Sindrome da ovaio micropolicistico

Salve,
Sono una ragazza di 29 anni che da circa 15 anni combatte con la sindrome delle ovaie micropolicistiche.

Acne, eccessiva peluria e caduta di capelli mi perseguitano fin dalla giovane età, altalenando periodi in cui sto meglio e altri in cui sto peggio.

Negli anni ho provato varie pillole: yaz, yasminelle, diane, klaira, Drospil e ora l’ultima (che ho iniziato da circa due settimane) Briladona.

L’unica pillola che VERAMENTE mi ha aiutata è Diane che mi è stata prescritta per un anno nel lontano 2010 a causa di un aumento eccessivo del DHEA, anno in cui ho pensato finalmente ce l’ho fatta.
Ma si sa, Diane è una pillola ormonale molto forte quindi dopo il primo anno e il rientro alla normalità del DHEA l’ho interrotta, passando a yasminelle.
Questa pillola mi ha consentito di rimanere più o meno stabile ma mi ha portato ad avere emicranie molto molto forti.
Interrompo e quindi, punto da capo.
Due anni fa decido di cambiare ginecologa, spiego la situazione e iniziamo con Klaira.
Subito noto eccessivo gonfiore e peggioramento dell’acne e quindi passiamo a Drospil che mi aiuta per un anno e mezzo a rimanere stabile finché l’emicranie, l’eccessiva secchezza durante i rapporti, episodi frequenti di candida e la tensione al seno ormai diventata insopportabile mi costringono ad interrompere.
Rimango ferma per tre mesi in cui scopro tramite un Pap test la presenza di ascus (HPV negativo) che curo con finderm e ripeterò il Pap test a maggio.
Ora da due settimane ho iniziato con Briladona... mi chiedo se sia la pillola giusta per me dato che leggo su internet che non è ad effetto antiandrogeno anzi il norgestimato ha una debole attività androgena non vorrei che peggiorasse la situazione.
Mi consigliate di ripetere gli esami ormonali?
Se si quali?
E potrei farli ora anche se prendo la pillola?
Naturalmente ne parlerò con la mia dottoressa, ma vorrei un parere.
Nessuno mi ha mai più prescritto Diane ma mi rendo conto che non si tratta di un farmaco leggero.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Prima di tutto è importante fare diagnosi di sindrome dell'ovaio policistico PCOS (da non confondere con ovaie multifollicolari) , dove è quasi sempre presente una INSULINO-RESISTENZA, anovulazione, iperandrogenismo Finora per il trattamento della PCOS è stata raccomandata la metformina per incrementare l'ovulazione, ridurre i livelli di androgeni del siero e migliorare l'irsutismo. Più recentemente gli INOSITOLI , per il loro ruolo di insulino -sensibilizzanti , sono considerati un'alternativa efficace al trattamento della PCOS.. Quindi consiglierei la determinazione della insulinemia (anche una curva insulinemica) .
Saluti

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Utente
Utente
Dottore la ringrazio prima di tutto per la risposta tempestiva. I dottori che mi hanno seguita mi hanno sempre parlato di ovaie micropolicistiche. Un anno fa ho eseguito l’esame del sangue per l’emoglobina glicata ma i valori erano nella norma mi consiglia lo stesso la curva insulinemica? Ma ciò che mi premeva sapere è se la pillola Briladona che assumo da due settimane è indicata o meno, ho letto che il norgestimato ha un debole effetto androgeno, potrebbe peggiorare la caduta dei capelli, l’acne e la peluria? So che è prestissimo per capirlo ma non vorrei avere effetti contrari. La ringrazio ancora tantissimo per la disponibilità.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Le associazioni estro-progestiniche, riducendo la frazione libera di testosterone plasmatico, hanno un effetto benefico sulla seborrea e sull'acne. Sono da privilegiare i contraccettivi orali che combinano etinil estradiolo (20-35 mcg) con progestinici di seconda (etinodiol acetato, noretindrone, levonorgesterolo) e terza generazione (desogestrel, norgestimato, gestodene), a minima attività androgenica.
Se l'irsutismo è "pesante " l'associazione con INOSITOLO potrebbe essere utile.
SALUTI
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