Esami gravidanza...igm igg

Sono una donna incinta alla 9° settimana di gravidanza. Mi sono sottoposta alle solite analisi di routine e mi è stata riscontrata una piccola presenza della toxoplasmosi. I risultati derivanti dalle analisi (ripetuto 2 volte) sono IgG toxoplasmosi 109 e IgM toxoplasmosi (t.v. 0.8). Il ginecologo ha detto di essere disorientato e che è necessario rivolgersi a centri specialistici. Vorrei essere rassicurata circa le possibili conseguenze trasmissibili al feto o se i valori riportati siano da considerarsi innocui. Come è possibile sapere a che stadio è l’infezione (inizio o fine).
Se il feto fosse stato infettato a cosa si andrebbe incontro e quali possono essere le possibili cure?
Ho intenzione di seguire l indicazioni del ginecologo e possibile sapere dove siano centri specialistici in provincia di Salerno ovvero in Campania?
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Non si capisce come sono le IgM anti toxo. Cosa significa "(t.v. 0,8)"?

In generale IgG alte indicano infezione vecchia nel tempo. IgM alte indicano infezione o reinfezione recente.

Sempre in generale, col toxoplasma una infezione grave e precoce porta all'aborto spontaneo, mentre una infezione nella fase finale della gravidanza e' piu' insidiosa perche' puo' invadere il feto e danneggiarlo senza farlo abortire. Il parassita e' neurotropo e il feto viene leso a livello soprattutto di occhi e cervello, causando lesioni ed encefaliti.

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Utente
Utente
Ringrazio per la risposta.
Nel frattempo ho eseguito nuovi esami.Riporto i valori di entrambi:
1° esame: IGM anti toxo presenti (0.80) - IGG anti toxo 109
2° esame (DOPO 15 giorni): IGM anti toxo presenti (0.87) - IGG anti toxo 105 - IGG avidity 0.288 (livello medio alto)
Ringrazio anticipatamente e porgo senti auguri a tutti i medici del sito.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Premesso che le conclusioni vanno sempre confermate dagli infettivologi o dai laboratoristi locali, che sono abituati a interpretare le unita' di misura dei loro dati (nel caso della sierologia infettiva gl iesiti non hanno lo stesso grado di standardizzazione della chimica clinica), direi:

Toxo M presenti a basso titolo; la variazione dei numeri appartiene alla variabilita' analitica;

Toxo G presenti e stabili; avidita' medio altra = anticorpi prodotti da almeno 12 settimane;

Discussione: le IgM possono essere un falso positivo da fattore reumatoide o essere vere; se sono vere normalmente si negativizzano in 6-9 mesi quindi l'infezione e' avvenuta entro questo lasso di tempo.

Le IgG stabili e ad alta avidita' suggeriscono che l'infezione appartenga a un passato recente ma non recentissimo. Dato il contesto non sembra il caso di aggiungere anche la ricerca di IgA ed IgE, che si positivizzano in forme acute.

Conclusione: verosimile infezione da toxoplasma risalente a qualche mese fa (far mente locale per sintomi tipo influenzale).

Alla domanda se siano ancora in circolo toxoplasmi potenzialmente trasmissibili e infettanti, non e' possibile dare risposta certa, probabilmente no.

Atteggiamento: seguire nel tempo IgG e IgM, ci si aspetta un progressivo calo delle IgM a conferma che l'infezione e' passata. Se le IgM non calano va riverificata una possibile interferenza analitica (controllale IgM con altri kit analitici basati su altri metodi), e se l'interferenza non si trova si deve ipotizzare la persistenza di toxoplasmi.

Test NAT per l'identificazione di toxoplasmi in circolo non me ne risultano.

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