Dolore zona atm

Salve a tutti, scrivo perché disperata per un dolore che non accenna a diminuire.
Ho 28 anni, lavoro in smartworking e soffro di una leggera malocclusione di II classe.
Non bruxo.
Quando apro la bocca al massimo il lato destro fa uno scatto come se l’articolazione uscisse dal condilo.
Ho iperlassità articolare.


Circa 3 anni fa ho iniziato ad avvertire fastidi alla mandibola, presenti solo un paio di giorni a settimana, soprattutto a fine giornata.
La dentista ipotizzò fossero causati dai denti del giudizio, ma un chirurgo li escluse, consigliandomi uno gnatologo.
Questo mi prescrisse integratori naturali a base di ananas per rilassare i muscoli, ma dopo 2 mesi non ci furono miglioramenti.


Successivamente, un altro dentista mi fece un bite per l’arcata inferiore che portavo tutta la notte e qualche ora in serata.
Quando lo avevo stavo meglio ma senza, dopo un anno il dolore era peggiorato.
Cambiai specialista e una gnatologa mi fece un apparecchio in metallo per portare leggermente avanti la mandibola, con una parte superiore e una inferiore mobile.
Durante quest’anno ho anche fatto sedute di osteopatia (sia strutturale che craniosacrale), senza miglioramenti.

Dopo un anno con questo apparecchio, sto leggermente meglio quando lo porto (lo uso tutte le notti e qualche ora di giorno), ma senza di esso il dolore è continuo, 24/7.
Ora il dolore migra durante il giorno: lo sento a volte da un lato, a volte sotto la mandibola, e spesso coinvolge anche le tempie.
Ho provato anche il botox al massetere, che non ha aiutato.

RMN ATM Esame eseguito mediante sequenze coronali e sagittali oblique, queste ultime ripetute a bocca chiusa e bocca aperta, con tecniche TSE pesate in T1 e T2 A DESTRA il condilo mandibolare mostra profilo regolare e in condizioni di riposo è normoarticolato nella cavità acetabolare.
Il disco è lievemente sublussato anteriormente; conservato il normale aspetto biconcavo.
Nel movimento di apertura della bocca il disco viene ricatturato in sede articolare.
A SINISTRA il condilo mandibolare mostra profilo regolare e in condizioni di riposo è normoarticolato nella cavità acetabolare.
Il disco è sublussato anteriormente; conservato il normale aspetto biconcavo.
Nel movimento di apertura della bocca il disco viene ricatturato in sede articolare.
Nelle scansioni con bite si osserva una lieve ventralizzazione dei condili mandibolari, prevalentemente a sinistra, determinando una maggiore aderenza tra il condilo e il disco articolare.
L'escursione articolare è sostanzialmente simmetrica.

Negli ultimi 3 mesi ho intrapreso sedute di logopedia per migliorare la deglutizione, ma il dolore è sempre costante e sembra peggiorare e l’apparecchio mi da sempre meno sollievo.
Inoltre, non trovo farmaci efficaci per alleviare il dolore.


Aspetto una vostra opinione.
Grazie in anticipo!
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, come conferma la RM lei presenta una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), o sublussazioone anteriore dei dischi con ricattura in apertura: probabilmente la ricattura si verifica anche portando il bite (bisognerebbe vedere), ma il problema si ripropone quando lo toglie. Di qui la mancata soluzione del suo problema. Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare (Cavità Glenoide); fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come, ad esempio, nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico ("offro di una leggera malocclusione di II classe"), per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo . Ogni volta che, aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di click o schiocco, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e alterazioni del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.
Sui rumori di scroscio o click all''ATM può avere qualche ulteriore informazione entrando nel mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) . alla pagina Patologie trattate- Patologia dell’Articolazione Temporo Mandibolare .
La terapia, in questi casi, prevede anzitutto l’applicazione di un dispositivo di riposizionamento mandibolare, comunemente , ma impropriamente, chiamato bite, che costringa la mandibola a posizionarsi correttamente, secondo le indicazioni e le scelte del dentista-gnatologo: personalmente ne richiedo l'impiego h24 pasti esclusi. A mio parere, un problema occlusale e posturale si manifesta nelle 24 ore e, a mio parere, va trattato nelle 24 ore, con il compromesso di poterlo togliere durante i pasti. "Ora il dolore migra durante il giorno: lo sento a volte da un lato, a volte sotto la mandibola, e spesso coinvolge anche le tempie": immagino che ciò accada togliendo il bite.
Le faccio notare che , se un problema articolare riguardasse la spalla o il gomito anzichè l'ATM , queste articolazioni verrebbero ingessate, e le osservazioni del paziente sulla scomodità di dover portare il gesso h24 lascerebbero il medico del tutto indifferente, giustamente.
Così, a mio parere , deve essere anche per l'ATM.
Per qual motivo una malocclusione, tolto il bite al mattino, ma anche rimosso dopo mesi, non dovrebbe tornare ad essere quella di prima? Il togli e metti oltretutto perpetua il disagio, che deve essere solo iniziale.
Ovviamente la conformazione del bite deve consentire una normale vita lavorativa e di relazione: solitamente il paziente, successivamente ai primi giorni, non si accorge più nemmeno di portarlo, e se se lo scorda, torna di corsa a casa a riprenderselo, perché ne sente la sgradevole mancanza.
Personalmente , se il paziente non accetta questo iniziale sacrificio, preferisco rinunciare al caso, perché per un professionista un insuccesso "costa" quanto al paziente, perché incide sulla sua credibilità professionale.
Liberi tutti di fare diversamente: la Gnatologia è un campo alquanto fumoso, con ampia variabilità di comportamenti nei vari gnatologi: l'importante è il risultato: se con il solo trattamento notturno, va tutto bene non lo si cambi. Una curiosità : quanto durerà la terapia con bite che le è stata prescritta? E dopo?
Ottenuto con il primo trattamento con il bite un netto miglioramento della sintomatologia riferite all’inizio, è necessario modificare stabilmente l’occlusione del paziente per via ortodontica o protesica, a seconda delle condizioni della sua bocca , per scongiurare le possibili ricadute. Nel mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma), alla pagina "Patologia dell' Articolazine Temporo Mandibolare" può trovare ulteriori notizie sull'argomento, e alla pagina "Casi significativi", trova la descrizione di questo approccio.
Credo che via rete, senza poter vedere direttamente il caso, nin si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri.

