Cisti ovarica, ciclo assente, ormoni ottimali. che fare?

Gent. Sig., le mestruazioni risentono di molti fattori quali età, ansia, malattie, cambiamento di peso corporeo. Se giustamente lei si preoccupa di assumere per pochi giorni il progesterone, riconsideri l’opportunità di affrontare una gravidanza a 42 anni. La gravidanza, oltre ad inondare il suo fisico di progesterone in maniera ben più cospicua e prolungata di poche compresse, le comporterà un sovraccarico enorme per l’apparato cardiovascolare per ben 9 mesi, con rischi per la salute che è bene valutare col cardiologo, oltre che col ginecologo. Cordiali saluti e auguri.

Dr. Lucia Vecoli

Cara Dottoressa, la ringrazio per avermi esposto la sua personale idea, tuttavia lei non ha risposto ai miei quesiti:

- Quale potrebbe essere la causa di questo assurdo ritardo?
- Qual è il rapporto rischio/beneficio tra assunzione progesterone e patologia cardio vascolare?
- Cosa mi consigliate di fare? (inteso come: prendere o non prendere il progesterone come indicatomi dal ginecologo?).
Ovviamente se scrivo qui è perché voglio una gravidanza.

Secondo il cardiologo e secondo il ginecologo la letteratura medica e scientifica indica che è possibile che donne ben oltre la mia età possano diventare mamme ed anche donne della mia età e cardiopatiche.

Mi piacerebbe attener risposta in merito a quanto chiesto.
Grazie ancora.

Gent. Sig. come le ho scritto, le cause dell’ amenorrea sono tantissime. Per fare una diagnosi differenziale occorrerebbe un’ accurata anamnesi, una visita, un’ ecografia, se necessario esami ormonali. Per valutare il rischio cardiovascolare di una terapia progestinica, bisognerebbe innanzitutto conoscere il tipo e il grado di patologia. In linea di massima, a differenza degli estrogeni il progesterone, utilizzato da solo e per pochi giorni per stimolare la ripresa del ciclo, è da considerarsi una terapia a basso impatto, rispetto al rischio di affrontare una gravidanza in età avanzata con problemi già esistenti. Durante la gestazione gli ormoni aumentano in maniera assai più prolungata e significativa e la circolazione sanguigna subisce modificazioni importanti per l’ arco di nove mesi, un periodo rispetto al quale la terapia progestinica di pochi giorni è un’ inezia. La gravidanza è una prova da sforzo per l’ organismo materno e ne mette in luce le criticità. Per questo, come le ho già scritto, prima di affrontarla bisogna sentire l’opinione del cardiologo, oltre che del ginecologo. Con queste ulteriori precisazioni penso di avere esaurito l’ argomento, per la parte di mia competenza, e la saluto cordialmente.