non prevedono la seconda fase, cioè la riabilitazione occlusale, e la terapia proposta consiste di regola nel bite a vita, spesso con prescrizione solo notturna o comunque non h24. La previsione di una possibile fase riabilitativa, invece, necessita del trattamento h 24 e della permanenza del bite anche di giorno nelle prime fasi del trattamento ortodontico.
La seconda fase di cui sopra è ovviamente di grande delicatezza, perché mentre il trattamento con il bite é facilmente modificabile in itinere, totalmente reversibile e privo di rischi biologici, quando si parte per la riabilitazione , ortodontica o protesica, bisogna ben rapportare le proprie forze con la difficoltà del caso: in qualche caso è correttissimo avvertire il paziente che la sua situazione, per gravi discrepanze di fondo nei rapporti intermascellari che necessiterebbero anche di una componente chirurgica maxillo-facciale, per il grado di compromissione dell'ATM , per la situazione dentaria disortodontica e parodontale , per le cartatteristiche dell'osso delle zone edentule a fini implantari , per i costi che conseguirebbero da tutto ciò, può rendere difficilmente praticabile una riabilitazione ideale e definitiva . Di qui l'opzione del bite a vita.
Per contro, a mio parere, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite , non é prudente proseguire con trattamenti irreversibili, sia protesici che ortodontici che, senza la preliminare fase con il bite, rischiano di assomigliare ad un'avventura nel deserto o in mare senza bussola.
Qual è la fascia di prezzo di questo dispositivo?
R: Il bite consiste nella configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e realizza: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque odontotecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima. Quindi il bite non costa nulla, e può essere proposto anche a cifre molto basse. , come non costa nulla la carta su cui viene scritta l'opera intellettuale di un avvocato o di un architetto. Ogni professionista si colloca nelle fascia professionale nelle quale ritiene di collocarsi, e che i clienti /pazienti gli riconoscono. La cosa migliore è chiedere il preventivo. Teoricamente lo si può riceverfe anche nel pubblico, aa poco prezzo, perch i costi, compreso il compenso per l'operatore vengono sostenuti dalla collettività .
Sul funzionamento dell''ATM può avere qualche ulteriore informazione visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) (trova il link qui sotto la mia firma), e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto. Se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2773-articolazione-temporo-mandibolare-click-e-scrosci-da-incoordinazione-condilo-meniscale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 81 visite dal 03/04/2025.
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