Arteria ombelicale singola

Sono alla 21 settimana +2, ho 33 anni, sono alla mia prima gravidanza e non ho effettuato l’amniocentesi, ieri ho eseguito l’ecografia morfologica e mi è stato riscontrato il cordone ombelicale a 2 vasi(il dottore non mi ha specificato se a mancare è quella destra o la sinistra, la velocimetria doppler eseguita sulle au e sull’ao mostra valori normali), tutti gli altri valori compresa l’ecocardiografia fetale sono nella norma (bcf +, maf presenti, la normale, placenta: anteriore omogenea, dbp 5,24 cm, circ.cef. 18,2cm, circ.add.16,2cm,femore 3,72cm, c.magna3,5mm, dtc 2,23cm, omero3,55cm, doe3,66cm, doi1,53cm, do1cm, nb 6,6mm. Strutture intracraniche normali; trigono 9,4/8,2mm, stima peso 470gr lunghezza 26cm
c'è qualcuno dei suddetti dati che potrebbe indicare qualche problema?
Ho effettuato qualche settimana fa il tritest che ha dato basse probabilità per le anomalie cromosomiche.
Nelle famiglie mia e di mio marito non sono presenti finora malformazioni genetiche e/o malattie cromosomiche, nella mia sono presenti alcuni casi di diabete e due di alzeihmeir.
Sono molto in ansia,ho letto in giro le anomalie ed i problemi che tale problema potrebbe portare al mio bambino e sono molto preoccupata, c’è qualcosa che posso fare per escludere i rischi maggiori? Qualche esame che possa confortarmi e farmi stare più tranquilla sulla sua salute o cmq darmi qualche conferma sugli eventuali suoi problemi? Che rischi corre realmente il mio bambino? Ed io?
C’è qualche probabilità che il bambino nasca sano o è molto probabile che abbia dei problemi di salute?
Qualche consiglio per il proseguio della gravidanza? Quale accortezze seguire o altro??
mi scusi per le tante domande ma sono molto preoccupata e non so che fare!
Grazie mille!!
[#1]
Dr. Ario Joghtapour Ginecologo 1.3k 34
gentile signora. Arteria ombelicale unica PUO' essere associato al cromosomopatie e di anomalie associate che non sto ad elencare. Non si può qui fare una consulenza. Le servirebbe una consulenza di diagnosi prenatale ed ecografia di III livello nei cenri di riferimenti per diagnosi prenatale (se non la può fare il suo curante naturalmente). Intanto stia tranquilla fino alla prova contraria.
Cordialmente

Dr Ario Joghtapour Spec in Ginecologia Ostetricia
Direttore Patologia Ostetrica S.O. Arezzo
Master Universitario II livello in
Medicina Materno

[#2]
Utente
Utente
prima di tutto grazie della sua risposta,
quale sarebbe in maniera più precisa il "protocollo" da seguire nel mio caso?
abito in provincia di salerno può consigliarmi qualche centro specializzato a cui rivolgermi?
grazie ancora
[#3]
Dr. Ario Joghtapour Ginecologo 1.3k 34
...quale sarebbe in maniera più precisa il "protocollo" da seguire nel mio caso?

R: ripeto: una consulenza di diagnosi prenatale ed ecografia di III livello nei cenri di riferimenti per diagnosi prenatale (se non la può fare il suo curante naturalmente).

Perchè non chiede consigli da suo ginecologo curante che sicuramente saprà dove indicare se non si occupa lui stesso, altimenti contatti USL di provenienza. sperò di essrLe stato di aiuto.
cordialmente
[#4]
Utente
Utente
grazie mille della sua attenzione..
domani ho appuntamento con il mio ginecologo...vedo che cosa consiglia e magari le faccio sapere
grazie ancora
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Dr. Ario Joghtapour Ginecologo 1.3k 34
Va bene. Scriva le domande che Le vengono in mente così può farle trnquillamente.
Cordialmente
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Mi inserisco nella consulenza per dare alla paziente qualche dettaglio in più, onde indirizzarla al meglio, visto che mi occupo in particolare di diagnosi prenatale e gravidanze ad alto rischio da quasi 25 anni.
Per definizione l'arteria ombelicale unica è una condizione in cui il cordone ombelicale è costituito da due soli vasi, anziché tre, per mancanza di una delle due arterie ombelicali.L’arteria ombelicale singola ha un incidenza di circa 1 caso ogni 100 gravidanze. Secondo alcuni studi, l’incidenza di tale condizione nei feti con anomalia cromosomica che sono poi abortiti spontaneamente è di circa il 10%. Nelle gravidanze gemellari l’incidenza dell’arteria ombelicale singola è 3-4 maggiore che nelle gravidanze singole.
Ricordo come il cordone ombelicale si formi fra le 3 e 6 settimane dal concepimento. Inizialmente esso è da 4 vasi, ovvero da un’arteria ed una vena per ciascun lato. Delle due vene, la destra diviene atresica per cui, rimanendo una sola vena, il cordone diventa a tre vasi (2 arterie ed una vena).

Il cordone ombelicale può essere evidenziato ecograficamente in uno stadio molto precoce (già dalle prime 8 - 10 settimane per via vaginale), anche se è a partire dalla 14a-16a settimana che la diagnosi di arteria ombelicale singola può essere fatta ed ancora essa è più agevole dopo le 20 settimane di gestazione.

