Ciclo prolungato assunzione pillola

Salve, assumo la pillola Drospil da settembre 2022, quindi sono passati 6+ mesi ormai dalla prima assunzione.

A novembre ho notato un ciclo un po' "anomalo" durato circa una settimana (di solito dura 3/4 giorni) ed era capitato di aver preso la pillola una/ due ore dopo il solito orario per un paio di giorni (può essere così sensibile al cambiamento di orario?).


Adesso, a febbraio, sto avendo lo stesso problema.
Ho avuto delle piccole perdite prima della fine del blister, e poi qualche giorno di ciclo e ad oggi (poco più di una settimana dall'inizio delle prime perdite) ancora perdite, anche se poche.
Per intenderci, come se avessi il ciclo da più di 7 giorni.


Ne approfitto per aggiungere che praticamente dal 3/4 mese di assunzione della pillola, le mestruazioni sono di colore molto scuro (praticamente marrone) e poco intense, mi chiedevo se fosse normale.


E per quanto riguarda il ciclo prolungato, sono episodi che possono presentarsi?
Il mio ginecologo mi ha detto che al momento non vede la necessità di cambiare la pillola, ma mi piacerebbe avere un altro parere.

Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Elena Sviridonova Ginecologo, Sessuologo 18
Buongiorno.
Sono d’accordo con la sua ginecologa di non cambiare la pillola , ma mi sembra opportuno in questo caso , di consigliare
eventuali accertamenti:
1. Ecografia transvaginale ,
2. Tampone vaginale e cervicale ,
3. Esami di urine e sangue.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Elena I. Sviridonova Medico Chirurgo Specialista in Ginecologia e Ostetricia Clinico Sessuologo

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Dr.ssa Daniela Pelotti Ginecologo 84 2
L’assimilazione della pillola dipende dall’intestino. Se l’ intestino è infiammato non assimila i nutrienti essenziali al corretto funzionamento dell’organismo tra cui la pillola.
Intolleranze alimentari e metodi anticoncezionali, che relazione esiste?
Ancora poca attenzione viene data in Italia al ruolo delle intolleranze alimentari nel modificare, anche in maniera consistente, l’assorbimento dei farmaci assunti per via orale.
In particolare ci sono due grandi tipologie di intolleranze alimentari:
Intolleranza al glutine: la malattia è chiamata Celiachia a causa della quale si producono anticorpi che 'sbagliano bersaglio' e che, in altre parole, vanno ad attaccare la mucosa dell’intestino provocando uno stato infiammatorio cronico responsabile delle alterazioni negli assorbimenti a livello intestinale - almeno finché non viene diagnosticata la malattia - di ferro, calcio e oligoelementi essenziali. Le persone affette da Celiachia da bambini, ad esempio, possono andare incontro a difficoltà di crescita e, da adulti, ad anemie importanti. Nelle donne in età fertile la celiachia può addirittura attaccare l’ovaio provocando infertilità, amenorrea e Menopausa precoce.
Intolleranza al lattosio: interessa circa 20 milioni tra uomini e donne (60% della popolazione). Le donne che hanno questo problema manifestano disturbi alimentari, in particolare con grande produzione di gas, dovuta ad alterata fermentazione intestinale, per cui soggette a coliche addominali e alterazione nell’assorbimento dei farmaci.
Cosa mangiare è la domanda più frequentemente posta dai pazienti affetti da malassorbimento intestinale.
Come nella Colite il tipo di alimentazione deve essere individualizzato sulla base della causa sottostante il malassorbimento, ma anche dei sintomi riferiti dal paziente, come accade nel Colon Irritabile.
Gli alimenti idonei sono tutti quelli ben digeriti, assorbiti, e quindi ben tollerati dal paziente stesso, che assicurano all’organismo il giusto fabbisogno calorico necessario ad espletare al meglio le sue funzioni.

Dr.ssa Daniela  Pelotti

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Utente
Utente
Ringrazio molto per i suggerimenti.
Ho effettuato esami del sangue e delle urine come consigliato e a brave farò la visita e i tamponi suggeriti.
Gli esempi del sangue sono tutti nei limiti e anche quelle delle urine. Ad eccezione di esterasi leucocitaria che ha dato valore 25.
I leucociti invece sono entro i limiti.
Mi consiglia di ripetere l’esame a distanza di tempo? O non c’è da preoccuparsi?