Lieve anemia dopo aborto

Gentili dottori ho 34 anni e a dicembre scorso sono rimasta incinta.
Purtroppo si è trattato di un ovulo chiaro e non avendo avuto un aborto naturale, i primi di febbraio mi hanno dovuto somministrare la RU486.
Ho avuto dapprima un'abbondante emorragia a cui hanno fatto seguito perdite ematiche per circa due mesi.
A fine maggio ho effettuato esami di routine prescritti dal cardiologo per frequente extrasistole, dai quali è risultata una lieve anemia.
Riporto i valori qui di seguito
RBC 4.7 (4.5-5.
8)
HGB 11.7 (12.5-16)
HCT 37.1 (37-47)
MCV 78.9 (76-96)
MCH 24.9 (27-32)
MCHC 31.5 (32-37)
RDW 44.5 (38.7-50)
RDW-CV 15.7 (11.5-17)
FERRO 52 (37-145)
FERRITINA 3.3 (4.6-204)
Ho assunto tre scatole di Sideral Forte e in questi giorni ho ripetuto gli esami:
RBC 4.53 (4-5.5)
HGB 12.30 (12-16.50)
HCT 37 (38-48)
MCV 81.70 (82-98)
MCH 27.20 (27-32)
MCHC 33.20 (32-37)
RDW 45.10 (38-45)
RDW-CV 15.30 (11-16)
FERRO 21 (40-145)
FERRITINA 9 (10-120)
Il mio medico di base, poiché nonostante l'integrazione il ferro è sceso, sebbene nei precedenti esami rientrasse nei valori, mi ha consigliato di fare eventualmente la ricerca di sangue occulto nelle feci e nuovamente una visita ginecologica.
Premetto che non ho disturbi intestinali e il ciclo si è regolarizzato già a partire da aprile/maggio.
Cosa mi consigliereste di fare?
In che modo questa perdita di ferro può essere connessa all'ambito ginecologico (a parte i primi due cicli post aborto più abbondanti, non ho più avuto perdite ematiche consistenti)?
Aggiungo inoltre, di non aver mai sofferto di anemia sideropenica se non durante la mia prima gravidanza e in occasione di questo evento.
Vi ringrazio
Cordiali saluti