La vulvodinia è recidivante? come fare per evitare che torni dopo la guarigione?
Salve, sono una ragazza di 21 anni e l'anno scorso ho sofferto per circa 6 mesi di vulvodinia.
Mi è stata diagnosticata dalla mia ginecologa e il sintomo principale era dolore pungente al tatto e al movimento, soprattutto al clitoride.
In passato ho avuto dei dolori, ma di solito sparivano in un paio di giorni.
Mi è stato detto che probabilmente l'innescarsi della vulvodinia persistente sia stato dovuto al fatto che ho usato la bicicletta per molte ore al giorno e nell'arco di un paio di settimane (di solito non andavo mai in bici), oltre al fatto che probabilmente ero predisposta/più sensibile alla patologia.
Dopo la diagnosi ho iniziato la terapia farmacologica e in circa 3/4 mesi il dolore è diminuito e poi scomparso.
Ho usato una crema all'amilitriptilina una volta al giorno e una capsula di Lyrica da 25 mg una volta al giorno.
Dopo la scomparsa dei sintomi ho continuato la terapia per altri 3 mesi e mezzo circa, diminuendo man mano la dose di Lyrica.
Ci tengo a dire che non ho mai seguito una dieta particolare nè fatto ginnastica del pavimento pelvico perchè non mi è stato mai prescritto dalla mia ginecologa, ma in aggunta alla terapia farmacologica ho adottato alcune abitudini: dormo senza mutande, non indosso pantaloni stretti, uso solo un detergente consigliato dalla mia ginecologa e mi depilo meno spesso (prima una volta ogni 10 gg ora una volta ogni mese e mezzo).
Ora non ho più dolore da circa 6 mesi nè fastidi, escludendo delle piccole fitte (più di fastidio che di dolore) che mi vengono nella zona però molto raramente e mi durano qualche secondo (forse sono io che le noto, ma non è niente di preoccupante).
Per evitare una recidiva sto seguendo le norme comportamentali e usando un lubrificante 3 volte a settimana nella zona del clitorode, ma ormai non prendo più farmaci da 3 mesi.
C'è qualcos'altro che posso fare perchè il dolore non torni?
Mi è stata diagnosticata dalla mia ginecologa e il sintomo principale era dolore pungente al tatto e al movimento, soprattutto al clitoride.
In passato ho avuto dei dolori, ma di solito sparivano in un paio di giorni.
Mi è stato detto che probabilmente l'innescarsi della vulvodinia persistente sia stato dovuto al fatto che ho usato la bicicletta per molte ore al giorno e nell'arco di un paio di settimane (di solito non andavo mai in bici), oltre al fatto che probabilmente ero predisposta/più sensibile alla patologia.
Dopo la diagnosi ho iniziato la terapia farmacologica e in circa 3/4 mesi il dolore è diminuito e poi scomparso.
Ho usato una crema all'amilitriptilina una volta al giorno e una capsula di Lyrica da 25 mg una volta al giorno.
Dopo la scomparsa dei sintomi ho continuato la terapia per altri 3 mesi e mezzo circa, diminuendo man mano la dose di Lyrica.
Ci tengo a dire che non ho mai seguito una dieta particolare nè fatto ginnastica del pavimento pelvico perchè non mi è stato mai prescritto dalla mia ginecologa, ma in aggunta alla terapia farmacologica ho adottato alcune abitudini: dormo senza mutande, non indosso pantaloni stretti, uso solo un detergente consigliato dalla mia ginecologa e mi depilo meno spesso (prima una volta ogni 10 gg ora una volta ogni mese e mezzo).
Ora non ho più dolore da circa 6 mesi nè fastidi, escludendo delle piccole fitte (più di fastidio che di dolore) che mi vengono nella zona però molto raramente e mi durano qualche secondo (forse sono io che le noto, ma non è niente di preoccupante).
Per evitare una recidiva sto seguendo le norme comportamentali e usando un lubrificante 3 volte a settimana nella zona del clitorode, ma ormai non prendo più farmaci da 3 mesi.
C'è qualcos'altro che posso fare perchè il dolore non torni?
[#1]
Nel suo caso si parla di " vulvodinia localizzata" (clitoridodinia ) , queste forme sono innescate da eventi traumatici ( per es., traumi da bicicletta ) , la regione clitoridea è riccamente innervata ,e quando questi eventi non sono presenti si possono avere periodi di quiescenza.
Le caratteristiche della vulvodinia sono riassunte nella multifattorialità e nella peculiarità del dolore in relazione alle varie fasi di vita della donna., questo per affermare che se vengono individuate la maggior parte dei fattori scatenanti , si possono controllare ed evitare le recidive.
SALUTI
Le caratteristiche della vulvodinia sono riassunte nella multifattorialità e nella peculiarità del dolore in relazione alle varie fasi di vita della donna., questo per affermare che se vengono individuate la maggior parte dei fattori scatenanti , si possono controllare ed evitare le recidive.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
La ringrazio. Non ho capito bene cosa intende con 'quiescenza', cioè potrebbe essere recidivante anche se seguo tutte le norme comportamentali sopra citate ed evito il presunto fattore scatenante (uso frequente e massivo della bicicletta)?
Ci tengo a precisare che non ho sofferto di infezioni vaginali, solo di cistite leggera un paio di volte in tutta la mia vita
Ci tengo a precisare che non ho sofferto di infezioni vaginali, solo di cistite leggera un paio di volte in tutta la mia vita
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.4k visite dal 22/03/2021.
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Approfondimento su Vulvodinia
La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.