Malocculsione incurabile
Buongiorno.
Vi espongo il mio caso.
Ho messo apparecchio fisso a 16 anni con estrazione del 24 e 44. La 1 diagnosi fu morso crociato (forse disse a farfalla, esiste?)
Tolto per sfinimento a 20 anni senza aver ottenuto risultati sperati.
Tanto che non é stata messa alcuna contenzione.
Rimesso invisalign x 3 anni circa di trattamento (con altro dentista), tolto a 35 anni compiuti. Ora é in corso contenzione.
Denti allineati e situazione del morso crociato migliorata rispetto prima ma non risolta.
Ammetto che non sono riuscita a portare gli elastici intramascellari tutte le ore richieste, é davvero difficile a questa etá, (Non esistono altri metodi nel 2024)?
La mia ortodonzista dice che l'estrazione dei 2 denti da lati opposti fatta a 16 anni può aver aggravato il morso, é così?
Colpa del primo dentista?
Inoltre non consiglia visto da chirurgo maxilo facciale (le ho chiesto se potesse servire).
Lei dice che il lato dex era una 3 classe ora é una 2 classe. Il lato sinistro invece è 'corretta' l'occlusione (ma già era cosi). A me scrocchia la mandibola a sinistra e a volte ho mal di testa che sembrano legati al dolore al collo/posturale. Dopo invisalign i denti sono allineati (alcuni erano storti/accavallati ma lievemente).
Io vedo la situazione migliorata ma i denti sotto appiono come un 'Piano inclinato' molto evidente se mi filmo con videocamera (cioè se vedo immagine della bocca specchiata).
Potreste spiegarmi cosa significa?
Non c'è speranza di sistemare questa cosa?
Che metodi o speclistici consigliereste?
Inoltre i miei denti presentano alcune otturazione e due molari sono devitalizzati.
Il 47, devitalizzato molti anni fa é stato ritrattato di recente e risulta fratturato.
Mi hanno consigliato un impianto o di provare a tenerlo così finché dura.
L'impianto può peggiorare la mia occlusione o precludere la possibilità di fare altri trattamenti per sistemarla?
Sono molto frustrata perché ho speso molti soldi (tra tutto siamo sui 20. 000 euro) sofferto tanto e perso tempo per avere ancora denti non sani come vorrei.
Inoltre nonostante 2 igieni professionali all anno, l'uso dello spazzolino elettrico e idropulsore i denti risultano 'tendenti al giallo' penso siano così naturalmente perché non fumo oppure li hanno rovinati con gli attacchi del primo apparecchio?
Vorrei sbiancare i denti ma temo di sensibilizzare o fare una cosa inutile avendo problemi più seri su cui investire soldi.
Grazie per un consiglio.
Vi espongo il mio caso.
Ho messo apparecchio fisso a 16 anni con estrazione del 24 e 44. La 1 diagnosi fu morso crociato (forse disse a farfalla, esiste?)
Tolto per sfinimento a 20 anni senza aver ottenuto risultati sperati.
Tanto che non é stata messa alcuna contenzione.
Rimesso invisalign x 3 anni circa di trattamento (con altro dentista), tolto a 35 anni compiuti. Ora é in corso contenzione.
Denti allineati e situazione del morso crociato migliorata rispetto prima ma non risolta.
Ammetto che non sono riuscita a portare gli elastici intramascellari tutte le ore richieste, é davvero difficile a questa etá, (Non esistono altri metodi nel 2024)?
La mia ortodonzista dice che l'estrazione dei 2 denti da lati opposti fatta a 16 anni può aver aggravato il morso, é così?
Colpa del primo dentista?
Inoltre non consiglia visto da chirurgo maxilo facciale (le ho chiesto se potesse servire).
Lei dice che il lato dex era una 3 classe ora é una 2 classe. Il lato sinistro invece è 'corretta' l'occlusione (ma già era cosi). A me scrocchia la mandibola a sinistra e a volte ho mal di testa che sembrano legati al dolore al collo/posturale. Dopo invisalign i denti sono allineati (alcuni erano storti/accavallati ma lievemente).
Io vedo la situazione migliorata ma i denti sotto appiono come un 'Piano inclinato' molto evidente se mi filmo con videocamera (cioè se vedo immagine della bocca specchiata).
Potreste spiegarmi cosa significa?
Non c'è speranza di sistemare questa cosa?
Che metodi o speclistici consigliereste?
Inoltre i miei denti presentano alcune otturazione e due molari sono devitalizzati.
Il 47, devitalizzato molti anni fa é stato ritrattato di recente e risulta fratturato.
Mi hanno consigliato un impianto o di provare a tenerlo così finché dura.
L'impianto può peggiorare la mia occlusione o precludere la possibilità di fare altri trattamenti per sistemarla?
