Imenectomia per anorgasmia?
Gentili Dottori,
a breve avrò visita ginecologica e senologica e questa volta vorrei parlare al mio ginecologo di fiducia di un problema che mi tormenta da sempre: difficoltà che è praticamente impossibilità di raggiungere l'orgasmo con il partner; le volte che mi è successo di sentire e di raggiungerlo (con un mio ex e con gran fatica), le sensazioni erano "attutite". per intenderci: come farlo da vestiti. Per anni ho creduto che si trattasse di un disagio psicologico, ma ora avrei un dubbio: e se il mio imene fosse ipertrofico e/o rigido? e se decidessi di asportarlo in toto per vedere come va? effettivamente lo avverto come un elemento fastidioso, come se tirasse...non ho dolore, ma il fastidio mi distrae e poi lo sento come un corpo estraneo...difatti dove è più rotto (a destra) sento di più...dove c'è più tessuto sento di meno! da premettere che ho perso la verginità a 15 anni (sono passati molti anni e ho cambiato diversi partner)...e che con la stimolazione della clitoride le sensazioni sono -credo- normali. in altre parole, da sola riesco a raggiungerlo senza problemi...cosa che accade di rado, perché preferisco sempre condividere il mio corpo con il partner...rinunciando praticamente al mio piacere!)
devo parlare del mio imene con il ginecologo? provo già forte imbarazzo a parlargliene, se dovesse farmi il sorrisetto sarebbe ancora più imbarazzante.. il fatto è che credo sia proprio quello il problema...mentre il mio medico di base (che non ha visto nulla) crede si tratti di altro (psicologia o prolattina) e mi ha proposto di fare esami ormonali. che faccio?
io vorrei provare in ogni caso a farmelo rimuovere. ciò comporterebbe svantaggi? quali? se rimuovendolo non dovessi risolvere mi sentirei cmq meglio! almeno non tira, è fastidiosissimo! solo vorrei essere sicura di non sommare altri problemi. che rischi comporta la completa rimozione dell'imene? grazie
a breve avrò visita ginecologica e senologica e questa volta vorrei parlare al mio ginecologo di fiducia di un problema che mi tormenta da sempre: difficoltà che è praticamente impossibilità di raggiungere l'orgasmo con il partner; le volte che mi è successo di sentire e di raggiungerlo (con un mio ex e con gran fatica), le sensazioni erano "attutite". per intenderci: come farlo da vestiti. Per anni ho creduto che si trattasse di un disagio psicologico, ma ora avrei un dubbio: e se il mio imene fosse ipertrofico e/o rigido? e se decidessi di asportarlo in toto per vedere come va? effettivamente lo avverto come un elemento fastidioso, come se tirasse...non ho dolore, ma il fastidio mi distrae e poi lo sento come un corpo estraneo...difatti dove è più rotto (a destra) sento di più...dove c'è più tessuto sento di meno! da premettere che ho perso la verginità a 15 anni (sono passati molti anni e ho cambiato diversi partner)...e che con la stimolazione della clitoride le sensazioni sono -credo- normali. in altre parole, da sola riesco a raggiungerlo senza problemi...cosa che accade di rado, perché preferisco sempre condividere il mio corpo con il partner...rinunciando praticamente al mio piacere!)
devo parlare del mio imene con il ginecologo? provo già forte imbarazzo a parlargliene, se dovesse farmi il sorrisetto sarebbe ancora più imbarazzante.. il fatto è che credo sia proprio quello il problema...mentre il mio medico di base (che non ha visto nulla) crede si tratti di altro (psicologia o prolattina) e mi ha proposto di fare esami ormonali. che faccio?
io vorrei provare in ogni caso a farmelo rimuovere. ciò comporterebbe svantaggi? quali? se rimuovendolo non dovessi risolvere mi sentirei cmq meglio! almeno non tira, è fastidiosissimo! solo vorrei essere sicura di non sommare altri problemi. che rischi comporta la completa rimozione dell'imene? grazie
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Farei una visita dal medico per una valutazione accurata.
Se può sentirsi più a suo agio, scelga una collega femmina.
In generale, da quello che dice, non dovrebbe essere un problema di imene, che di solito non è coinvolto nel meccanismo dell'orgasmo, però mi farei vedere.
Se può sentirsi più a suo agio, scelga una collega femmina.
In generale, da quello che dice, non dovrebbe essere un problema di imene, che di solito non è coinvolto nel meccanismo dell'orgasmo, però mi farei vedere.
Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa
[#3]
Ex utente
Gentile Dottoressa,
oggi sono stata visitata dal mio ginecologo, dopo avergli spiegato il problema. Oltre alla normale visita ginecologica, ha ispezionato l'esterno e l'imene. Sembra non ci sia alcun problema anatomico che possa generare il problema. Ha provato a toccare la zona dei recettori e ho sentito uno stimolo ad urinare, abbastanza fastidioso però. E' normale?
Mi ha consigliato di parlarne di più con il partner e provare a fare una specie di "ginnastica" sia durante il rapporto, sia come esercizio per la muscolatura della zona. Ha detto che gradualmente dovrebbe migliorare la situazione in questo modo, a patto che sia psicologicamente serena nel frattempo. Se poi non dovessi risolvere potrei rivolgermi ad un sessuologo perché mi sia più facile abbandonarmi. Tutto qui...
Gli ho fatto diverse domande e mi ha quasi convinta che a livello fisico sia tutto a posto. Dico "quasi" perché mi continuo a chiedere perché durante la visita avessi quel fastidioso stimolo (quasi un bruciore) anziché una sensazione neutra o almeno un po' piacevole. E' chiaro che si trattava di una visita medica, per cui il medico si è comportato in modo professionale chiaramente, ma è possibile avvertire un fastidio così? Avevo quasi la sensazione di stare per urinare, tanto che gli ho chiesto gentilmente di lasciar stare, avevo paura di fare figuracce. Si è trattato di pochi secondi, mi spiegava dove sono questi recettori...
Senza dubbio, se avessi la certezza che il problema fosse tutto psicologico mi sentirei con qualche peso in meno.
Spero vorrà chiarirmele lei queste cose, Dottoressa.
Avrei da aggiungere anche che spesso non sento neanche lo stimolo ad urinare, tanto che mi dimentico di andare in bagno. Gliel'ho detto, ma lui non ci ha dato peso forse.
La ringrazio di cuore, aspetto risposte...
oggi sono stata visitata dal mio ginecologo, dopo avergli spiegato il problema. Oltre alla normale visita ginecologica, ha ispezionato l'esterno e l'imene. Sembra non ci sia alcun problema anatomico che possa generare il problema. Ha provato a toccare la zona dei recettori e ho sentito uno stimolo ad urinare, abbastanza fastidioso però. E' normale?
Mi ha consigliato di parlarne di più con il partner e provare a fare una specie di "ginnastica" sia durante il rapporto, sia come esercizio per la muscolatura della zona. Ha detto che gradualmente dovrebbe migliorare la situazione in questo modo, a patto che sia psicologicamente serena nel frattempo. Se poi non dovessi risolvere potrei rivolgermi ad un sessuologo perché mi sia più facile abbandonarmi. Tutto qui...
Gli ho fatto diverse domande e mi ha quasi convinta che a livello fisico sia tutto a posto. Dico "quasi" perché mi continuo a chiedere perché durante la visita avessi quel fastidioso stimolo (quasi un bruciore) anziché una sensazione neutra o almeno un po' piacevole. E' chiaro che si trattava di una visita medica, per cui il medico si è comportato in modo professionale chiaramente, ma è possibile avvertire un fastidio così? Avevo quasi la sensazione di stare per urinare, tanto che gli ho chiesto gentilmente di lasciar stare, avevo paura di fare figuracce. Si è trattato di pochi secondi, mi spiegava dove sono questi recettori...
Senza dubbio, se avessi la certezza che il problema fosse tutto psicologico mi sentirei con qualche peso in meno.
Spero vorrà chiarirmele lei queste cose, Dottoressa.
Avrei da aggiungere anche che spesso non sento neanche lo stimolo ad urinare, tanto che mi dimentico di andare in bagno. Gliel'ho detto, ma lui non ci ha dato peso forse.
La ringrazio di cuore, aspetto risposte...
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 04/06/2009.
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