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
Grazie mille per la vostra risposta celere e dettagliata.
Aggiungo qualche dettaglio riguardo le terapie . Il primo bite consisteva in un apparecchio in resina per l'arcata inferiore a cui, all'occorrenza, l'ortodontista apportava modifiche ai contatti dei molari, questo lo portavo circa 16-18 ore al giorno dato che mi permetteva di parlare, e l'ho usato 1 anno dopodichè sono passata ad uno gnatologo che mi fece un apparecchio in ferro e resina, una parte superiore ed inferiore attaccate con quella inferiore che si protrae in avanti per spostare la mandibola. Questo apparecchio però non mi permette di parlare e quindi non posso farne un uso troppo prolungato anche perchè dopo molte ore di uso inizia a darmi qualche fastidio dato che mi porta la mandibola in una posizione innaturale. Comunque attualmente, per il lavoro che faccio, riesco a portarlo circa 15 ore al giorno. Questo apparecchio lo porto ormai da 1 anno e 3 mesi circa, con nessuno di questi ho avuto miglioramenti. Vorrei inoltre specificare che il dolore c'è sempre, anche quando porto l'apparecchio, ma meno acuto. Lo gnatologo mi ha ormai liquidato dicendo che ormai più di così non può fare quindi mi trovo in una situazione di perplessità, non so se perseverare con quell'apparecchio o trovare un altro metodo da un nuovo gnatologo oppure spostarmi direttamente sul piano osteopatico. Sicuramente quello che mi spaventa è il costo soprattutto considerando i risultati fallimentari avuti fin'ora. Avere un apparecchio o bite che mi alleviasse il dolore ma comunque mi permettesse di parlare e poter vivere con naturalezza sarebbe l'ideale.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, "Questo apparecchio però non mi permette di parlare e quindi non posso farne un uso troppo prolungato" : Ovviamente la conformazione del bite deve consentire una normale vita lavorativa e di relazione: solitamente il paziente, successivamente ai primi giorni, non si accorge più nemmeno di portarlo, e se se lo scorda, torna di corsa a casa a riprenderselo, perché ne sente la sgradevole mancanza.
Personalmente , se il paziente non accetta questo iniziale sacrificio, preferisco rinunciare al caso, perché per un professionista un insuccesso "costa" quanto al paziente, perché incide sulla sua credibilità professionale.
Liberi tutti di fare diversamente: la Gnatologia è un campo alquanto fumoso, con ampia variabilità di comportamenti nei vari gnatologi: l'importante è il risultato: se con il solo trattamento notturno, va tutto bene non lo si cambi. Una curiosità : quanto sarebbe durata la terapia con bite che le è stata prescritta?. E dopo?
I trattamenti osteopatici , chiropratici, fisioterapici sono molto utili, ma una malposizione mandibolare indotta dalla malocclusione dentaria non può essere corretta con questi trattamenti manuali : relativamente al problema occlusale/mandibolare , possono dare benefici parziali e di breve durata, perchè fin dalla prima deglutizione post trattamento (come anche al mattino quando toglie il bite) l'intercuspidazione dentaria scorretta riporta immediatamente la mandibola nella posizione sfavorevole, con probabile recidiva della sintomatologia lamentata, se questa dipende dalla malocclusione e dalla malposizione mandibolare.
Credo che l'Osteopata o il Chiropratico cui si rivolgerà, o per propria diagnosi o dopo aver letto il referto della RM, le consiglierà di rivolgersi ad uno gnatologo.
Cordiali saluti ed auguri.

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com