Lesione vaginale durante follow up dopo isterectomia
Buongiorno gentili Dottori, vorrei sottoporvi la mia situazione che è al momento motivo di grande preoccupazione:
Ho 43 anni, 2 anni fa operata per isterectomia radicale con linfoadenectomia ed annessiectomia sinistra per adenocarcinoma del canale cervicale stadio 1b1 emerso a seguito di conizzazione.
Esito istologico del pezzo operatorio finale negativo per neoplasia invasiva ma solo residuo in situ.
Nessuna terapia successiva ma solo follow up ogni 3/4 mesi e pap test sulla cupola vaginale + colposcopia semestrali.
Dopo 2 pap test negativi, lo scorso maggio viene evidenziato un ascus, la colposcopia successiva risulta però negativa.
vengo rinviata a ripetere il tutto a 6 mesi di distanza.
Pochi giorni fa effettuo quindi il pap test dal quale risultano alterazioni benigne reattive (quindi negativo).
La successiva colposcopia pensavo quindi fosse normalmente negativa ma invece è stata rilevata "area acetoreattiva su parete vaginale sinistra" compatibile con HPV ed eseguita biopsia il cui esito istologico avrò tra circa tre settimane, Negativo invece l'esame sulla cupola.
Pochi giorni fa ho eseguito altresì TAC annuale di controllo (torace + addome + pelvi con contrasto) il cui esito è stato negativo per ripresa malattia.
L'anno scorso avevo eseguito HPV test risultato negativo per ceppi alto rischio.
Sono molto confusa ed angosciata per questa situazione, non mi aspettavo di trovare ancora alterazioni e vorrei capire se dopo solo 6 mesi da una colposcopia negativa è possibile già avere una VAIN di alto grado?
In quel caso potrei avere anche un carcinoma invasivo sottostante?
Sono davvero preoccupata, com'è possibile avere ancora HPV dopo un test negativo?
Preciso che dall'intervento ad oggi non ho più avuto rapporti non essendo fidanzata.
Il trattamento di eventuale vain 3 sarà demolitivo e non potrò mai più avere rapporti?
Dovrò fare radioterapia o chemioterapia?
Vi prego di darmi un parere in quanto sono psicologicamente a terra e ho il terrore di interventi demolitivi o di recidive molto gravi.
Grazie
Ho 43 anni, 2 anni fa operata per isterectomia radicale con linfoadenectomia ed annessiectomia sinistra per adenocarcinoma del canale cervicale stadio 1b1 emerso a seguito di conizzazione.
Esito istologico del pezzo operatorio finale negativo per neoplasia invasiva ma solo residuo in situ.
Nessuna terapia successiva ma solo follow up ogni 3/4 mesi e pap test sulla cupola vaginale + colposcopia semestrali.
Dopo 2 pap test negativi, lo scorso maggio viene evidenziato un ascus, la colposcopia successiva risulta però negativa.
vengo rinviata a ripetere il tutto a 6 mesi di distanza.
Pochi giorni fa effettuo quindi il pap test dal quale risultano alterazioni benigne reattive (quindi negativo).
La successiva colposcopia pensavo quindi fosse normalmente negativa ma invece è stata rilevata "area acetoreattiva su parete vaginale sinistra" compatibile con HPV ed eseguita biopsia il cui esito istologico avrò tra circa tre settimane, Negativo invece l'esame sulla cupola.
Pochi giorni fa ho eseguito altresì TAC annuale di controllo (torace + addome + pelvi con contrasto) il cui esito è stato negativo per ripresa malattia.
L'anno scorso avevo eseguito HPV test risultato negativo per ceppi alto rischio.
Sono molto confusa ed angosciata per questa situazione, non mi aspettavo di trovare ancora alterazioni e vorrei capire se dopo solo 6 mesi da una colposcopia negativa è possibile già avere una VAIN di alto grado?
In quel caso potrei avere anche un carcinoma invasivo sottostante?
Sono davvero preoccupata, com'è possibile avere ancora HPV dopo un test negativo?
Preciso che dall'intervento ad oggi non ho più avuto rapporti non essendo fidanzata.
Il trattamento di eventuale vain 3 sarà demolitivo e non potrò mai più avere rapporti?
Dovrò fare radioterapia o chemioterapia?
Vi prego di darmi un parere in quanto sono psicologicamente a terra e ho il terrore di interventi demolitivi o di recidive molto gravi.
Grazie
[#1]
Non comprendo come lei sia arrivata alla diagnosi di VAIN di alto grado partendo da un esito citologico di ASCUS.
L'ASCUS potrebbe essere legato ad una vaginite/vaginosi che ha portato il Collega anatomo-patologo ( citologo ) ad una diagnosi di cellule squamose di incerta natura (ASCUS) ma non necessariamente displastiche (vedi VAIN) .
La conferma COLPOSCOPICA è chiara .
SALUTI
L'ASCUS potrebbe essere legato ad una vaginite/vaginosi che ha portato il Collega anatomo-patologo ( citologo ) ad una diagnosi di cellule squamose di incerta natura (ASCUS) ma non necessariamente displastiche (vedi VAIN) .
La conferma COLPOSCOPICA è chiara .
