Utilizzo lacca in gravidanza
Gent. mi Dottori,
Vi espongo il mio quesito.
Sono una donna di 36 anni in stato di gravidanza (attualmente 8 settimane), e mi chiedevo se l'utilizzo della lacca in gravidanza possa essere dannoso sullo sviluppo del feto, soprattutto nel primo trimestre.
In rete trovo riferimenti ad articoli di qualche anno fa dove viene menzionata la pericolosità delle lacche in gravidanza in relazione al loro contenuto di ftalati e per categorie di donne particolarmente esposte, come le parrucchiere.
Viene menzionata tra le possibili conseguenze l'ipospadia e malformazioni analoghe.
Vorrei avere un vostro cortese parere in merito.
Utilizzando una lacca che non contiene ftalati, ci sono problemi?
Un utilizzo frequente potrebbe costituire un problema?
Vi ringrazio molto, cordiali saluti.
Vi espongo il mio quesito.
Sono una donna di 36 anni in stato di gravidanza (attualmente 8 settimane), e mi chiedevo se l'utilizzo della lacca in gravidanza possa essere dannoso sullo sviluppo del feto, soprattutto nel primo trimestre.
In rete trovo riferimenti ad articoli di qualche anno fa dove viene menzionata la pericolosità delle lacche in gravidanza in relazione al loro contenuto di ftalati e per categorie di donne particolarmente esposte, come le parrucchiere.
Viene menzionata tra le possibili conseguenze l'ipospadia e malformazioni analoghe.
Vorrei avere un vostro cortese parere in merito.
Utilizzando una lacca che non contiene ftalati, ci sono problemi?
Un utilizzo frequente potrebbe costituire un problema?
Vi ringrazio molto, cordiali saluti.
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L'uso di queste lacche comporta dei problemi se usate su larghe superfici del cuoio capelluto e in modo continuo .
Insomma ci deve essere un assorbimento notevole attraverso la cute.
Lavori clinici su questo argomento non sono abbondanti in quanto , come può ben comprendere , non ci sono donne gravida volontarie che si espongono a queste sostanze .
il problema si pone per la inalazione di queste sostanze , come avviene per le parrucchiere esposte in ambienti chiusi .
SALUTI
Insomma ci deve essere un assorbimento notevole attraverso la cute.
Lavori clinici su questo argomento non sono abbondanti in quanto , come può ben comprendere , non ci sono donne gravida volontarie che si espongono a queste sostanze .
il problema si pone per la inalazione di queste sostanze , come avviene per le parrucchiere esposte in ambienti chiusi .
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.8k visite dal 15/10/2021.
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