Effetti nel tempo del clomid
Gentili dottori, vorrei sottoporre alla vostra gentile attenzione la mia situazione.
Ho 30 anni e per circa un anno ho cercato una gravidanza, dopo un aborto spontaneo a 13+5 e due "mancati impianti" con concepimento avvenuto al primo tentativo (per gli aborti ho effettuato una serie di esami dai quali è emerso solo la mutazione MTHFR C667T in omozigosi, quindi aborti avvenuti per pura casualità e tanta sfortuna).
Ho dei cicli molto sballati da sempre, con una media di 35-37 gg di ciclo. Ho fatto dei tentativi con temperatura basale e stick ma a causa della non regolarità del ciclo ho sempre faticato a "beccare" il momento giusto. Ad aprile abbiamo tentato un primo ciclo di stimolazione con clomid, 1 cp al giorno per 5 giorni e gonasi 5000 quando è stato individuato ecograficamente un follicolo pronto allo scoppio, il tutto è sempre avvenuto comunque sotto monitoraggi ecografici (ultima eco presentava una situazione di normalità con corpo luteo). Il ciclo mi si è ripresentato normale, senza particolari dolori come avveniva prima. Alla fine del flusso mestruale però ho avuto un episodio di fortissimi dolori al basso ventre, placati grazie all'aulin, che che la ginecologa ha attribuito a dolori mestruali compatibili alla stimolazione.
Nella fase pre ovulatoria ho avuto delle perdite giallognole liquide come quando ho assunto il clomid.
Il nuovo flusso mestruale sempre con pochi dolori, dopo 3 gg dalla fine del flusso ho avuto ancora un episodio di crampi molto forti ed ora perdite giallognole.
Possibile che questi disturbi possano essere ancora uno strascico della stimolazione? La mia ginecologa mi ha consigliato di aspettare un altro ciclo e, nel caso si ripresentasse ancora il disturbo, di andare da lei per un controllo.
Ho comunque paura per la mia salute riproduttiva, anche perchè ho una ciste forse endometriosa che al momento ritengono di dover solamente tener controllata (28 mm).
Non sto facendo stimolazioni ne altro in quanto abbiamo deciso di staccarci un pochino dalla ricerca ossessiva in quanto mi stava logorando, abbiamo rapporti quando ne abbiamo voglia senza dipendere da temperatura, stick e quant'altro, però questi episodi non mi lasciano per nulla tranquilla.
Spero di essere stata abbastanza chiara e di non aver fatto confusione, ma vorrei sentire anche un parere di voi medici.
Cordialmente.
SG
Ho 30 anni e per circa un anno ho cercato una gravidanza, dopo un aborto spontaneo a 13+5 e due "mancati impianti" con concepimento avvenuto al primo tentativo (per gli aborti ho effettuato una serie di esami dai quali è emerso solo la mutazione MTHFR C667T in omozigosi, quindi aborti avvenuti per pura casualità e tanta sfortuna).
Ho dei cicli molto sballati da sempre, con una media di 35-37 gg di ciclo. Ho fatto dei tentativi con temperatura basale e stick ma a causa della non regolarità del ciclo ho sempre faticato a "beccare" il momento giusto. Ad aprile abbiamo tentato un primo ciclo di stimolazione con clomid, 1 cp al giorno per 5 giorni e gonasi 5000 quando è stato individuato ecograficamente un follicolo pronto allo scoppio, il tutto è sempre avvenuto comunque sotto monitoraggi ecografici (ultima eco presentava una situazione di normalità con corpo luteo). Il ciclo mi si è ripresentato normale, senza particolari dolori come avveniva prima. Alla fine del flusso mestruale però ho avuto un episodio di fortissimi dolori al basso ventre, placati grazie all'aulin, che che la ginecologa ha attribuito a dolori mestruali compatibili alla stimolazione.
Nella fase pre ovulatoria ho avuto delle perdite giallognole liquide come quando ho assunto il clomid.
Il nuovo flusso mestruale sempre con pochi dolori, dopo 3 gg dalla fine del flusso ho avuto ancora un episodio di crampi molto forti ed ora perdite giallognole.
Possibile che questi disturbi possano essere ancora uno strascico della stimolazione? La mia ginecologa mi ha consigliato di aspettare un altro ciclo e, nel caso si ripresentasse ancora il disturbo, di andare da lei per un controllo.
Ho comunque paura per la mia salute riproduttiva, anche perchè ho una ciste forse endometriosa che al momento ritengono di dover solamente tener controllata (28 mm).
Non sto facendo stimolazioni ne altro in quanto abbiamo deciso di staccarci un pochino dalla ricerca ossessiva in quanto mi stava logorando, abbiamo rapporti quando ne abbiamo voglia senza dipendere da temperatura, stick e quant'altro, però questi episodi non mi lasciano per nulla tranquilla.
Spero di essere stata abbastanza chiara e di non aver fatto confusione, ma vorrei sentire anche un parere di voi medici.
Cordialmente.
SG
[#1]
E' stata molto chiara!
1) il clomid può non essere responsabile dei dolori riferiti
2) il tutto può essere legato a endometriosi pelvica (e non solo ovarica) la cui presenza può essere una causa importante di ipofertilità
3) varrebbe a questo punto la pena fare una laparoscopia che permetterà di fare una diagnosi adeguato e ,se necessaria,una terapia utile per i suoi dolori e per la fertilità.
1) il clomid può non essere responsabile dei dolori riferiti
2) il tutto può essere legato a endometriosi pelvica (e non solo ovarica) la cui presenza può essere una causa importante di ipofertilità
3) varrebbe a questo punto la pena fare una laparoscopia che permetterà di fare una diagnosi adeguato e ,se necessaria,una terapia utile per i suoi dolori e per la fertilità.
Dr. Giampietro Gubbini
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dottore e grazie della sua gentile risposta.
Ho letto di tutto sull'endometriosi e ammetto che questa parola mi fa parecchio paura. La mia ginecologa dice di aspettare 6 mesi, però non è rischioso? (i 6 mesi "scadrebbero" a settembre). In quanto tempo l'endometriosi potrebbe portare ad una situazione di infertilità/sterilità irreversibile? Il fatto che i dolori mi sono venuti per due mesi e sono durati rispettivamente un ora circa, poi durante i rapporti, minzione, defecazione e normali attività non ho nessun tipo di fastidio, questo potrebbe essere a mio favore?
Mi scusi se sono ansiosa ma non sopporterei l'idea di diventare sterile per un errore da parte della ginecologa...
Cordialmente
SG
Ho letto di tutto sull'endometriosi e ammetto che questa parola mi fa parecchio paura. La mia ginecologa dice di aspettare 6 mesi, però non è rischioso? (i 6 mesi "scadrebbero" a settembre). In quanto tempo l'endometriosi potrebbe portare ad una situazione di infertilità/sterilità irreversibile? Il fatto che i dolori mi sono venuti per due mesi e sono durati rispettivamente un ora circa, poi durante i rapporti, minzione, defecazione e normali attività non ho nessun tipo di fastidio, questo potrebbe essere a mio favore?
Mi scusi se sono ansiosa ma non sopporterei l'idea di diventare sterile per un errore da parte della ginecologa...
Cordialmente
SG
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.2k visite dal 25/06/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Endometriosi
L'endometriosi consiste nella presenza di tessuto simile all'endometrio fuori dalla sua posizione anatomica, provocando forte dolore pelvico: sintomi e cure possibili.