Fecondazione nuove frontiere
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Dr.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologo, Patologo della riproduzione
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Gentile signora,
la ringrazio per la sua domanda che mi permette anche da queste pagine di chiarire cosa sta succedendo in Italia dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale su alcuni quesiti sollevati sulla legge 40 che regola la procreazione assistita.
Dalla sua promulgazione avvenuta nel 2004 questa legge, così piena di divieti, ha dimostato subito la sua difficoltà applicativa, perchè in evidente contrasto con la buona pratica medica, la tutela della salute della donna e anche il comune buonsenso.
La Corte Costituzionale ha finalmente dichiarato l'illegittimità dell' art. 14 comma 2, della legge , «limitatamente alle parole "ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" embrioni». Ciò comporta inequivocabilmente che è caduto il limite rigido di inseminare solo tre ovociti, ma diviene discrezionalità del medico ,valutando la situazione complessiva della coppia stabilire qual'è il numero di ovociti "strettamente necessario" da inseminare.
Altro punto importante è che cade il divieto all'unico e contemporaneo impianto. Quindi ciò apre di fatto alla possibilità ,nelle circostanze in cui il medico ritenga che ciò sia preferibile per tutelare la salute della donna, al congelamento embrionario .
La sentenza non è stata ancora pubblicata e tutti gli operatori della medicna della riproduzione attendono di leggere le motivazioni della sentenza per adottare una linea di intervento comune.
Spero di averle risposto e spero di poterlo fare meglio dopo la pubblicazione della sentenza che dovrebbe avvenire a fine mese.
la ringrazio per la sua domanda che mi permette anche da queste pagine di chiarire cosa sta succedendo in Italia dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale su alcuni quesiti sollevati sulla legge 40 che regola la procreazione assistita.
Dalla sua promulgazione avvenuta nel 2004 questa legge, così piena di divieti, ha dimostato subito la sua difficoltà applicativa, perchè in evidente contrasto con la buona pratica medica, la tutela della salute della donna e anche il comune buonsenso.
La Corte Costituzionale ha finalmente dichiarato l'illegittimità dell' art. 14 comma 2, della legge , «limitatamente alle parole "ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" embrioni». Ciò comporta inequivocabilmente che è caduto il limite rigido di inseminare solo tre ovociti, ma diviene discrezionalità del medico ,valutando la situazione complessiva della coppia stabilire qual'è il numero di ovociti "strettamente necessario" da inseminare.
Altro punto importante è che cade il divieto all'unico e contemporaneo impianto. Quindi ciò apre di fatto alla possibilità ,nelle circostanze in cui il medico ritenga che ciò sia preferibile per tutelare la salute della donna, al congelamento embrionario .
La sentenza non è stata ancora pubblicata e tutti gli operatori della medicna della riproduzione attendono di leggere le motivazioni della sentenza per adottare una linea di intervento comune.
Spero di averle risposto e spero di poterlo fare meglio dopo la pubblicazione della sentenza che dovrebbe avvenire a fine mese.
Dott.ssa Elisabetta Chelo
Ginecologa specializzata in Patologia dell riproduzione umana
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 23/04/2009.
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