Sono molto frustrata perché ho speso molti soldi (tra tutto siamo sui 20. 000 euro) sofferto tanto e perso tempo per avere ancora denti non sani come vorrei.
Inoltre nonostante 2 igieni professionali all anno, l'uso dello spazzolino elettrico e idropulsore i denti risultano 'tendenti al giallo' penso siano così naturalmente perché non fumo oppure li hanno rovinati con gli attacchi del primo apparecchio?
Vorrei sbiancare i denti ma temo di sensibilizzare o fare una cosa inutile avendo problemi più seri su cui investire soldi.
Grazie per un consiglio.
[#1]
Buongiorno. Il suo caso è evidentemente complesso.
"La mia ortodonzista dice che l'estrazione dei 2 denti da lati opposti fatta a 16 anni può aver aggravato il morso, é così?" E' molto probabile.
"A me scrocchia la mandibola a sinistra e a volte ho mal di testa che sembrano legati al dolore al collo/posturale" E' probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Sul problema dei rumori alle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM) ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/gnatologia-clinica/801289-mandibola-che-scrocchia.html#3396433
Sottolineo che si tratta di una situazione instabile e potenzialmente pericolosa , perché ad un certo punto, improvvisamente il menisco si può incastrare davanti al condilo e la bocca non si può né aprire più di un paio di centimetri , né chiudere , perché il dolore lo impedisce.
Questo quadro acuto prende il nome di Locking (blocco).
Anche pere una Cefalea che non risponde alla terapia specifica disposta dagli specialisti, sarebbe bene prendere in considerazione la malocclusione, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
Inoltre, qualunque postura scorretta della mandibola dovuta alla malocclusione dentaria induce necessariamente atteggiamenti compensatori a livello della colonna cervicale: di qui un’altra possibilità di influire sulla patogenesi della cefalea, che per questo viene chiamata cervicogenica".
La letteratura scientifica riferisce inoltre che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica e neurologica non trovano soluzione , è alla problematica delle disfunzioni dell’Articolazione Temporo mandibolare che bisogna rivolgere qualche attenzione: la cefalea e la vertigine, di questi sintomi sono forse i più tipici, e l’associazione con la problematica cervicale rinforzerebbe questa ipotesi diagnostica.
Può trovare altre notizie utili visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Cefalea-Emicrania , e leggendo gli articoli qui di seguito linkati: se si riconosce nelle problematiche esposte, eventualmente mi faccia sapere.
Credo che via rete, senza un esame diretto del caso, non si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Odontoiatria-e-odontostomatologia/934/La-cefalea-che-viene-dalla-bocca
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
"La mia ortodonzista dice che l'estrazione dei 2 denti da lati opposti fatta a 16 anni può aver aggravato il morso, é così?" E' molto probabile.
"A me scrocchia la mandibola a sinistra e a volte ho mal di testa che sembrano legati al dolore al collo/posturale" E' probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Sul problema dei rumori alle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM) ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/gnatologia-clinica/801289-mandibola-che-scrocchia.html#3396433
Sottolineo che si tratta di una situazione instabile e potenzialmente pericolosa , perché ad un certo punto, improvvisamente il menisco si può incastrare davanti al condilo e la bocca non si può né aprire più di un paio di centimetri , né chiudere , perché il dolore lo impedisce.
Questo quadro acuto prende il nome di Locking (blocco).
Anche pere una Cefalea che non risponde alla terapia specifica disposta dagli specialisti, sarebbe bene prendere in considerazione la malocclusione, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
Inoltre, qualunque postura scorretta della mandibola dovuta alla malocclusione dentaria induce necessariamente atteggiamenti compensatori a livello della colonna cervicale: di qui un’altra possibilità di influire sulla patogenesi della cefalea, che per questo viene chiamata cervicogenica".
La letteratura scientifica riferisce inoltre che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica e neurologica non trovano soluzione , è alla problematica delle disfunzioni dell’Articolazione Temporo mandibolare che bisogna rivolgere qualche attenzione: la cefalea e la vertigine, di questi sintomi sono forse i più tipici, e l’associazione con la problematica cervicale rinforzerebbe questa ipotesi diagnostica.
Può trovare altre notizie utili visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Cefalea-Emicrania , e leggendo gli articoli qui di seguito linkati: se si riconosce nelle problematiche esposte, eventualmente mi faccia sapere.
