Fastidi e pruriti vulvari persistenti da quasi 3 mesi. Quale sarà la causa?
Buongiorno. A seguito di una visita ginecologica con ecografia trans vaginale a inizio Agosto, visto un prurito e rossore persistenti, mi è stata diagnosticata una sospetta candidosi ("scarse perdite micotiche" nella diagnosi). Procedo, come consigliato dalla ginecologa, con una cura di 2 pastiglie subito di Diflucan. Avrei dovuto prenderne poi una ogni primo giorno del ciclo per altri 6 mesi. Questa cura, tuttavia, viene subito potenziata dopo 2 settimane dal suo inizio con una pastiglia alla settimana per 4 settimane per via degli scarsi risultati. Dopo settimane di dieta ferrea senza lieviti e zuccheri e senza rapporti sessuali di nessun genere, inizio a cedere psicologicamente.
Compro creme antiprurito (saginil gel, vagisil, gse crema) e continuo con assunzione di yogurt bianco a colazione, gse in crema e tavolette gse per ph intimo.
Senza grandi risultati e sconfortata risento la ginecologa e le dico che farò dei tamponi vaginali. Lei mi consiglia quali fare. A fine settembre, dopo un mese e mezzo di inferno e a conclusione delle 6 settimane di cura con Diflucan totalmente inutili, ho fatto i tamponi vaginali per batteri e comuni miceti, mycoplasma, clamydia, tricomonas a cui sono risultata negativa a tutti. Inutile dirvi che a quel punto ho creduto di non aver mai avuto la candida. I fastidi sono ancora persistenti, in particolare i pruriti nelle parti esterne e un bruciore con sensazione di secchezza che si estende a volte al perineo e all' ano, con rossore. Ciò avviene in particolare quando cammino. Il bruciore è più simile a quello di una leggera abrasione/irritazione. Questi fastidi vanno e vengono, spesso impedendomi di indossare la biancheria. Alcuni giorni sono molto forti, altri un po' meno, ma sempre persistenti. Seguo sempre una dieta sana, bevo almeno 2 litri di acqua al giorno e svolgo attività fisica tutti i gg (jogging per lo più). A seguito del sospetto di candidosi, come accennato prima, avevo addirittura sospeso totalmente l' assunzione di zuccheri e lieviti, reintegrati solo 2 settimane fa. Utilizzo ancora solo biancheria di cotone bianca lavata a mano. A tale problema si sono aggiunte (nelle ultime settimane) delle perdite esterne tipo pus/sangue sul marroncino/rosso soprattutto dopo lo sforzo della corsa. Paradossalmente durante il jogging percepisco molto meno i fastidi rispetto a quando cammino. Ho notato che tali perditine fuoriescono dalle grandi labbra dove vi è il prurito, nonostante non noti dei tagli esterni. Alcuni giorni sembra attenuarsi, altri sento una sensazione di calore e prurito.
Attualmente la dottoressa mi ha prescritto come "ultima spiaggia" ginexid intimo ph 4. 5 per 7 giorni e immunovag crema da applicare all' esterno per riequilibrare. Sto applicando anche Zantogin, crema vulvare. Non so più che cosa fare e a chi rivolgermi. Avrei bisogno di un consiglio per tornare a una vita normale. Vi ringrazio in anticipo per l' attenzione. Nel frattempo vi auguro buon proseguimento
Compro creme antiprurito (saginil gel, vagisil, gse crema) e continuo con assunzione di yogurt bianco a colazione, gse in crema e tavolette gse per ph intimo.
Senza grandi risultati e sconfortata risento la ginecologa e le dico che farò dei tamponi vaginali. Lei mi consiglia quali fare. A fine settembre, dopo un mese e mezzo di inferno e a conclusione delle 6 settimane di cura con Diflucan totalmente inutili, ho fatto i tamponi vaginali per batteri e comuni miceti, mycoplasma, clamydia, tricomonas a cui sono risultata negativa a tutti. Inutile dirvi che a quel punto ho creduto di non aver mai avuto la candida. I fastidi sono ancora persistenti, in particolare i pruriti nelle parti esterne e un bruciore con sensazione di secchezza che si estende a volte al perineo e all' ano, con rossore. Ciò avviene in particolare quando cammino. Il bruciore è più simile a quello di una leggera abrasione/irritazione. Questi fastidi vanno e vengono, spesso impedendomi di indossare la biancheria. Alcuni giorni sono molto forti, altri un po' meno, ma sempre persistenti. Seguo sempre una dieta sana, bevo almeno 2 litri di acqua al giorno e svolgo attività fisica tutti i gg (jogging per lo più). A seguito del sospetto di candidosi, come accennato prima, avevo addirittura sospeso totalmente l' assunzione di zuccheri e lieviti, reintegrati solo 2 settimane fa. Utilizzo ancora solo biancheria di cotone bianca lavata a mano. A tale problema si sono aggiunte (nelle ultime settimane) delle perdite esterne tipo pus/sangue sul marroncino/rosso soprattutto dopo lo sforzo della corsa. Paradossalmente durante il jogging percepisco molto meno i fastidi rispetto a quando cammino. Ho notato che tali perditine fuoriescono dalle grandi labbra dove vi è il prurito, nonostante non noti dei tagli esterni. Alcuni giorni sembra attenuarsi, altri sento una sensazione di calore e prurito.
Attualmente la dottoressa mi ha prescritto come "ultima spiaggia" ginexid intimo ph 4. 5 per 7 giorni e immunovag crema da applicare all' esterno per riequilibrare. Sto applicando anche Zantogin, crema vulvare. Non so più che cosa fare e a chi rivolgermi. Avrei bisogno di un consiglio per tornare a una vita normale. Vi ringrazio in anticipo per l' attenzione. Nel frattempo vi auguro buon proseguimento
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Come mi capita spesso di ascoltare una sintomatologia di tipo VULVARE con prescrizione di terapie VAGINALI .
La vulva e la vagina sono due entità anatomiche diverse ,con patologie diverse .
Forse siamo difronte ad una VULVITE allergica (?) irritativa (?) ad una dermatosi VULVARE ( lichen , psoriasi ) , che non regredisce con una terapia antimicotica .
Quindi importante è escludere una concomitante VAGINITE con esame batteriologico a fresco del secreto vaginale , e confermare una patologia vulvare per impostare una terapia "mirata"
SALUTI
La vulva e la vagina sono due entità anatomiche diverse ,con patologie diverse .
Forse siamo difronte ad una VULVITE allergica (?) irritativa (?) ad una dermatosi VULVARE ( lichen , psoriasi ) , che non regredisce con una terapia antimicotica .
Quindi importante è escludere una concomitante VAGINITE con esame batteriologico a fresco del secreto vaginale , e confermare una patologia vulvare per impostare una terapia "mirata"
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Buongiorno dottore! La ringrazio per la celere risposta e la cortesia. Immagino a questo punto che, visti i risultati dei tamponi dei primi di ottobre, sia da escludere una patologia vaginale. Mi chiedo allora come mai lo specialista da cui sono seguita non mi abbia prescritto altri accertamenti vulvari. È necessario che prenoti una visita dermatologica ? Quali altri esami mirati potrei fare secondo lei per avere finalmente una diagnosi corretta? La ringrazio ancora e le auguro una buona giornata
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Deve rivolgersi preferibilmente a chi si interessa d patologia vulvare nella sua città o Regione (io sono socio della Società Italiana Interdisciplinare di Vulvologia - S.I.I.V.)
SALUTI
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.9k visite dal 17/10/2022.
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Approfondimento su Vulvodinia
La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.