Carcinoma sieroso di alto grado

Gent.
li Medici,
scrivo per conto della mamma di 65 anni.


Nel 2013 scopriva un fibroma uterino di dimensioni irrilevanti, con prescrizione di controllo ogni 2 anni.
Nel Gennaio 2023 un controllo annuale ha evidenziato il CA-125 ad un valore di 40, 9 U/mL.
Abbiamo quindi proceduto con visita ginecologica + Ecografia Transvaginale ed Eco addome completa.


REFERTO TRANSVAGINALE:
"Utero retroversoflesso 58x35x43mm con ecostruttura disomogenea per fibromatosi.
Mioma posteriore sottosiero 16x20mm presente cono d'ombra e vascolarizzazione periferica.
Endometrio dello spessore massimo 4.
8mm con sospetto polipo endometriale di 4mm.
Ovaio dx con formazione cistica in parte solida in parte liquida che misura 47x33mm, color score 3.
Ovaio sx prolassato nel Douglas misura 17x18mm con cisti anecogena di 11mm.
"

In seguito al referto e valutazione il medico ha deciso di procedere con un operazione preventiva di rimozione di ovaie e tube.
Inaspettatamente gli esiti degli esami istologici hanno evidenziato i seguenti esiti:

1) ISTOLOGICO LIQUIDO PERITONEALE: Comprende detriti, linfociti, rari macrofagi e cellule masoteliali ed aggregati di cellule epiteliali con atipie nucleo/citoplasmatiche di compatibile natura neoplastica ed il seguente profilo immunofenotipico: MOC31 +, D2-40 neg, CK7 +, CK20 neg.
, PAX8 +/-.
Quadro compatibile con neoplasia di origine Mullerana.


2) ISTOLOGICO CAMPIONI: Ovaio dx localizzazione ovarica di carcinoma sieroso di alto grado; sezioni di tuba uterina esenti da infiltrazioni di carcinoma; Ovaio sx localizzazione ovarica di carcinoma sieroso di alto grado, associata a carcinoma intraepiteliale sieroso tubarico (STIC).


E' stato quindi rilevato un tumore pT1c3 (cfr 23-C-01028), con le seguenti caratteristiche immunofenotipiche: CK20 ---, CK7 +++, NAPSIN A ---, p53 --- (null), PAX8 +++, WT1 ++-, ER-Estrogeno 70% +, CALRETININA ---, CA-125 ++-.


I medici nel comunicare l'esito ci descrivono "miracolati" in quanto rarissimo trovare un carcinoma ovarico in stadio cosi prematuro.
Successivamente la mamma è stata sottoposta a TAC con mezzo di contrasto, la quale non ha evidenziato nessuna metastasi o anomalia.
A distanza di un mese dal primo, ha subito un secondo intervento dove è stato asportato utero, linfonodi, omento, appendice e prelevati vari campioni di tessuto a random all'interno della cavità addominale.
Tutti i campioni ad esame istologico non hanno evidenziato nessuna traccia di cellule tumorali e la cavità addominale era completamente pulita a livello visivo.


Post-intervento è stata consigliata terapia chemioterapica preventiva (6 cicli ogni 3 settimane) con Carboplatino AUCS + Paclitaxel q3w.


Abbiamo fiducia dei medici, ma la nostra preoccupazione riguarda le recidive e l'aspettativa di vita.
Quante possibilità ci sono in % in un caso clinico come questo di recidiva?
E' corretto quanto fatto e prescritto finora?
Alla fine delle chemio, possiamo definirci "tranquilli"?
Ci piacerebbe ricevere più pareri a riguardo.
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Posso affermare che il comportamento diagnostico e terapeutico è stato corretto, anche per la casualità della diagnosi precoce e del follow up adottato.
Non ho da aggiungere altro e rinnovo i complimenti ai Colleghi per la condotta terapeutica.
Saluti

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
Utente
Utente
Grazie della cortese risposta dott. Blasi.
In questo caso specifico della mamma con questa tipologia di tumore e stadio, sono alte le percentuali di rischio di recidiva o di ricomparsa in altri organi del corpo, una volta finita la chemioterapia adiuvante?

Grazie mille.
[#3]
Dr. Fabio Martinelli Ginecologo, Chirurgo oncologo, Patologo della riproduzione 64 4
Buonasera,
la ri-stadiazione chirurgica completa effettuata (risultata negativa per altre sedi di malattia) conferma lo stadio inizialmente identificato, quindi con malattia localizzata/stadio iniziale.
In questa situazione, statisticamente il rischio di recidiva è basso (seppur non nullo), con sopravvivenza a 5 anni superiore al 90%.
Dovrà seguire un programma di sorveglianza oncologica che sicuramente le imposteranno i colleghi.
Cordiali saluti

Dr. Fabio Martinelli
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
Ginecologo Oncologo Europeo (ESGO certified)

[#4]
Utente
Utente
Gent.li Dottori,
grazie delle risposte.

Chiedo solo un'ultima delucidazione. In tutti gli scritti medici che ho letto per informarmi riguardo il carcinoma ovarico, tutte le aspettative di vita espresse in % sono basate su una sopravvivenza a 5 anni.

Su questo punto mi chiedo, è un metro di misura standard adottato per gli studi clinici oppure si ritiene che questo tipo di tumore non porti ad una sopravvivenza che vada oltre un periodo di tempo che si aggira sui 5 anni.

Perdonate la domanda, ma ovviamente c'è una componente di apprensione legata al futuro penso giustificata. Data la giovane età della mamma capirete che l'aspettativa di vita desiderata va ben oltre i 5 anni, se non auspicabile ad altri 15 anni.

Grazie degli eventuali riscontri.
Cordialmente.
[#5]
Dr. Fabio Martinelli Ginecologo, Chirurgo oncologo, Patologo della riproduzione 64 4
I 5 anni sono un parametro, possiamo dire abbastanza standard , per le valutazioni di sopravvivenza, entro i quali si colloca la maggioranza delle recidive o morti attribuibili ad una malattia. Ciò non significa che questo sia un limite temporale (in termini di sopravvivenza). Nel caso specifico, quando si dice che la sopravvivenza a 5 anni è superiore al 90%, significa che oltre il 90% delle pazienti affette da malattia in stadio iniziale sono vive dopo 5 anni di follow-up.
Cordiali saluti

Dr. Fabio Martinelli
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
Ginecologo Oncologo Europeo (ESGO certified)

[#6]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Mi sembra corretto non aggiungere altro ad una risposta adeguata come quella dell'esperto Collega Martinelli, che saluto
SALUTONI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI