Dispareunia
Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni e dal mio primo rapporto sessuale (17 anni) soffro di dolore durante la penetrazione.
All’età di 14 anni ho subito un’imenectomia per imene imperforato.
Negli anni mi è stato detto che il mio dolore era causato dalle cicatrici dell’intervento.
L’ultima ginecologa invece, prima ancora di visitarmi, ha ritenuto questa spiegazione insensata in quanto l’imene va a consumarsi nel tempo e di certo non mantiene delle cicatrici (la dico in termini semplici).
Dalla visita e dall’ecografia transvaginale è risultato tutto ok e mi ha quindi parlato di dispareunia da ipertono.
Tutte le mie certezze sono sfumate e ora ho le idee più confuse che mai, avendo ricevuto due spiegazioni al mio dolore così diverse.
La soluzione proposta dalla dottoressa sono delle punture/infiltrazioni (non ho proprio ben capito) da fare in varie sedute nei muscoli pelvici contratti.
Questa possibilità mi ha abbastanza impressionata e per il momento ho deciso di cercare alternative differenti.
Vorrei avere un vostro parere, seppur con i limiti della distanza, rispetto a queste due diagnosi differenti e inoltre vorrei capire se esistono delle terapie differenti dalle iniezioni che potrebbero aiutarmi.
Premetto che vado già da una psicoterapeuta e che il mio non è un blocco psicologico, ma propriamente fisico, tant’è che non riesco ad utilizzare nemmeno gli assorbenti interni.
Comunque mi rivedo più nella diagnosi di dispareunia che non di vaginismo, in quanto non tendo durante i rapporti a contrarre i muscoli, ma anzi mi concentro sempre sul loro rilassamento.
E comunque spesso una penetrazione, seppur superficiale e al limite del dolore, è quasi sempre possibile.
Vi ringrazio!
All’età di 14 anni ho subito un’imenectomia per imene imperforato.
Negli anni mi è stato detto che il mio dolore era causato dalle cicatrici dell’intervento.
L’ultima ginecologa invece, prima ancora di visitarmi, ha ritenuto questa spiegazione insensata in quanto l’imene va a consumarsi nel tempo e di certo non mantiene delle cicatrici (la dico in termini semplici).
Dalla visita e dall’ecografia transvaginale è risultato tutto ok e mi ha quindi parlato di dispareunia da ipertono.
Tutte le mie certezze sono sfumate e ora ho le idee più confuse che mai, avendo ricevuto due spiegazioni al mio dolore così diverse.
La soluzione proposta dalla dottoressa sono delle punture/infiltrazioni (non ho proprio ben capito) da fare in varie sedute nei muscoli pelvici contratti.
Questa possibilità mi ha abbastanza impressionata e per il momento ho deciso di cercare alternative differenti.
Vorrei avere un vostro parere, seppur con i limiti della distanza, rispetto a queste due diagnosi differenti e inoltre vorrei capire se esistono delle terapie differenti dalle iniezioni che potrebbero aiutarmi.
Premetto che vado già da una psicoterapeuta e che il mio non è un blocco psicologico, ma propriamente fisico, tant’è che non riesco ad utilizzare nemmeno gli assorbenti interni.
Comunque mi rivedo più nella diagnosi di dispareunia che non di vaginismo, in quanto non tendo durante i rapporti a contrarre i muscoli, ma anzi mi concentro sempre sul loro rilassamento.
E comunque spesso una penetrazione, seppur superficiale e al limite del dolore, è quasi sempre possibile.
Vi ringrazio!
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E' importante una valutazione vulvologica con esecuzione di uno "swab test " .Il test consiste nel toccare con un cotton fioc inumidito la vulva in punti specifici: se il tocco leggero viene percepito come doloroso, siamo in presenza di un’allodinia.
A volte l'ipertono dei muscoli vulvo - perineali concorre in questa sintomatologia.
La TENS ( Trans Electrical Nerve Stimulation) elettrostimolazione trans-cutanea del nervo ha uno scopo antalgico applica correnti elettriche a basso voltaggio .
La terapia può essere associata a terapia farmacologica in caso di conferma della diagnosi di vulvodinia . Non è corretto parlare di terapia senza una diagnosi .
In bocca al lupo !
A volte l'ipertono dei muscoli vulvo - perineali concorre in questa sintomatologia.
La TENS ( Trans Electrical Nerve Stimulation) elettrostimolazione trans-cutanea del nervo ha uno scopo antalgico applica correnti elettriche a basso voltaggio .
La terapia può essere associata a terapia farmacologica in caso di conferma della diagnosi di vulvodinia . Non è corretto parlare di terapia senza una diagnosi .
In bocca al lupo !
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 16/10/2021.
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