Interrompere pillola o no? Pcos, endometriosi, tumore seno
Vi contatto per un quesito delicato, ma prima devo raccontare un po' di me.
Parto col dire che ho rimosso la tiroide a causa di un gozzo multinodulare (per segnalare disfunzioni endocrine).
A 13 anni scopro di soffrire di PCOS, con sintomi evidenti: irsutismo, acne, cicli irregolari e ovaie ingrossate a causa delle cisti.
A 14 anni inizio la terapia con pillola estroprogestinica.
Nel corso degli anni ho dovuto cambiare tante pillole in quanto, improvvisamente, circa quattro anni fa, nessuna stava facendo più "effetto" ei sintomi iniziali stavano per ricomparire.
Durante questi anni, quindi, faccio anche una terapia con Diane associata ad Androcur per 7 mesi circa.
Quattro anni fa scopro di avere una cisti ingrossata in un ovaio e, solo quest'anno, grazie ad una risonanza magnetica scopro che si tratta di una ciste endometriosica.
Fin qui tutto okay, mi era stato detto che con la terapia estroprogestinica avrei tenuto a bada entrambe le patologie.
Purtroppo, qualche mese fa mia madre scopre di avere un tumore triplo negativo ed è attualmente in cura.
Mia nonna materna ebbe pure un tumore al seno.
Recentemente mi è stato detto che dovrei interrompere definitivamente la terapia con la pillola a causa del mio elevato rischio di sviluppare il tumore al seno.
Non so come comportarmi a tal proposito in quanto la scelta è stata "lasciata a me".
Come dovrei comportarmi con l'endometriosi?
E se crescesse?
Mi è stato detto che potrei essere messa in una forma di menopausa indotta farmacologicamente, ma come funziona?
Sul fronte PCOS, non so cosa fare.
Che terapie esistono per il trattamento dell'acne (non topici, mi riempio anche la schiena e il decollete di brufoli)?
E, oltre il laser, si può fare altro per l'irsutismo?
Inoltre, ho interrotto la pillola solo due volte, per pochissimo tempo perché il ciclo mi veniva solo se stimolato con Progeffik, come dovrei comportarmi con il ciclo?
Mi è stato detto che probabilmente farei una terapia con inositolo, qual è il meccanismo d'azione?
Ringrazio chi è arrivato fino a qui e chi, eventualmente, risponderà.
Questa è una situazione difficile da affrontare in questo modo, cioè con un consulto.
Cercherò di esprimere il mio pensiero.
Il problema "tumore al seno" è legato fondamentalmente all'uso degli estrogeni (pillola estroprogestinica), per questo motivo si potrebbe ricorrere al DIENOGEST progestinico indicato per il trattamento dell'endometriosi.
Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano contraccettivi orali (CO) hanno un rischio relativo lievemente superiore (RR=1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella, soprattutto utilizzando i preparati estro-progestinici. L'eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 anni successivi all'interruzione dei contraccettivi orali combinati (COC).
Poiché il cancro della mammella è raro nelle donne al di sotto dei 40 anni, il numero di casi in più di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente COC è modesto in rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella.
Il rischio di avere diagnosticato un cancro della mammella nelle utilizzatrici di preparati a base di solo progestinico è paragonabile a quello associato con l'uso di COC. Tuttavia, per i preparati a base di solo progestinico i dati si basano su una popolazione di utilizzatrici più limitata e quindi risultano meno conclusivi rispetto a quelli relativi ai COC.
Questi studi non dimostrano l'esistenza di una relazione casuale. L'aumento del rischio osservato può essere dovuto ad una più precoce diagnosi di cancro della mammella nelle utilizzatrici di CO, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori.
Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di CO tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso.
SALUTONI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Mi pare quindi di capire che ancora ci sono studi a riguardo e che non vi è risposta certa (per quanto una risposta medica possa essere "certa").
Ho visto che il trattamento tramite menopausa farmacologica può essere intrapreso per un lasso di tempo relativamente breve, quindi teoricamente sarei ""condannata"" in ogni caso all'assunzione di ormoni (in questo caso dienogest)?
Ulteriormente, se non è di troppo disturbo, vorrei chiederle come si può eliminare il problema acne dovuto alla pcos (non potrei usare creme o altro).
Sotto il fronte contraccettivo, mi resterebbe come unica opzione la spirale in rame, è corretto?
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