Colposcopia e tumori

Egr. dottore, sono una donna di 32 anni, non ho mai avuto gravidanze e/o aborti.
Il giugno scorso ho eseguito il pap-test tramite il programma di prevenzione tumorale e il 23/07 ho avuto gli esiti e cito: “…. Questo test ha evidenziato la presenza di cellule atipiche. Come le è stato anticipato nella lettera d’invito in questo caso è necessario completare l’esame con una colposcopia, che permette….” (la colposcopia dovrò eseguirla il 15/09).
Ho chiesto informazioni al mio medico curante che, come giustamente, non può pronunciarsi senza esito colposcopia. Mi ha detto che può essere anche una semplice infiammazione uterina, gli ho chiesto come mai un’infiammazione possa verificarsi così… dopo 20 anni di mestruo senza mai aver avuto problemi. Lui mi ha risposto facendomi un esempio che non ha soddisfatto le riserve.
Ora, la colposcopia dovrò farla il 28 settembre sempre tramite programma di prevenzione, ma sicuramente dovrò spostarla perché sarò sotto ciclo.
Può gentilmente spiegarmi con parole semplici le possibili cause di un’infiammazione all’apparato genitale femminile?
E in caso di cellule pre-cancerose o cancerose, avendo rapporti non protetti, c’è qualche rischio per il partner?
Quanto può influire il fattore ereditario per una diagnosi oncologica uterina? Una mia cugina, figlia della sorella di mio padre, morta nel 1976 all’età di 9 e un’altra cugina, figlia di un fratello di mia madre, che ha continue emorragie. Oltre al fattore ereditario, ambientale in quale altro modo ci si può ammalare di una patologia oncologica ginecologica?
Sono certa che la colposcopia rivelerà che non si tratta nulla di grave, ma non ho ancora detto nulla ai miei famigliari per non farli preoccupare e in caso di una diagnosi positiva vorrei essere preparata e così poter affrontare la cosa con più sicurezza, decisione e preparazione!

La ringrazio e Le auguro buona giornata