Aborto interno alla 17 settimana
Salve dottori,
Lo scorso 12 aprile mi sono recata ad una visita di controllo presso il mio ginecologo e lì ho ricevuto la notizia più brutta di tutta la mia vita: il cuore del mio bambino si era fermato qualche giorno prima, poiché la biometria fetale corrispondeva perfettamente all'amenorrea.
Ero di 17 settimane.
Ovviamente il giorno successivo mi sono ricoverata e mi hanno indotto il parto con prostaglandine.
Alle 10:00 del mattino ho preso le prime due compresse, alle 15:00 altre due e alle 21:00 ho partorito.
Ho espulso tutto da sola e non c'è stato bisogno del raschiamento.
Ovviamente dal punto di vista psicologico quest'evento mi ha segnata molto e anche a tutta la mia famiglia, infatti ho due bimbe di 9 e 6 anni che sapevano della gravidanza poiché si vedeva la pancia.
Era un maschietto corrispondente alla 17 settimana per le misure.
Premetto che ho 37 anni e che ho avuto altre due gravidanze piuttosto normali, una nel 2013 e l'altra nel 2016.
La seconda gravidanza è terminata a 35+4 settimane per pprom.
La bambina stava bene ed è stata dimessa subito con un peso di 2470 gr.
Durante la prima gravidanza ho avuto problemi di accrescimento con flussimetrie ottime.
Dopo la prima gravidanza ho scoperto di avere tiroidite di hashimoto e sono sempre stata in cura con tirosint di vari dosaggi.
La seconda gravidanza l'ho affrontata sotto terapia e la bambina è sempre stata bene e del peso giusto.
Tre anni fa ho scoperto di avere un mioma intramurale istmico di 2 cm.
Durante il primo trimestre è raddoppiato, fino a misurare circa 5 cm, non improntava la cavità uterina e infatti la gravidanza procedeva e non ho avuto problemi di attecchimento.
Poteva dare problemi di contrazioni e infatti ho fatto punture di lentogest fino alla 13 settimana per una piccola minaccia all'8 settimana.
Assumevo anche magnesio.
Gli esami erano nella norma, soprattutto gli ultimi quando il tsh era sceso a 1, 3.
Durante le penultime analisi, eseguite un mese prima dell'aborto, il tsh era aumentato fino a 14 ma ft3 e ft4 erano sempre nella norma.
L'endocrinologo mi ha quindi aumentato il dosaggio del tirosint a 200 tutti i giorni.
Mi chiedo quale possa essere la causa di questo aborto interno.
Spesso ho pensato al mioma ma non mi ha mai provocato contrazioni e non era più cresciuto dall'11 settimana.
Il bitest era nella norma.
La translucenza nucale l'avevo eseguita a 12+5 e la plica nucale misurava 2, 10.
Ora aspetto l'esame istologico sulla placenta e il citogenetico sul feto, risultato di 17 cm di lunghezza.
Temo molto per una futura gravidanza e vorrei fare tutti gli esami possibili e operare il mioma per non avere più problemi.
Cosa mi consigliate?
Spero di non aver tralasciato nulla.
Grazie mille
Lo scorso 12 aprile mi sono recata ad una visita di controllo presso il mio ginecologo e lì ho ricevuto la notizia più brutta di tutta la mia vita: il cuore del mio bambino si era fermato qualche giorno prima, poiché la biometria fetale corrispondeva perfettamente all'amenorrea.
Ero di 17 settimane.
Ovviamente il giorno successivo mi sono ricoverata e mi hanno indotto il parto con prostaglandine.
Alle 10:00 del mattino ho preso le prime due compresse, alle 15:00 altre due e alle 21:00 ho partorito.
Ho espulso tutto da sola e non c'è stato bisogno del raschiamento.
Ovviamente dal punto di vista psicologico quest'evento mi ha segnata molto e anche a tutta la mia famiglia, infatti ho due bimbe di 9 e 6 anni che sapevano della gravidanza poiché si vedeva la pancia.
Era un maschietto corrispondente alla 17 settimana per le misure.
Premetto che ho 37 anni e che ho avuto altre due gravidanze piuttosto normali, una nel 2013 e l'altra nel 2016.
La seconda gravidanza è terminata a 35+4 settimane per pprom.
La bambina stava bene ed è stata dimessa subito con un peso di 2470 gr.
Durante la prima gravidanza ho avuto problemi di accrescimento con flussimetrie ottime.
Dopo la prima gravidanza ho scoperto di avere tiroidite di hashimoto e sono sempre stata in cura con tirosint di vari dosaggi.
La seconda gravidanza l'ho affrontata sotto terapia e la bambina è sempre stata bene e del peso giusto.
Tre anni fa ho scoperto di avere un mioma intramurale istmico di 2 cm.
Durante il primo trimestre è raddoppiato, fino a misurare circa 5 cm, non improntava la cavità uterina e infatti la gravidanza procedeva e non ho avuto problemi di attecchimento.
Poteva dare problemi di contrazioni e infatti ho fatto punture di lentogest fino alla 13 settimana per una piccola minaccia all'8 settimana.
Assumevo anche magnesio.
Gli esami erano nella norma, soprattutto gli ultimi quando il tsh era sceso a 1, 3.
Durante le penultime analisi, eseguite un mese prima dell'aborto, il tsh era aumentato fino a 14 ma ft3 e ft4 erano sempre nella norma.
L'endocrinologo mi ha quindi aumentato il dosaggio del tirosint a 200 tutti i giorni.
Mi chiedo quale possa essere la causa di questo aborto interno.
Spesso ho pensato al mioma ma non mi ha mai provocato contrazioni e non era più cresciuto dall'11 settimana.
Il bitest era nella norma.
La translucenza nucale l'avevo eseguita a 12+5 e la plica nucale misurava 2, 10.
Ora aspetto l'esame istologico sulla placenta e il citogenetico sul feto, risultato di 17 cm di lunghezza.
Temo molto per una futura gravidanza e vorrei fare tutti gli esami possibili e operare il mioma per non avere più problemi.
Cosa mi consigliate?
Spero di non aver tralasciato nulla.
Grazie mille
[#1]
Le anomalie cromosomiche (è sicuramente la causa più frequente di abortività spontanea. La frequenza aumenta con l’aumentare dell'età materna);
Le malformazioni congenite (utero setto, unicorne ecc) o acquisite (polipi, fibromi) dell’utero;
incontinenza cervicale (il collo uterino tende a dilatarsi in epoca molto precoce di gravidanza, anche in assenza di contrazioni, conducendo all’espulsione del feto);
Le malattie autoimmuni o trombofiliche (in cui aumenti , cioè, la coagulazione del sangue);
patologie infettive come toxoplasmosi, rosolia, infezione da citomegalovirus che possono contagiare il feto e causarne la sofferenze e poi la morte;
Le infezioni vaginali non trattate ( la più frequente : VAGINOSI BATTERICA spesso asintomatica ! )
La insufficienza del corpo luteo che non produce abbastanza progesterone, l'ormone che favorisce l'impianto e il mantenimento della gravidanza nel primo trimestre.
Come vede le cause sono molteplici e non è facile individuare con certezza la causa unica .
In bocca al lupo !
Le malformazioni congenite (utero setto, unicorne ecc) o acquisite (polipi, fibromi) dell’utero;
incontinenza cervicale (il collo uterino tende a dilatarsi in epoca molto precoce di gravidanza, anche in assenza di contrazioni, conducendo all’espulsione del feto);
Le malattie autoimmuni o trombofiliche (in cui aumenti , cioè, la coagulazione del sangue);
patologie infettive come toxoplasmosi, rosolia, infezione da citomegalovirus che possono contagiare il feto e causarne la sofferenze e poi la morte;
Le infezioni vaginali non trattate ( la più frequente : VAGINOSI BATTERICA spesso asintomatica ! )
La insufficienza del corpo luteo che non produce abbastanza progesterone, l'ormone che favorisce l'impianto e il mantenimento della gravidanza nel primo trimestre.
Come vede le cause sono molteplici e non è facile individuare con certezza la causa unica .
In bocca al lupo !
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Gentile dottore,
avevo eseguito una settimana prima i prelievi per toxo e non l'avevo contratta. Sono immune al citomegalovirus e anche alla rosolia. Il 2 aprile scorso in seguito ad un rapporto avevo avuto delle perdite marroncine e mi ero recata in PS. Non hanno evidenziato nessun distacco di placenta e hanno attribuito le macchie al rapporto del giorno precedente. In più mi hanno dato una cura di 10 giorni con ovuli macmiror perché la dottoressa aveva notato delle perdite probabilmente dovute ad una candida. Avevo eseguito tutto alla perfezione pronta a fare un tampone 20 giorno dopo. Però poi il 12 aprile il mio piccolino aveva smesso di vivere. Quali controlli potrei effettuare e lei consiglia di asportare il fibroma alla mia età o no? Le ricordo che ho 37 anni ed era la mia terza gravidanza. Le altre due bimbe sono sane e sono nate quando avevo 28 e 31 anni.
Grazie
avevo eseguito una settimana prima i prelievi per toxo e non l'avevo contratta. Sono immune al citomegalovirus e anche alla rosolia. Il 2 aprile scorso in seguito ad un rapporto avevo avuto delle perdite marroncine e mi ero recata in PS. Non hanno evidenziato nessun distacco di placenta e hanno attribuito le macchie al rapporto del giorno precedente. In più mi hanno dato una cura di 10 giorni con ovuli macmiror perché la dottoressa aveva notato delle perdite probabilmente dovute ad una candida. Avevo eseguito tutto alla perfezione pronta a fare un tampone 20 giorno dopo. Però poi il 12 aprile il mio piccolino aveva smesso di vivere. Quali controlli potrei effettuare e lei consiglia di asportare il fibroma alla mia età o no? Le ricordo che ho 37 anni ed era la mia terza gravidanza. Le altre due bimbe sono sane e sono nate quando avevo 28 e 31 anni.
Grazie
[#3]
Utente
Gentile dottore,
Mi scuso se la disturbo nuovamente. Sono passati circa 20 giorni dal parto abortivo e appena finite le perdite sono iniziati i bruciori. Venerdì ho la visita di controllo e mi farò fare dei tamponi. Inoltre sto eseguendo esami per trombofilia e autoimmunità. Le infezioni vaginali possono portare alla morte in utero o come sostiene il mio ginecologo avrei dovuto rompere le membrane?
Mi scuso se la disturbo nuovamente. Sono passati circa 20 giorni dal parto abortivo e appena finite le perdite sono iniziati i bruciori. Venerdì ho la visita di controllo e mi farò fare dei tamponi. Inoltre sto eseguendo esami per trombofilia e autoimmunità. Le infezioni vaginali possono portare alla morte in utero o come sostiene il mio ginecologo avrei dovuto rompere le membrane?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 20.5k visite dal 29/04/2022.
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