Cicatrizzazione anomala post episiotomia
gentilissimi dottori, tre mesi fa ho partorito la mia bellissima bimba ma, purtroppo, a seguito di una complicanza del parto, si è reso necessario effettuare una episiotomia molto estesa e profonda.
all'ospedale non hanno ritenuto opportuno effettuare alcuna copertura antibiotica; così anche il mio ginecologo, esterno alla struttura ospedaliera, nonostante le mie insistenze, ha ritenuto di non prescrivere altro se non una pomata ad uso locale. nonostante l'adozione di tutte le precauzioni igieniche,la ferita è stata molto dolorante per oltre 15 giorni, passati i quali è suppurata, e finalmente si è provveduto con l'antibiotico. al controllo dei quaranta giorni la dolorosa sorpresa: una cicatrizzazione anomala della ferita che ha causato la formazione di un "cercine di tessuto fibroso" all'ingresso della vagina, che restringe l'ostio fino ad impedire i rapporti; nonchè una serie di irregolarità all'interno del canale vaginale che restringono lo stesso, oltre ad essere davvero impressionanti al tatto.
inoltre, quando l'intestino non è libero, si avvertono ancora di più questi punti di cicatrizzazione anomala, forse a causa della spinta contro la parete vaginale.
che sono avvilita, è dire poco.
il mio ginecologo mi ha prescritto massaggi con una crema a base di estrogeni (che io faccio controvoglia, perchè allatto) e olii a base vegetale, e mi ha consigliato di provare ad avere rapporti sessuali che, secondo lui, dovrebbero ammorbidire la cicatrice. in alternativa, propone l'uso di un dilatatore vaginale.
per ciò che attiene all'intervento, mi ha detto che è possibile che non dia il risultato sperato e che quindi è meglio escluderlo.
le mie domande sono:
- la terapia prescritta è l'unica possibile o c'è qualcos'altro che posso fare?
-se dovesse rendersi proprio necessario l'intervento, quando bisognerebbe farlo, e che percentuali di successo ci sono?
- è possibile che (essendo passati soltanto tre mesi dal parto) la situazione della cicatrice possa migliorare, o può soltanto peggiorare?
vi prego di rispondermi, sono davvero disperata di trovarmi così giovane e menomata, ho paura di non poter avere più altri figli (non potendo avere più rapporti).
all'ospedale non hanno ritenuto opportuno effettuare alcuna copertura antibiotica; così anche il mio ginecologo, esterno alla struttura ospedaliera, nonostante le mie insistenze, ha ritenuto di non prescrivere altro se non una pomata ad uso locale. nonostante l'adozione di tutte le precauzioni igieniche,la ferita è stata molto dolorante per oltre 15 giorni, passati i quali è suppurata, e finalmente si è provveduto con l'antibiotico. al controllo dei quaranta giorni la dolorosa sorpresa: una cicatrizzazione anomala della ferita che ha causato la formazione di un "cercine di tessuto fibroso" all'ingresso della vagina, che restringe l'ostio fino ad impedire i rapporti; nonchè una serie di irregolarità all'interno del canale vaginale che restringono lo stesso, oltre ad essere davvero impressionanti al tatto.
inoltre, quando l'intestino non è libero, si avvertono ancora di più questi punti di cicatrizzazione anomala, forse a causa della spinta contro la parete vaginale.
che sono avvilita, è dire poco.
il mio ginecologo mi ha prescritto massaggi con una crema a base di estrogeni (che io faccio controvoglia, perchè allatto) e olii a base vegetale, e mi ha consigliato di provare ad avere rapporti sessuali che, secondo lui, dovrebbero ammorbidire la cicatrice. in alternativa, propone l'uso di un dilatatore vaginale.
per ciò che attiene all'intervento, mi ha detto che è possibile che non dia il risultato sperato e che quindi è meglio escluderlo.
le mie domande sono:
- la terapia prescritta è l'unica possibile o c'è qualcos'altro che posso fare?
