Pillola anticoncezionale, come fare a superare la paura di una gravidanza
Sono una ragazza di 26 anni e ho paura di poter rimanere incinta.
Sono alla prima settimana della seconda scatola di pillola Effeprev e ho paura di fare sesso non protetto con il mio ragazzo perché non riesco a capire se la pillola sta funzionando.
La prendo regolarmente, l'orario dovrebbe essere 20 e solitamente o anticipo di mezz'ora o al massimo posticipo di 1 ora e mezza quando faccio tardi a lavoro.
Ho sempre avuto paura di poter rimanere incinta e spesso questo mi impedisce di vivere il sesso serenamente, è sempre stato un blocco nella mia vita e per questo (unico al fatto che ho un ciclo irregolare e avevo bisogno di dargli una regolarità) ho deciso di provare la strada della pillola.
Come posso fare a gestire questa cosa?
Mi imbarazza chiamare il mio ginecologo senza avere problemi (il primo mese solo nausea appena l'ho interrotta ho avuto il ciclo normale e ora l'ho ripresa e sto bene) solo per essere rassicurante sul fatto che non rimarrò incinta, probabilmente è una paura infornata e razionalmente lo so...
Che posso fare?
La pillola estroprogestinica ha percentuali di fallimento bassissime, attorno allo 0,2/0,1% ed è quindi considerata tra i metodi contraccettivi più sicuri.
Sottolineo che quella bassissima quota di fallimenti della pillola anticoncezionale è dovuta soprattutto alla dimenticanza e quindi alla mancata assunzione delle compresse, ma anche all'uso concomitante di farmaci o di altre sostanze che ne possono diminuire l'efficacia contraccettiva. Le pillole assicurano tutte la stessa garanzia contraccettiva.
I tassi di fallimento si possono ridurre con il miglioramento dell'abilità educativa e di consiglio dei ginecologi dell'educazione familiare, in modo che venga assicurata alle donne una comprensione effettiva sull'uso dei contraccettivi.
Io sono un medico "non obiettore" di coscienza e le assicuro che non avrei mai consigliato un metodo contraccettivo fallimentare!
Buona contraccezione.
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
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