Metrorragia, tranex e isterectomia

Buongiorno,
ho 49 anni e utero fibromatoso da una ventina d'anni circa.

All'incirca un anno fa, al controllo annuale, il ginecologo evidenzia un aumento ulteriore in volume dell'utero (dice che arriva all'altezza dell'ombelico), con dimensioni dei fibromi pressochè costanti.

Il ciclo è abbondante ma regolare (5/6 giorni max).
Le analisi sono ok.

Mi informa che devo cominciare a prendere il progestinico Slinda per tenere sotto controllo la situazione.
Io temporeggio ma ad agosto inizio a prenderlo.

Comincia lo spotting quasi subito e la prima mestruazione, alle 4 pillole di pausa, è praticamente emorragico.

Il gine mi dice di continuare perchè i primi mesi può succedere e così faccio.

Un mese fa circa le perdite si fanno sempre più insistenti fino ad avere un vero e proprio ciclo già un paio di giorni prima delle pillole placebo.

Vado al controllo.
Il gine dice che l'utero e fibromi sono pressochè stabili, l'endometrio è sottile e mi informa che devo cambiare terapia (devicius da subito).

Al 3 giorno di Devicius vado al PS per emorragia.
Hb per fortuna a 13.
Mi rimandano a casa con Tranex per 3 gg (6 fiale al giorno), riducendo pian piano a partire dal 4 giorno.

Io sono al 6 giorno.
Ho preso 6 fiale/die per 4 giorni ed ora 4 fiale/die (ogni 12 ore).
Sono prendendo integrazione di Fe e acido folico.

Le perdite continuano, più lievi ma ci sono.
Posso tirare con il tranex, fino all'intervento (isterectomia)?
Queste perdite prima o poi finiranno?

Mi permetto di dire che è sfiancante vivere così.
Queste situazioni azzerano la vita sociale/lavorativa/normale di una donna.


Grazie a chi mi risponderà
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Gentile utente ,
In questi casi non avrei esitato ad inserire un sistema intrauterino (IUS) al levonorgestrel (progestinico ) .
Efficacia terapeutica per le mestruazioni abbondanti,
la migliore risolvendo il 90% delle anemie, la prima vera causa per una isterectomia in Italia.
In questi casi si potrebbe evitare il ricorso alla isterectomia.
Se il corpo uterino non procura fenomeni di compressione endoaddominali , per le notevoli dimensioni .
A disposizione per ulteriori chiarimenti
SALUTONI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI