Embolizzazione e miolisi del fibroma
Gentili dottori,
tempo fa mi sono già rivolta a Medicitalia per lo stesso problema; ho un grosso fibroma delle dimensioni di 124x111x117 mm che mi da qualche problema durante il ciclo: flusso molto abbondante. Già nel 2004 sono stata sottoposta a miectomia per un fibroma di circa 7 mm, intervento quello in laparotomia.
Ora mi si dice che poche sono le speranze di conservare l'utero e che sarebbe necessaria un'isterectomia. Dopo lunga riflessione e dopo aver letto tutte le informazioni contenute nel consenso informato mi convinco sempre più che meglio sarebbe evitare l'intervento. Premesso che ho 49 anni, che il periodo fertile non durerà in eterno, che faccio sport a livello agonistico (podismo, mezzofondo), che assumo regolarmente ferrograd per compensare le perdite ematiche imponenti e che purtroppo sono affetta da Sclerosi multipla e un intervento così invasivo mi esporrebbe a rischi di ricadura ( dal 2006 ho interrotto la terapia con interferone beta), mi chiedo se, oltre alla pillola che non riesco a tollerare, siano percorribili altre strategie come quelle riportate nel titolo e se, ultima ipotesi, volessi evitare comunque l'intervento, quali sarebbero le conseguenze a cui andrei incontro?
Ringrazio anticipatamente
tempo fa mi sono già rivolta a Medicitalia per lo stesso problema; ho un grosso fibroma delle dimensioni di 124x111x117 mm che mi da qualche problema durante il ciclo: flusso molto abbondante. Già nel 2004 sono stata sottoposta a miectomia per un fibroma di circa 7 mm, intervento quello in laparotomia.
Ora mi si dice che poche sono le speranze di conservare l'utero e che sarebbe necessaria un'isterectomia. Dopo lunga riflessione e dopo aver letto tutte le informazioni contenute nel consenso informato mi convinco sempre più che meglio sarebbe evitare l'intervento. Premesso che ho 49 anni, che il periodo fertile non durerà in eterno, che faccio sport a livello agonistico (podismo, mezzofondo), che assumo regolarmente ferrograd per compensare le perdite ematiche imponenti e che purtroppo sono affetta da Sclerosi multipla e un intervento così invasivo mi esporrebbe a rischi di ricadura ( dal 2006 ho interrotto la terapia con interferone beta), mi chiedo se, oltre alla pillola che non riesco a tollerare, siano percorribili altre strategie come quelle riportate nel titolo e se, ultima ipotesi, volessi evitare comunque l'intervento, quali sarebbero le conseguenze a cui andrei incontro?
Ringrazio anticipatamente
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Un fibroma di 12 cm ha una indicazione chirurgica che può essere di tipo conservativo (miomectomia) o demolitivo (isterectomia).Rispetto alle prospettive di eseguire una embolizzazione ritengo che l'approccio laparoscopico possa essere più vantaggioso.
Dr. Giampietro Gubbini
[#2]
Utente
Gentile dott. Gubbini,
La ringrazio per la disponibilità e la competenza. L'unico problema che mi rimane da affrontare è trovare uno specialista disposto ad asportate solo il mioma con tecnica laparoscopica! Mi può gentilmente indicare una struttura in cui questa strategia d'intervento sia percorribile? A Milano mi sono rivolta alla casa di cura Pio X dove però mi è stata proposta l'isterectomia. So che alla Macedonio Melloni intervengono sui fibromi con la tecnica laparoscopica, ma si tratta di trovare comunque un ginecologo disposto a scegliere in questo senso.
Mi può indicare uno specialista a cui rivolgermi?
La ringrazio per la disponibilità e la competenza. L'unico problema che mi rimane da affrontare è trovare uno specialista disposto ad asportate solo il mioma con tecnica laparoscopica! Mi può gentilmente indicare una struttura in cui questa strategia d'intervento sia percorribile? A Milano mi sono rivolta alla casa di cura Pio X dove però mi è stata proposta l'isterectomia. So che alla Macedonio Melloni intervengono sui fibromi con la tecnica laparoscopica, ma si tratta di trovare comunque un ginecologo disposto a scegliere in questo senso.
Mi può indicare uno specialista a cui rivolgermi?
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Un mioma così grande ha una indicazione laparoscopica,ma visti i problemi che lei pone, cioè quello di conservare l'utero per evitare complicanze future sulla statica pelvica eventualmente si potrebbe sostituire anche la miomectomia laparoscopica con più sedute di embolizzazione (almeno 3) distanziate di due-tre mesi poichè è praticamente imposssibile "abbattere" un mioma maggiore di 6 cm in una sola seduta.
DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce
[#6]
Utente
La ringrazio per l'ulteriore informazione, ma mi pare di aver capito che questa tecnica possa comportare effetti collaterali. Comunque mi conferma anche Lei che un mioma di 12 cm può essere tolto con tecnica laparoscopica; possibile che nella mia regione (Lombardia) e nella mia città (Milano) non riesca a trovare alcun ginecologo disposto ad agire in tal senso?
E poi, se alla fine esasperata, questo mioma me lo tengo mettendo in atto la tecnica della resistenza (in attesa della menopausa), non è meglio?
Grazie!
E poi, se alla fine esasperata, questo mioma me lo tengo mettendo in atto la tecnica della resistenza (in attesa della menopausa), non è meglio?
Grazie!
[#7]
No, la tecnica di embolizzazione non ha effetti collaterali ed è la tecnica di riferimento (la meno invasiva) dopo i 40 anni qualora vi sia anche l'indicazione da parte di un ginecologo esperto.Prima dei 40 anni non è consigliabile per possibile inferilità indotta dall'embolizzzione "accidentale" dell'endometrio.
Devo dire a tal proposito che qualche collega "azzarda" l'embolizzazione nelle donne infraquarantenni ma secondo il nostro "team" e secondo le ns linee guida (ed anche quelle comunemente utilizzate), è un errore.
Nel suo caso si può eseguire senza alcun rischio significativo ma sono necessarie tre sedute almeno.
Distinti saluti
Devo dire a tal proposito che qualche collega "azzarda" l'embolizzazione nelle donne infraquarantenni ma secondo il nostro "team" e secondo le ns linee guida (ed anche quelle comunemente utilizzate), è un errore.
Nel suo caso si può eseguire senza alcun rischio significativo ma sono necessarie tre sedute almeno.
Distinti saluti
[#9]
Utente
Provo a rivolgermi ancora al dott. Gubbini:
le ricerche messe in atto per trovare un ginecologo che condivida la strategia della minima invasività e della massima conservazione nel territorio milanese sono andate fallite. Nel frattempo la casa di cura Pio X sembra avere una gran fretta e mi è stato proposto l'intervento di isterectomia laparotomica per il 14 di settembre!
In una mail il dott Vignali (che Lei mi aveva indicato) mi propone una miomectomia laparotomica, mentre alla recente visita a cui mi sono sottoposta pochi giorni fa in Macedonio Melloni mi è stato detto che forse si può togliere l'utero in laparoscopia ma la decisione eventuale sarebbe rimandata a settembre dopo una visita di secondo livello.
Premesso che nessuna di queste prospettive trova la mia piena adesione e che il flusso è parecchio abbondante ma mai tale da abbassare considerevolmente l'emoglobina (grazie anche a Ferrograd che assumo prima, durante e dopo il ciclo) e considerando anche la voluminosità del mioma che sicuramente crea un certo ingombro, Le chiedo se è un'ipotesi proprio strampalata quella di non fare assolutamente nulla. Le chiedo inoltre se, in alternativa, mi può suggerire altre indicazioni e/o stategie.
La ringrazio per l'attenzione prestata.
le ricerche messe in atto per trovare un ginecologo che condivida la strategia della minima invasività e della massima conservazione nel territorio milanese sono andate fallite. Nel frattempo la casa di cura Pio X sembra avere una gran fretta e mi è stato proposto l'intervento di isterectomia laparotomica per il 14 di settembre!
In una mail il dott Vignali (che Lei mi aveva indicato) mi propone una miomectomia laparotomica, mentre alla recente visita a cui mi sono sottoposta pochi giorni fa in Macedonio Melloni mi è stato detto che forse si può togliere l'utero in laparoscopia ma la decisione eventuale sarebbe rimandata a settembre dopo una visita di secondo livello.
Premesso che nessuna di queste prospettive trova la mia piena adesione e che il flusso è parecchio abbondante ma mai tale da abbassare considerevolmente l'emoglobina (grazie anche a Ferrograd che assumo prima, durante e dopo il ciclo) e considerando anche la voluminosità del mioma che sicuramente crea un certo ingombro, Le chiedo se è un'ipotesi proprio strampalata quella di non fare assolutamente nulla. Le chiedo inoltre se, in alternativa, mi può suggerire altre indicazioni e/o stategie.
La ringrazio per l'attenzione prestata.
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Il Team di Lecce Ginecologico+radiologico interventistico rimane a sua disposizione per proporre, se possibile, l'embolizzazione del mioma (con i limiti delle dimensioni, bisogna valutare bene).
Siamo preventi all'intervento di isterectoma per le sequele che ne possono derivare (prolassi,infezioni ecc)
Spesso purtroppo ginecologi e radiologi entrano "in conflitto" e non collaborano, ecco perchè forse ancora non hanno preso in considereazione questa II ipotesi meno invasiva.
A Lecce siamo invece una unica equipe.
Distinti saluti
Siamo preventi all'intervento di isterectoma per le sequele che ne possono derivare (prolassi,infezioni ecc)
Spesso purtroppo ginecologi e radiologi entrano "in conflitto" e non collaborano, ecco perchè forse ancora non hanno preso in considereazione questa II ipotesi meno invasiva.
A Lecce siamo invece una unica equipe.
Distinti saluti
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Gentile Signora
penso che il protrarsi della sua condizione clinica può solo comportare solo soluzioni che con il passare del tempo saranno purtroppo sempre meno conservative.Affrontare un intervento chirurgico con una emoglobina molto bassa le esclude infatti molte volte quello che sarebbe stato possibile eseguire se non fosse stata anemica.Si affidi pertanto ad un ginecologo che le dia fiducia e che valuterà in sede chirurgica(laparotomica/laparoscopica)
quello che è opportuno (miomectomia/isterectomia) fare per il suo futuro benessere!!
Auguri ancora
penso che il protrarsi della sua condizione clinica può solo comportare solo soluzioni che con il passare del tempo saranno purtroppo sempre meno conservative.Affrontare un intervento chirurgico con una emoglobina molto bassa le esclude infatti molte volte quello che sarebbe stato possibile eseguire se non fosse stata anemica.Si affidi pertanto ad un ginecologo che le dia fiducia e che valuterà in sede chirurgica(laparotomica/laparoscopica)
quello che è opportuno (miomectomia/isterectomia) fare per il suo futuro benessere!!
Auguri ancora
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 8k visite dal 13/06/2009.
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