Il giorno dopo un'ipotetica fecondazione

Gentili dottori, vorrei una risposta ad una mia ansia. Mia moglie si è svegliata ieri mattina (12° giorno del ciclo) alle ore 8:00 con una "palla di muco cervicale" che gli fuoriusciva dalla vagina. A suo avviso era il sintomo che aveva ovulato in quel preciso istante.
Noi abbiamo avuto un rapporto sessuale dopo 3 giorni di astinanza (quindi a detta dei medici la qualità e il numero degli spermatozoi nel liquido seminale è a livelli ottimi) la notte prima alle ore 2:30 circa. Ieri preso dall'ansia che si trattasse del giorno dell'ovulazione non sono riuscito a fare sesso (a volte mi capita). La mia domanda è che se mia moglie ritiene con ragionevole certezza di aver ovulato ieri mattina alle ore 8.00 circa, è possibile che uno dei miei spermatozoi sia riuscito a fecondare il suo ovacita visto che abbiamo avuto un rapporto intenso e dopo tre giorni di astinenza circa 6 ore prima che ovulasse. Mai come questo mese ho sensazioni positive se è vero che che gli spermatozoi vivono fino a tre gioni e che noi lo abbiamo fatto in prossimità dell'ovulazione, anche se poche ore prima e non dopo. Inoltre può essere che mia moglie si sia sbagliata (lei è convinta). Inoltre quanto rimane in vita l'ovocita per essere fecondato? Io so circa 12 ore. Quindi farlo dopo 24 ore non dovrebbe produrre risultati. Poi è meglio farlo perima o dopo aver ovulato. Io ritengo che farlo prima sia meglio, visto che gli spermatozoi rimangono nelle tube in attesa che scoppi l'ovocita per essere fecondato. E' vero? Inoltre stamattima mia moglie si è svegliata con giramenti di testa e vomiti continui, tant'è che non è riuscita nemmeno ad andare al lavoro. Può essere che già il giorno dopo un'ipotetica fecondazione (siamo al 13° giorno) vi siano questi sintomi, o è solo una mia suggestione dovuta del forte desiderio della lieta notizia. Vi ringrazio anticipatamente per la risposta.