Gravidanza extrauterina o biochimica

Buonasera dottore, volevo chiedere delucidazione su una situazione che mi è capitata a cui ancora non riesco a dare una risposta.
il 10 febbraio mi sono sottoposta ad un transfer di due embrioni.
Dopo i 15 giorni di attesa dal transfer (seguendo la seguente terapia ormonale sandrena gel 2mg ogni 8 ore, 1 puntura di plerys la sera, 1 compressa di cardioaspirina a pranzo, due ovuli di prometrium) faccio le prime beta e sono positive 110, 08.
Il 28/02 mi sveglio per andare a ripetere le beta, ma inizio ad avere perdite marroni solo quando mi pulisco.
Arriva il referto delle beta e sono a 201, 8.
Il ginecologo del centro mi mette a riposo, mi sospende la cardioaspirina e mi aggiunge un’ulteriore puntura di plerys.
Le perdite diminuisco.
Il 2/3ripeto le beta e sono a 338, 5.
Le ripeto il 7/03 valore 476, 8.
Il 9/3 marzo faccio la visita dal ginecologo che non vede nulla in utero ma l’endometrio era ancora di 8mm.
Mi fa ricoverare per sospetta gravidanza extrauterina scrivendo nel referto: <in sede annessiale sinistra, superiormente all’ovaio si reperta area ipoecogena con vascolarizzazione periferica di verosimile pertinenza annessiale di 15mm di non univoca interpretazione>.
In ospedale nonostante 4 visite ginecologiche effettuate da 4 dottori differenti più annessi specializzandi, nessuno ha riscontrato questa area anzi parlavano di annessi liberi.
Sospendo la terapia ormonale e il 10/3 in ospedale ripeto le beta valore 682 mi dimettono perché con quei valori non rischio nulla.
Il 12/3 dopo che la notte ho avuto un flusso con perdite di coaguli ritorno in ospedale e il valore era aumentato a 800 ma l’endometrio si era sfaldato.
Dopo quest’ ultimo aumento le beta sono sempre state in discesa, ho impiegato quasi un mese prima di vederle azzerate.
So di essere stata prolissa, ma secondo le vostre esperienze nella mia situazione è possibile parlare di extrauterina o biochimica considerando che non sono riusciti a vedere nulla ne in utero e ne in tuba?