Aborti ripetuti.... cerco aiuto!
Buongiorno
Sono reduce da una morte endouterina alla 31 settimana di gravidanza lo scorso 03/09/2020, a seguito della quale ho scelto induzione naturale al parto e dall'autopsia effettuata si è riscontrato come causa: MORTE ENDOUTERINA FETALE PER INSUFFICIENZA DEL CORDONE OMBELICALE, SEDE DI ASSOTTIGLIAMENTO PER MARCATA RIDUZIONE DELLA GELATINA DI WHARTON E IPER SPIRALIZZAZIONE.
A seguito di questo tragico evento non non stata sottoposta (su parere della Dott.
ssa che mi seguiva) a nessun tipo di analisi/controllo, e così dopo un paio di cicli abbiamo iniziato di nuovo la ricerca di una gravidanza.
A dicembre ho una linea del test lievemente positiva, faccio le beta che risultano basse (34) e dopo un paio di giorni ho avuto un "ciclo" (se così possiamo chiamarlo).
Mi è stato detto che si trattava di una gravidanza biochimica.
Di nuovo nessun accertamento, passano un paio di mesi e, i primi di marzo dopo qualche giorni di ritardo ho il mio bel test positivo, corro a far le beta (539), eco la settimana successiva dove viene visionato la camera e il sacco vitellino (mi dicono sia troppo presto per la vista dell'embrione).
Faccio passare i 15 gg e mi reco di nuovo in studio per l'eco di controllo.
Camera gestazionale, sacco vitellino, embrione di 7mm e BCE regolare (non l'abbiamo sentito ma solo visto).
Qualche giorno per sicurezza (il sabato di pasqua praticamente 03/04) mi reco di nuovo a fare un controllo e purtroppo il cuore non batteva più, nonostante l'embrione fosse un po' cresciuto (da 7mm era arrivato a 9)
La data dell' UM risaliva al 28/01/2021 e quindi dovevo trovarmi alla 9 settimana ma mi hanno detto che si era fermato prima.
Martedì 06/04 ho effettuato il "raschiamento".
Premetto che sono in cura con eutirox per ipotiroidismo e che precedentemente alla prima gravidanza soffrivo di ovaie micropolicistiche (ho assunto per diverso tempo il SINOPOL forte in bustine, e dopo il parto le ovaie sembrano essere ok)
Vorrei chiedere cortesemente se:
1) la causa del decesso della prima gravidanza poteva essere evitata/vista tramite eco e se possa compromettere le gravidanze future?
2) la biochimica e l'aborto interno dello scorso 03/04 possono essere considerati casi di poliabortività?
3) mi consigliate di effettuare analisi/controlli del cariotipo, anticorpi ecc.
?
4) potrò mai portare a termine una gravidanza nonostante tutte queste brutte casistiche?
qualcuno che mi risponda per favore!
Sono reduce da una morte endouterina alla 31 settimana di gravidanza lo scorso 03/09/2020, a seguito della quale ho scelto induzione naturale al parto e dall'autopsia effettuata si è riscontrato come causa: MORTE ENDOUTERINA FETALE PER INSUFFICIENZA DEL CORDONE OMBELICALE, SEDE DI ASSOTTIGLIAMENTO PER MARCATA RIDUZIONE DELLA GELATINA DI WHARTON E IPER SPIRALIZZAZIONE.
A seguito di questo tragico evento non non stata sottoposta (su parere della Dott.
ssa che mi seguiva) a nessun tipo di analisi/controllo, e così dopo un paio di cicli abbiamo iniziato di nuovo la ricerca di una gravidanza.
A dicembre ho una linea del test lievemente positiva, faccio le beta che risultano basse (34) e dopo un paio di giorni ho avuto un "ciclo" (se così possiamo chiamarlo).
Mi è stato detto che si trattava di una gravidanza biochimica.
Di nuovo nessun accertamento, passano un paio di mesi e, i primi di marzo dopo qualche giorni di ritardo ho il mio bel test positivo, corro a far le beta (539), eco la settimana successiva dove viene visionato la camera e il sacco vitellino (mi dicono sia troppo presto per la vista dell'embrione).
Faccio passare i 15 gg e mi reco di nuovo in studio per l'eco di controllo.
Camera gestazionale, sacco vitellino, embrione di 7mm e BCE regolare (non l'abbiamo sentito ma solo visto).
Qualche giorno per sicurezza (il sabato di pasqua praticamente 03/04) mi reco di nuovo a fare un controllo e purtroppo il cuore non batteva più, nonostante l'embrione fosse un po' cresciuto (da 7mm era arrivato a 9)
La data dell' UM risaliva al 28/01/2021 e quindi dovevo trovarmi alla 9 settimana ma mi hanno detto che si era fermato prima.
Martedì 06/04 ho effettuato il "raschiamento".
Premetto che sono in cura con eutirox per ipotiroidismo e che precedentemente alla prima gravidanza soffrivo di ovaie micropolicistiche (ho assunto per diverso tempo il SINOPOL forte in bustine, e dopo il parto le ovaie sembrano essere ok)
Vorrei chiedere cortesemente se:
1) la causa del decesso della prima gravidanza poteva essere evitata/vista tramite eco e se possa compromettere le gravidanze future?
2) la biochimica e l'aborto interno dello scorso 03/04 possono essere considerati casi di poliabortività?