L’unica arteria presente ha spesso un calibro superiore a 4 mm per dilatazione compensatoria. Alcuni autori hanno evidenziato nei cordoni a due vasi altre caratteristiche quali una ridotta spiralizzazione ed una ridotta quantità di gelatina di Wharton. La reale incidenza di cromosomopatie e di anomalie associate ed il relativo management sono molto discussi in Letteratura ed i risultati tuttora non sono univoci.

La letteratura più recente suggerisce che:

le cromosomopatie incidono per circa il 5-10%; tra esse, le più comuni sono: la trisomia 13, la trisomia 18, la trisomia 21, la sindrome di Turner, le traslocazioni, le duplicazioni cromosomiche;

le anomalie associate non cromosomiche incidono complessivamente per circa il 22% e sono così suddivise:

- cardiopatie congenite (15%): difetto interventricolare, canale atrioventricolare, tetralogia di Fallot, cuore sinistro ipoplasico, truncus;

- anomalie gastrointestinali (3%): atresia esofagea, atresia duodenale, ano imperforato (quest’ultimo non diagnosticabile ecograficamente);

- anomalie genito-urinarie (9%): agenesia renale monolaterale, idronefrosi, persistenza/estrofia della cloaca;

- anomalie muscolo-scheletriche (7%): agenesia del sacro fino alla sirenomelia, amelia, focomelia, piede torto;

- anomalie del SNC (11%);

- ernia diaframmatica (4%);

- anomalie della placenta (3%): placenta marginata, placenta circumvallata, placenta previa, corioangioma placentare.


Il 4-6% dei feti con arteria ombelicale singola in forma isolata presenta anomalie alla nascita non diagnosticate in epoca prenatale. Si tratta generalmente di anomalie minori la cui diagnosi ecografica è difficile o impossibile.

Secondo alcuni Autori, i feti con arteria ombelicale singola hanno un maggiore rischio di morte intrauterina e/o intrapartum. Questo fenomeno è stato spiegato, almeno in parte, con la ridotta quantità di gelatina di Wharton presente nel cordone. La funzione principale di quest'ultima, infatti, è di impedire che il flusso sanguigno del cordone si interrompa a seguito dei movimenti fetali e durante le contrazioni uterine.

Una maggiore incidenza di arteria ombelicale singola è stata osservata nei feti di madri diabetiche. E’ stata segnalata, inoltre, una diversa incidenza di anomalie associate in rapporto al lato dell’arteria ombelicale mancante: fino al 70% in più per la sinistra rispetto alla destra. Nel nostro centro tale evidenza non è stata riscontrata.

Circa un terzo dei feti con arteria ombelicale singola ha poi un peso alla nascita inferiore a 2500 grammi (contro il 5% dei controlli) e circa un quarto di essi nasce prematuramente; tuttavia, a parità di epoca gestazionale, la prognosi neonatale (indice di Apgar, pH del sangue funicolare, etc.) è sovrapponibile a quella di neonati con regolare cordone a tre vasi, sempre che non vi siano anomalie o cromosomopatie associate.


Il management ostetrico di tale condizione può essere così schematizzato:

studio ecografico accurato per escludere la presenza di anomalie associate;

ecocardiografia: su tale punto non tutti gli autori in Letteratura sono in accordo; tuttavia, si segnala che le recenti Linee Guida SOGC (Society of Obstetricians and Gynaecologists of Canada) del giugno 2005 ne consigliano l’esecuzione;

amniocentesi: la necessità dello studio del cariotipo fetale in assenza di anomalie fetali associate è stata recentemente messa in discussione; per tale motivo riteniamo utile in questi casi una consulenza genetica per completare il counselling della coppia;

attenta sorveglianza fetale con controlli ecografici ogni 3-4 settimane allo scopo principale di valutare l’accrescimento del feto e, nel terzo trimestre, il suo benessere (mediante la flussimetria).

Infine, secondo alcuni Autori, l’espletamento del parto per le vie naturali deve essere riservato a donne pluripare e/o con una situazione ostetrica favorevole.


Bibliografia

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Van den Hof M, Murphy-Kaulbeck L, 2002: Single umbilical artery (SUA) and risk of congenital hearth disease (CHD). Ultrasound Obstet Gynecol 20(Suppl1):83.

Dal sito di cui sono CoAutore.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#7]
Utente
Utente
sono stata dal mio ginecologo che mi ha un pò calmata dicendomi che dall'ecografia morfolgica e dall'ecocardiografia non si evince alcun problema e questo è molto positivo,
mi ha solo prescritto vasosuprina (a causa di qualche contrazione avuta nei giorni scorsi), aspirinetta (per far defluire meglio il sangue) ma non mi ha consiliato altri esami particolari e/o di approfondimento ma solo i normali esami di laboratorio da fare la prossima settimana.
secondo voi dovrei chiedere ulteriori chiarimenti e/o indagini?
grazie grazie grazie!!!
[#8]
Dr. Ario Joghtapour Ginecologo 1.3k 34
Gentile sig.ra penso che ABBIAMO sufficentemente spiegato il caso e eventualmente cosa fare, veramente non sapri cosa più dire se non ripete le cose dette sopra.
cordialmente
[#9]
Utente
Utente
mi scuso se sono apparsa insistente ma è solo che volevo avere anche il vostro parere su quanto riferitomi dal mio ginecologo.....
scusatemi ancora ma sono preoccupata ed in ansia!
grazie!
Gravidanza

Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.

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