Credo che via rete, senza un esame diretto del caso, non si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Odontoiatria-e-odontostomatologia/934/La-cefalea-che-viene-dalla-bocca
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta, vorrei però specificare che questo fastidio all'articolazione non é piu così grave come in passato. A volte non sento alcun movimento strano alla mandibola aprendo e chiudendo e facendo un approfondimento con la mi ortodonzista dice che può esserci questo difetto ma non é così grave e che lei non farebbe ulteriori interventi. Quello che mi preme capire é 1) perché se mi guardo allo specchio vedo una situazione abbastanza normale ma se vedo la.mia immagin ripresa da videocamera ( mi capita spesso x lavoro di fare riunioni da remoto) sembra che ci sia questo ' Piano inclinato dei denti sotto' meno evidente che in passato ma ancora presente..2) avete avuto casi simili, che altri trattamenti si possono fare? Esistono altre tecniche oltre agli elastici intramascellari? 3) l'eventuale estrazione del molare 47 può peggiorare la masticazione, se dovessi mettere 1 impianto non potrò più fare niente per migliorare l'occlusione? 4) dato che ora i denti sono allineati non ci sono esercizi tipo osteopatia o uso di bite "educativi" che orientano la mandibola nella posizione corretta?
[#3]
"questo fastidio all'articolazione non é poi così grave come in passato.": l'impostazione di un caso complicato come il suo a mio parere non cambia: riterrei comunque indispensabile il passaggio attraverso un primo trattamento con bite di riposizionamento mandibolare.
Il bite costituisce la terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente può essere esattamente come quando ha cominciato: solo successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite o con altro dispositivo intraorale a vita.
La terapia con il bite è rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici ed eventualmente strumentali, la "posizione terapeutica", cioè la posizione della mandibola in cui l'intera struttura cranio-mandibolo-vertebrale, prima in disfunzione, possa assestarsi in una corretta postura: il giudizio si basa essenzialmente sull’andamento della sintomatologia generale eventualmente presente (rumori articolari, cefalea, dolore all’ATM e alle orecchie, vertigini, acufeni cervicalgia , russare notturno con apnee).
Allo scopo viene allestito un bite intra-orale in resina acrilica che, grazie alla presenza di "valli di riposizionamento mandibolare" opportunamente creati, costringe la mandibola a chiudere nella posizione prescelta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici. Nella mia prassi va portato h24 pasti esclusi per almeno 4 mesi.
Nella posizione terapeutica definitiva si può predisporre un piano di trattamento ortodontico, protesico o misto che, una volta giunto a compimento, consenta alle arcate dentarie di occludere rispettando la posizione terapeutica individuata nella prima fase ed il ripristino di una corretta postura dell'intero sistema cranio-mandibolo-vertebrale, occlusione dentaria compresa. Eventuali correzioni occlusali , con molaggio selettivo, possono essere necessarie, ma solo dopo aver ben determinato la posizione terapeutica nella quale si intende concludere la riabilitazione.
Eventuali necessità chirurgiche vanno valutate quasi sempre dopo la prima fase (bite) e, solo se necessaria, contestualmente alla programmazione della seconda, perchè ritengo il ricorso al chirurgo Maxillo facciale quasi sempre inutile e anche potenzialmente dannoso , se si lascia invariata l'occlusione dentaria di partenza.
In subordine, si può proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Da notare che la maggior parte degli Gnatologi non prevedono la seconda fase, cioè la riabilitazione occlusale, e la terapia proposta consiste di regola nel bite a vita, spesso con prescrizione solo notturna o comunque non h24. La previsione di una possibile fase riabilitativa, invece, necessita del trattamento h 24 e della permanenza del bite anche di giorno nelle prime fasi del trattamento ortodontico.
Cordiali saluti ed auguri
Il bite costituisce la terapia iniziale di una disfunzione cranio-mandibolare , una via di mezzo fra la conferma diagnostica e una prima terapia. E' del tutto evidente che, rimosso il bite , di giorno se prescritto per la sola notte, come anche rimosso definitivamente dopo mesi, il paziente può essere esattamente come quando ha cominciato: solo successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire, come compromesso, con il bite o con altro dispositivo intraorale a vita.
La terapia con il bite è rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici ed eventualmente strumentali, la "posizione terapeutica", cioè la posizione della mandibola in cui l'intera struttura cranio-mandibolo-vertebrale, prima in disfunzione, possa assestarsi in una corretta postura: il giudizio si basa essenzialmente sull’andamento della sintomatologia generale eventualmente presente (rumori articolari, cefalea, dolore all’ATM e alle orecchie, vertigini, acufeni cervicalgia , russare notturno con apnee).
Allo scopo viene allestito un bite intra-orale in resina acrilica che, grazie alla presenza di "valli di riposizionamento mandibolare" opportunamente creati, costringe la mandibola a chiudere nella posizione prescelta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici. Nella mia prassi va portato h24 pasti esclusi per almeno 4 mesi.