3) mi consigliate di effettuare analisi/controlli del cariotipo, anticorpi ecc.
?
4) potrò mai portare a termine una gravidanza nonostante tutte queste brutte casistiche?
qualcuno che mi risponda per favore!
[#1]
Il cordone ombelicale si forma tra il 13 ed il 38 giorno dal concepimento. Deriva dal dotto allantoideo normalmente servito da 4 vasi: due arterie e due vene. Nel corso dello sviluppo, le due arterie ombelicali si diramano dalle arterie iliache fetali, penetrando nel funicolo ombelicale, associate ciascuna ad una vena. La vena di destra normalmente si atrofizza e scompare, mentre quella sinistra resta come vena "centrale" del cordone, attorniata dalle due arterie che intorno ad essa si avvolgono a spirale come una scala a chiocciola., specie a partire dalla 6a alla 8a settimana. Le dimensioni del cordone aumentano, da allora, in maniera considerevole fino quasi alla 24ma settimana, quando il funicolo giunge alla grandezza che avrà per il resto della gestazione. Nel corso del suo sviluppo, il cordone si riveste di una sorta di guaina molle, in cui ritroviamo un miscuglio di mucopolisaccaridi, cellule indifferenziate e di collagene che Thomas Wharton denominò "sostanza gelatinosa del funicolo" e che, tuttora, ha conservato il suo nome come "gelatina di Wharton".
Il suo ruolo principale consiste nel facilitare gli spostamenti del cordone sia collegati alla pulsazione dei vasi arteriosi al suo interno sia dovuta ai movimenti del feto, proteggendo i vasi, soprattutto la vena centrale, da fenomeni compressivi che potrebbero compromettere l'ossigenazione del feto.
Spesso, all'assenza della gelatina di Wharton, si associa la mancata spiralizzazione del codone (coiled index) e la presenza di una singola arteria ombelicale, condizione, questa, alquanto agevole da diagnosticare alla fine del quarto mese, per la presenza di un singolo vaso arterioso a latere della vescica fetale con l'assenza della cosiddetta "bladder fork" dei due vasi (prima allantoidei) ombelicali arteriosi provenienti dalle due arterie iliache interne del feto stesso.
Nella sua mail non ha riferito se, insieme all'assenza della gelatina di Wharton vi fosse stato, o meno, una singola arteria ombelicale.
Riguardo alla sua condizione di poliabortività, occorrerà farsi seguire in modo molto attento da uno Specialista del settore, dal momento che sarebbe opportuno eseguire tutta una serie di tests biochimici, strumentali ed immunoistochimici tesi ad evidenziare la o le cause di questa sua condizione specifica. Solo dopo questo percorso diagnostico, se si riuscirà a scoprire la o le condizione/i che è alla base del suo fallimento gestazionale, vi si potrà tentare di porre rimedio.
Cordiali auguri.
Il suo ruolo principale consiste nel facilitare gli spostamenti del cordone sia collegati alla pulsazione dei vasi arteriosi al suo interno sia dovuta ai movimenti del feto, proteggendo i vasi, soprattutto la vena centrale, da fenomeni compressivi che potrebbero compromettere l'ossigenazione del feto.
Spesso, all'assenza della gelatina di Wharton, si associa la mancata spiralizzazione del codone (coiled index) e la presenza di una singola arteria ombelicale, condizione, questa, alquanto agevole da diagnosticare alla fine del quarto mese, per la presenza di un singolo vaso arterioso a latere della vescica fetale con l'assenza della cosiddetta "bladder fork" dei due vasi (prima allantoidei) ombelicali arteriosi provenienti dalle due arterie iliache interne del feto stesso.
Nella sua mail non ha riferito se, insieme all'assenza della gelatina di Wharton vi fosse stato, o meno, una singola arteria ombelicale.
Riguardo alla sua condizione di poliabortività, occorrerà farsi seguire in modo molto attento da uno Specialista del settore, dal momento che sarebbe opportuno eseguire tutta una serie di tests biochimici, strumentali ed immunoistochimici tesi ad evidenziare la o le cause di questa sua condizione specifica. Solo dopo questo percorso diagnostico, se si riuscirà a scoprire la o le condizione/i che è alla base del suo fallimento gestazionale, vi si potrà tentare di porre rimedio.
Cordiali auguri.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
gentilissimo dottore,
la ringrazio per la risposta, in sede di ecografia morfologica si erano "viste" entrambe le arterie ombelicali.
E' meno grave quindi la cosa?
e mi è sempre stato detto che purtroppo è stata una tragica fatalità, mentre il medico da quale sono in cura ora, sospetta problemi di coagulazione che ora andremo a verificare assieme a tutte le analisi che anche lei mi ha suggerito.
Spero davvero di poter porre "rimedio" a questa condizione.
la ringrazio per la risposta, in sede di ecografia morfologica si erano "viste" entrambe le arterie ombelicali.
E' meno grave quindi la cosa?
e mi è sempre stato detto che purtroppo è stata una tragica fatalità, mentre il medico da quale sono in cura ora, sospetta problemi di coagulazione che ora andremo a verificare assieme a tutte le analisi che anche lei mi ha suggerito.
Spero davvero di poter porre "rimedio" a questa condizione.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.6k visite dal 14/05/2021.
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