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Buongiorno Dott Blasi,
la ringrazio innanzitutto per la sua gentile risposta.
Mi spiego meglio perché forse ho fatto confusione nel riassumere:
Il Pap test ascus è stato fatto 6 mesi fa e la colposcopia fatta subito dopo era negativa (no aree acetoreattive - lugol conferma).
La colposcopia che mi preoccupa è stata fatta oggi ed è preceduta da un Pap test con alterazioni reattive (non quindi ascus) ma sulla parete vaginale c’è un area aceto reattiva sottoposta a biopsia. Non ho quindi una diagnosi di vain ma la dottoressa che ha effettuato la colposcopia dice che si tratta di una lesione da HPV e non ha escluso che possa trattarsi di vain anche di alto grado.
Quindi la domanda era che trattamento mi attenderebbe in caso di vain 3 e soprattutto se è possibile che alla colposcopia precedente sia sfuggita questa area. Oppure se sia verosimile che si sia formata in solo 6 mesi.
Grazie e mi scusi del chiarimento
la ringrazio innanzitutto per la sua gentile risposta.
Mi spiego meglio perché forse ho fatto confusione nel riassumere:
Il Pap test ascus è stato fatto 6 mesi fa e la colposcopia fatta subito dopo era negativa (no aree acetoreattive - lugol conferma).
La colposcopia che mi preoccupa è stata fatta oggi ed è preceduta da un Pap test con alterazioni reattive (non quindi ascus) ma sulla parete vaginale c’è un area aceto reattiva sottoposta a biopsia. Non ho quindi una diagnosi di vain ma la dottoressa che ha effettuato la colposcopia dice che si tratta di una lesione da HPV e non ha escluso che possa trattarsi di vain anche di alto grado.
Quindi la domanda era che trattamento mi attenderebbe in caso di vain 3 e soprattutto se è possibile che alla colposcopia precedente sia sfuggita questa area. Oppure se sia verosimile che si sia formata in solo 6 mesi.
Grazie e mi scusi del chiarimento
[#4]
Utente
Grazie ancora Dott. Blasi della sua cortese risposta.
Le chiedo, se posso disturbare ancora, secondo lei è verosimile che quest'area acetoreattiva trovata in colposcopia sulla parete vaginale corrisponda ad una VAIN? O ci sono dei casi dove un'area anomala non indica presenza di displasia?
6 mesi fa la colposcopia era negativa e non mi spiego ora quest'alterazione dopo un tempo così breve.
Grazie mille
Le chiedo, se posso disturbare ancora, secondo lei è verosimile che quest'area acetoreattiva trovata in colposcopia sulla parete vaginale corrisponda ad una VAIN? O ci sono dei casi dove un'area anomala non indica presenza di displasia?
6 mesi fa la colposcopia era negativa e non mi spiego ora quest'alterazione dopo un tempo così breve.
Grazie mille
[#6]
Utente
Buongiorno Dott.Blasi mi permetto di aggiornarla sull'esito biopsia che ho ricevuto:
-Biopsie in parete vaginale di sinistra
-REPERTO MACROSCOPICO: 2 frustoli grigiastri bioptici di cm 0,5 ciascuno (materiale incluso in toto)
-REPERTO MICROSCOPICO: Lembi di mucosa vaginale caratterizzati da circoscritte aree con rallentamento e disordine maturativo dell'epitelio pavimentoso composto di natura displasica a cui si associano modificazioni citopatiche virali
-DIAGNOSI: Vain 1/HPV
Il ginecologo ha ipotizzato due strade: attendere 3 mesi per verificare risoluzione spontanea OPPURE vaporizzare subito con laser (lo eseguono anche nella struttura dove sono seguita).
Essendo io molto ansiosa, vista anche l'età e la situazione pregressa, si è deciso per la vaporizzazione immediata.
Lei cosa ne pensa? La trova una soluzione adeguata?
Ho letto che il laser non dovrebbe dare complicazioni alla parte trattata nè impedire eventuali successivi ri-trattamenti sulla stessa mucosa.
Mi farebbe piacere avere il suo illustre parere.
Grazie
-Biopsie in parete vaginale di sinistra
-REPERTO MACROSCOPICO: 2 frustoli grigiastri bioptici di cm 0,5 ciascuno (materiale incluso in toto)
-REPERTO MICROSCOPICO: Lembi di mucosa vaginale caratterizzati da circoscritte aree con rallentamento e disordine maturativo dell'epitelio pavimentoso composto di natura displasica a cui si associano modificazioni citopatiche virali
-DIAGNOSI: Vain 1/HPV
Il ginecologo ha ipotizzato due strade: attendere 3 mesi per verificare risoluzione spontanea OPPURE vaporizzare subito con laser (lo eseguono anche nella struttura dove sono seguita).
Essendo io molto ansiosa, vista anche l'età e la situazione pregressa, si è deciso per la vaporizzazione immediata.
Lei cosa ne pensa? La trova una soluzione adeguata?
Ho letto che il laser non dovrebbe dare complicazioni alla parte trattata nè impedire eventuali successivi ri-trattamenti sulla stessa mucosa.
Mi farebbe piacere avere il suo illustre parere.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 13.1k visite dal 30/11/2020.
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