Ritardo del ciclo

Salve, vi contatto in merito al mio ritardo del ciclo che mi sta portando parecchia ansia.

L’ultima mestruazione è avvenuta giorno 3/02.

Ho un ritardo di ben 4 giorni ad oggi.

Premetto di aver avuto sempre un ciclo regolare, con ritardi non superiori ai 3/4 giorni.

Ho avuto due rapporti protetti nei giorni 24/02 e 25/02.
A fine rapporto abbiamo controllato il preservativo ed era perfettamente integro.

I rapporti sono avvenuti molto tempo dopo la mia presunta ovulazione e quindi non sarei dovuta essere nel mio periodo fertile.

Nonostante tutte le circostanze sembrerebbero escludere una gravidanza, io non penso ad altro che quello.
Non riesco a dormire la notte e ho vari attacchi di panico durante la giornata.

A fine febbraio ho sofferto di gastrite, che mi ha provocato tanta nausea.
Nonostante non avessi avuto rapporti fino a quel momento, io associavo quella nausea ad una possibile gravidanza.
Tutto ciò mi ha portato un malessere psicologico.

So con l’ansia e lo stress possano tardare il ciclo ma la mia paura rimane sempre la stessa.

Con quei rapporti, anche se protetti (con preservativo integro a fine rapporto) c’è la possibilità che io sia incinta?
Oppure c’è qualcosa di grave che mi fa tardare il ciclo?

Durante la giornata avverto dei piccoli dolori e tensione nel basso ventre che durano qualche minuto...potrebbe essere relativo all’impianto?

Vi prego di aiutarmi perché sono giorni che non dormo e l’ansia mi sta uccidendo.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Se il preservativo è stato indossato dal partner dal primo momento del rapporto vaginale , non dovrebbero esserci problemi di gravidanza indesiderata.
Utile sempre eseguire un test di gravidanza , adesso è possibile eseguirlo sul sangue a domicilio ( first to know ) su polpastrello.
Lo stress psico-fisico quasi sempre porta a picchi elevati di prolattina che inibiscono l'ovulazione e portano a salti mestruali non gravidici .
Cordiali saluti
NB

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

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