Nella posizione terapeutica definitiva si può predisporre un piano di trattamento ortodontico, protesico o misto che, una volta giunto a compimento, consenta alle arcate dentarie di occludere rispettando la posizione terapeutica individuata nella prima fase ed il ripristino di una corretta postura dell'intero sistema cranio-mandibolo-vertebrale, occlusione dentaria compresa. Eventuali correzioni occlusali , con molaggio selettivo, possono essere necessarie, ma solo dopo aver ben determinato la posizione terapeutica nella quale si intende concludere la riabilitazione.
Eventuali necessità chirurgiche vanno valutate quasi sempre dopo la prima fase (bite) e, solo se necessaria, contestualmente alla programmazione della seconda, perchè ritengo il ricorso al chirurgo Maxillo facciale quasi sempre inutile e anche potenzialmente dannoso , se si lascia invariata l'occlusione dentaria di partenza.
In subordine, si può proseguire, come compromesso, con il bite a vita. Da notare che la maggior parte degli Gnatologi non prevedono la seconda fase, cioè la riabilitazione occlusale, e la terapia proposta consiste di regola nel bite a vita, spesso con prescrizione solo notturna o comunque non h24. La previsione di una possibile fase riabilitativa, invece, necessita del trattamento h 24 e della permanenza del bite anche di giorno nelle prime fasi del trattamento ortodontico.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#4]
Utente
La ringrazio per i dettagli. Il dentista direttore dello studio dove sono stata in cura é uno gnatologo eppure non mi ha mai parlato di questa possibilità di utilizzare il bite. I ha fatto partire con apprecchio invisibile. Potrebbe essere che non sia adatto al mio caso? Ho letto anche dell esistenza delle placche di svincolo, servono anche per il cross bite? Comunque ho chiesto più volte alla mia attuale ortodonzista e lei dice che non avevo un problema osseo dalla studio cefalometrico etc che hanno fatto, per cui esclude la necessità di intervento maxilo facciale. Solo non mi é chiaro perché questa occlusione sia così impossibile da correggere, forse avrei dovuto chiedere i danni al priamo dentista che ha fatto le estrazioni sbagliate.
[#5]
Non credo che via rete, senza un esame diretto, si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#6]
Gentile signora,
Il morso incrociato lo si risolve solo con un espansione rapida del palato ma a 16 anni in una donna è già tardi perché la sutura palatina probabilmente è già saldata. Cercare di risolvere in altri modi predispone al fallimento.
Per quanto riguarda le estrazioni dei premolari,oltre al morso incrociato, avrà avuto anche un affollamento importante?
Il caso come sottolinea il collega è complesso e non valutabile a distanza.
L' estrazione del settimo è molto pericolosa perché potrebbe fare collassare interiormente l'occlusione.
Il morso incrociato lo si risolve solo con un espansione rapida del palato ma a 16 anni in una donna è già tardi perché la sutura palatina probabilmente è già saldata. Cercare di risolvere in altri modi predispone al fallimento.
Per quanto riguarda le estrazioni dei premolari,oltre al morso incrociato, avrà avuto anche un affollamento importante?
Il caso come sottolinea il collega è complesso e non valutabile a distanza.
L' estrazione del settimo è molto pericolosa perché potrebbe fare collassare interiormente l'occlusione.
[#7]
Tutto quello che dice il collega Bernkopf è corretto. Lui usa il bite tutto il giorno, però perché è "IL SUO BITE". Perché E' POSSIBILE UTILIZZARE IL MIO ANCHE SOLO LA NOTTE? lo legga qui https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9065-quanti-tipi-di-bite-da-portare-per-24-ore-o-solo-la-notte-evidenze-scientifiche-parte-1.html
poi legga anche https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9070-bite-solo-la-notte-o-sempre-parte-2.html
Non faccia caso alla classe dentale dei suoi denti ma solo alla presenza o meno del dolore. Una persona che stimo ha scritto: "l'ortodontista è il dentista più presuntuoso perché vuole mettere i denti in posizione diversa da dove li ha messi la natura, senza conoscerne il meccanismo patogenetico" (Dr. Stefano Corti).
Questo vale per molti ortodontisti ma non per Edoardo Bernkopf lui è un ortodontista bravo.
Daniele Tonlorenzi
poi legga anche https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9070-bite-solo-la-notte-o-sempre-parte-2.html
Non faccia caso alla classe dentale dei suoi denti ma solo alla presenza o meno del dolore. Una persona che stimo ha scritto: "l'ortodontista è il dentista più presuntuoso perché vuole mettere i denti in posizione diversa da dove li ha messi la natura, senza conoscerne il meccanismo patogenetico" (Dr. Stefano Corti).
Questo vale per molti ortodontisti ma non per Edoardo Bernkopf lui è un ortodontista bravo.
Daniele Tonlorenzi
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 610 visite dal 26/05/2024.
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