Cordoncino vicino entrata vagina che nessuno capisce cosa sia
Gentili dottori
Scrivo questo consulto perché non so che fare e se debba preoccuparmi realmente oppure no.
Circa 3 settimane fa a seguito di un rapporto con mio marito mi accingo a eseguire un bidet e noto a sinistra un rigonfiamento che parte dal entrata della vagina e si estende verso le grandi labbra sinistre, riscontro inoltre che subito sotto tale tumefazione vi è la presenza di una sorta di cordino duro che si sente solo se io affondo le dita si estende per almeno 1 cm in orizzontale e parte proprio dalla parte finale del entrata della vagina.
Stranita dalla situazione due giorni dopo vado a visita dal ginecologo che mi esegue una visita e palpandomi mi dice che la tumefazione è una ciste di Bartolini di circa 2 cm siccome è solo leggermente fastidiosa non mi fa fare nulla non essendo ascesso le faccio notare questo cordino lo palpa e non le da peso dicendomi che probabilmente era un’altra ciste più di pertinenza del perineo secondo lui... faccio passare due settimane e la tumefazione si sgonfia notevolmente (mi astengo dai rapporti) ma il cordino lo sento ancora, allora vado dalla mia ginecologa abituale che mi esegue un ecografia, vede la ciste di Bartolini di circa 1 cm (che non mi da alcun fastidio e che sento poco ormai) sente a livello palpatorio questo cordoncino passa la sonda ma non vede nulla... mi liquida con un probabile nervo o magari è come scende il retto.
Ho trovato questa spiegazione un po’ fantasiosa... mi dice di non preoccuparmi nulla di grave ciao e arrivederci... ma io sinceramente sono pensierosa, cosa posso fare per approfondire la questione?
C’è qualche altro esame?
Dalla mia descrizione a livello anatomico c’è una spiegazione?
Grazie mille a chiunque vorrà aiutarmi!
Scrivo questo consulto perché non so che fare e se debba preoccuparmi realmente oppure no.
Circa 3 settimane fa a seguito di un rapporto con mio marito mi accingo a eseguire un bidet e noto a sinistra un rigonfiamento che parte dal entrata della vagina e si estende verso le grandi labbra sinistre, riscontro inoltre che subito sotto tale tumefazione vi è la presenza di una sorta di cordino duro che si sente solo se io affondo le dita si estende per almeno 1 cm in orizzontale e parte proprio dalla parte finale del entrata della vagina.
Stranita dalla situazione due giorni dopo vado a visita dal ginecologo che mi esegue una visita e palpandomi mi dice che la tumefazione è una ciste di Bartolini di circa 2 cm siccome è solo leggermente fastidiosa non mi fa fare nulla non essendo ascesso le faccio notare questo cordino lo palpa e non le da peso dicendomi che probabilmente era un’altra ciste più di pertinenza del perineo secondo lui... faccio passare due settimane e la tumefazione si sgonfia notevolmente (mi astengo dai rapporti) ma il cordino lo sento ancora, allora vado dalla mia ginecologa abituale che mi esegue un ecografia, vede la ciste di Bartolini di circa 1 cm (che non mi da alcun fastidio e che sento poco ormai) sente a livello palpatorio questo cordoncino passa la sonda ma non vede nulla... mi liquida con un probabile nervo o magari è come scende il retto.
Ho trovato questa spiegazione un po’ fantasiosa... mi dice di non preoccuparmi nulla di grave ciao e arrivederci... ma io sinceramente sono pensierosa, cosa posso fare per approfondire la questione?
C’è qualche altro esame?
Dalla mia descrizione a livello anatomico c’è una spiegazione?
Grazie mille a chiunque vorrà aiutarmi!
[#1]
Mi interesso di patologia vulvare e il primo sospetto è stato quello di una Bartolinite con flogosi del dotto (che lei definisce cordoncino ) .
Chiaramente il riscontro visivo e clinico permette una migliore collocazione diagnostica .
Non escluderei la presenza (rara!) di varici vulvari che si evidenziano in occasione di rapporti sessuali ( congestione venosa) o uso di indumenti intimi aderenti.
Saluti
Chiaramente il riscontro visivo e clinico permette una migliore collocazione diagnostica .
Non escluderei la presenza (rara!) di varici vulvari che si evidenziano in occasione di rapporti sessuali ( congestione venosa) o uso di indumenti intimi aderenti.
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta dottore , questa ipotesi l’ha avanzata la mia dottoressa di base ma soltanto raccontandole la situazione senza visitarmi , ho guardato tante foto sul anatomia della vulva e ho visto il dotto della ghiandola di Bartolini e mi sembrava partisse dal interno più in alto scendendo a cascata verso il basso.. questa formazione parte proprio a fine vagina in orizzontale , e quando la ciste era ingrossata era immediatamente sotto, l’ecografia non l’avrebbe dovuta mettere in evidenza ?
Ho una paura folle delle patologie tumorali ( sarcomi e via discorrendo ) .
Lei visita solo a Bari ?
Ho una paura folle delle patologie tumorali ( sarcomi e via discorrendo ) .
Lei visita solo a Bari ?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 31/07/2023.
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