Fibroma di 10 cm e parto: rischio una emorragia col cesareo?
Gentili Dottori,
ho 33 anni e mi trovo alla mia seconda gravidanza, la prima conclusasi con parto vaginale a 36 settimane di gestazione e nessuna complicazione ad esclusione della prematurità del feto.
Purtroppo questa altra gravidanza invece è stata molto travagliata a causa del fibroma già presente di 3 cm, cresciuto fino alle dimensioni di 10 cm (anteriore, sottoserieroso, intramurale) e posizionato dal terzo mese sul collo dell'utero, non in maniera centrale ma leggermente spostato verso sinistra.
La mia ginecologa da subito mi ha prospettato un parto cesareo, mentre nel centro gravidanze ad alto rischio mi hanno anche parlato di parto naturale qualora la testa del bimbo potesse passare in quanto un cesareo potrebbe portare ad un alto rischio di emorragia, con conseguente rimozione dell'utero se fosse necessario.
La loro idea sarebbe quella di farmi tentare un naturale e poi procedere con un cesareo d'urgenza in caso non ci fossero le condizioni.
Ovviamente io sono molto impaurita, il bambino alle attuali settimane di gestazione (33 settimane) pesa già 2kg 700, il rischio per la mia ginecologa che rimanga incastrato é molto elevato.
Tra una settimana effettuerò un'altra visita al centro gravidanze a rischio in occasione della quale verrà presa la decisione definitiva.
Per contro, temo che un parto cesareo sia effettivamente pericoloso per me con risvolti che non oso neppure immaginare.
Come si procede in questi casi?
Quale è la strada più sicura?
Vago nell'incertezza da giorni e spero che possiate seriamente in qualche modo chiarire tutti i miei dubbi e timori.
Aggiungo che assumo cardioaspirina, che dovrò interrompere a 35 settimane, ma se ci fosse un'urgenza anche il farmaco in sé stesso non sarebbe un pericolo per eventuali emorragie?
Ringraziando anticipatamente, porgo Cordiali Saluti
ho 33 anni e mi trovo alla mia seconda gravidanza, la prima conclusasi con parto vaginale a 36 settimane di gestazione e nessuna complicazione ad esclusione della prematurità del feto.
Purtroppo questa altra gravidanza invece è stata molto travagliata a causa del fibroma già presente di 3 cm, cresciuto fino alle dimensioni di 10 cm (anteriore, sottoserieroso, intramurale) e posizionato dal terzo mese sul collo dell'utero, non in maniera centrale ma leggermente spostato verso sinistra.
La mia ginecologa da subito mi ha prospettato un parto cesareo, mentre nel centro gravidanze ad alto rischio mi hanno anche parlato di parto naturale qualora la testa del bimbo potesse passare in quanto un cesareo potrebbe portare ad un alto rischio di emorragia, con conseguente rimozione dell'utero se fosse necessario.
La loro idea sarebbe quella di farmi tentare un naturale e poi procedere con un cesareo d'urgenza in caso non ci fossero le condizioni.
Ovviamente io sono molto impaurita, il bambino alle attuali settimane di gestazione (33 settimane) pesa già 2kg 700, il rischio per la mia ginecologa che rimanga incastrato é molto elevato.
Tra una settimana effettuerò un'altra visita al centro gravidanze a rischio in occasione della quale verrà presa la decisione definitiva.
Per contro, temo che un parto cesareo sia effettivamente pericoloso per me con risvolti che non oso neppure immaginare.
Come si procede in questi casi?
Quale è la strada più sicura?
Vago nell'incertezza da giorni e spero che possiate seriamente in qualche modo chiarire tutti i miei dubbi e timori.
Aggiungo che assumo cardioaspirina, che dovrò interrompere a 35 settimane, ma se ci fosse un'urgenza anche il farmaco in sé stesso non sarebbe un pericolo per eventuali emorragie?
Ringraziando anticipatamente, porgo Cordiali Saluti
[#1]
Sono d'accordo con i Colleghi sul tentativo di parto spontaneo , trattandosi di una secondipara , adottando tutte le precauzioni possibili .
In effetti dipende dalla localizzazione topografica del mioma di 10 cm che ostacolerebbe il passaggio fetale e la eventuale sutura della linea di incisione sul segmento uterino inferiore , portando a decisioni demolitive (isterectomia ) .
SALUTI
In effetti dipende dalla localizzazione topografica del mioma di 10 cm che ostacolerebbe il passaggio fetale e la eventuale sutura della linea di incisione sul segmento uterino inferiore , portando a decisioni demolitive (isterectomia ) .
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Gentile Dottor Blasi,
La ringrazio tantissimo per la Sua riposta ed il Suo parere. Diciamo che il fibroma appare leggermente spostato ma all'esplorazione manuale mi è sempre stato dentro che ci sono difficoltà a sentire il collo dell'utero. Potrei quindi da ciò che ha suggerito tentare un parto naturale, ho però un'altra ulteriore domanda:qualora il bimbo rimanesse incastrato, non si verificherebbe in attesa dell'intervento d'urgenza, una sofferenza fetale?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali Saluti
La ringrazio tantissimo per la Sua riposta ed il Suo parere. Diciamo che il fibroma appare leggermente spostato ma all'esplorazione manuale mi è sempre stato dentro che ci sono difficoltà a sentire il collo dell'utero. Potrei quindi da ciò che ha suggerito tentare un parto naturale, ho però un'altra ulteriore domanda:qualora il bimbo rimanesse incastrato, non si verificherebbe in attesa dell'intervento d'urgenza, una sofferenza fetale?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.7k visite dal 11/02/2021.
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