-se dovesse rendersi proprio necessario l'intervento, quando bisognerebbe farlo, e che percentuali di successo ci sono?
- è possibile che (essendo passati soltanto tre mesi dal parto) la situazione della cicatrice possa migliorare, o può soltanto peggiorare?
vi prego di rispondermi, sono davvero disperata di trovarmi così giovane e menomata, ho paura di non poter avere più altri figli (non potendo avere più rapporti).
[#1]
Gentile signora,
visto che nessuno finora Le ha risposto, mi permetto di farlo io, ma solo per consigliarLe di sentire il parere di uno specialista in chirurgia plastica, anche trasferendo questo post nella sezione appunto di ch. plastica.
Con cordilaità ed auguri
visto che nessuno finora Le ha risposto, mi permetto di farlo io, ma solo per consigliarLe di sentire il parere di uno specialista in chirurgia plastica, anche trasferendo questo post nella sezione appunto di ch. plastica.
Con cordilaità ed auguri
[#2]
Gentile signora,
è difficile risponderle poichè non ho una esatta percezione del tipo di esito chirurgico da Lei subìto .Potrebbe trattarsi di una cicatrice esuberante o di un cheloide.Tuttavia le consiglio una visita da un buon chirurgo ginecologo chirurgo del pavimento pelvico o in alternativa da un chirurgo plastico che però sìa particolarmente esperto della chirurgia perineale.In merito alla terapia praticata in precedenza è quella normalmente praticata di routine.
Saluti
è difficile risponderle poichè non ho una esatta percezione del tipo di esito chirurgico da Lei subìto .Potrebbe trattarsi di una cicatrice esuberante o di un cheloide.Tuttavia le consiglio una visita da un buon chirurgo ginecologo chirurgo del pavimento pelvico o in alternativa da un chirurgo plastico che però sìa particolarmente esperto della chirurgia perineale.In merito alla terapia praticata in precedenza è quella normalmente praticata di routine.
Saluti
Dr. Altiero Biello
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
www.ginecologiabiello.it
[#5]
Utente
grazie mille per le vostre gentilissime risposte...
mi sono un pò rincuorata.
per quanto riguarda la visita specialistica dal chirurgo plastico, pensate che sia opportuno farla al più presto o attendere un pò di tempo?
e se sì, quanto tempo deve passare prima che la situazione posa considerarsi "stabilizzata", e sia possibile decidere il da farsi?
il mio medico mi aveva detto che è meglio intervenire prima possibile, ma leggendo anche le consulenze da voi fornite in passato mi sembra di capire che non è proprio così...
ma davvero "forzare" la parte con i rapporti sessuali o con un dilatatore può migliorare la situazione???
grazie in anticipo per i chiarimenti che spero vogliate darmi!
mi sono un pò rincuorata.
per quanto riguarda la visita specialistica dal chirurgo plastico, pensate che sia opportuno farla al più presto o attendere un pò di tempo?
e se sì, quanto tempo deve passare prima che la situazione posa considerarsi "stabilizzata", e sia possibile decidere il da farsi?
il mio medico mi aveva detto che è meglio intervenire prima possibile, ma leggendo anche le consulenze da voi fornite in passato mi sembra di capire che non è proprio così...
ma davvero "forzare" la parte con i rapporti sessuali o con un dilatatore può migliorare la situazione???
grazie in anticipo per i chiarimenti che spero vogliate darmi!
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Si potrebbero adottare gel vaginali lubrificanti.
Se con la ripresa della attività sessuale non migliora più di tanto,si potrebbe prendere in considerazione una ricostruzione della forchetta vulvare.
Se con la ripresa della attività sessuale non migliora più di tanto,si potrebbe prendere in considerazione una ricostruzione della forchetta vulvare.
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 20.1k visite dal 21/04/2009.
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