Efficacia ulipristal acetato
Buonasera!
Ieri ho avuto un primo rapporto non protetto con la mia ragazza (normopeso, tre anni meno di me), consistente nell'accidentale sfilamento del profilattico e nella fuoriuscita di sperma all'interno della vagina.
Abbiamo optato, circa 45 minuti dopo il fatto, essendo lei al suo 10 giorno, di assumere Ulipristal acetato.
In modo stupido e sconsiderato (non abbiamo letto per intero il foglio illustrativo!) , abbiamo avuto immediatamente un secondo rapporto non protetto (senza eiaculazione interna ma iniziato a distanza di circa 45 minuti dal primo, dunque, suppongo, con possibile sperma nell'uretra, non avendo nemmeno urinato), durato meno di 60 minuti.
In seguito alla lettura del foglio illustrativo (dopo averla presa e dopo il secondo rapportò, ahimè) dove è indicato chiaramente e più volte che la pillola non funziona per i successivi rapporti non protetti, ci siamo allarmati.
Vi chiedo:
1) Considerando che il principio attivo ci impiega un certo tempo ad entrare in circolo (ho letto che il picco è un'ora dopo l'assunzione, è così?) , come potrebbe essere possibile che il secondo rapporto non sia stato comunque "coperto" (ricordo comunque senza una franca eiaculazione intravaginale), vista la quasi concomitanza tra assunzione e secondo rapporto a rischio?
2) Che eventuali alternative ci sono per evitare una gravidanza indesiderata, nell'attuale condizione?
Ieri ho avuto un primo rapporto non protetto con la mia ragazza (normopeso, tre anni meno di me), consistente nell'accidentale sfilamento del profilattico e nella fuoriuscita di sperma all'interno della vagina.
Abbiamo optato, circa 45 minuti dopo il fatto, essendo lei al suo 10 giorno, di assumere Ulipristal acetato.
In modo stupido e sconsiderato (non abbiamo letto per intero il foglio illustrativo!) , abbiamo avuto immediatamente un secondo rapporto non protetto (senza eiaculazione interna ma iniziato a distanza di circa 45 minuti dal primo, dunque, suppongo, con possibile sperma nell'uretra, non avendo nemmeno urinato), durato meno di 60 minuti.
In seguito alla lettura del foglio illustrativo (dopo averla presa e dopo il secondo rapportò, ahimè) dove è indicato chiaramente e più volte che la pillola non funziona per i successivi rapporti non protetti, ci siamo allarmati.
Vi chiedo:
1) Considerando che il principio attivo ci impiega un certo tempo ad entrare in circolo (ho letto che il picco è un'ora dopo l'assunzione, è così?) , come potrebbe essere possibile che il secondo rapporto non sia stato comunque "coperto" (ricordo comunque senza una franca eiaculazione intravaginale), vista la quasi concomitanza tra assunzione e secondo rapporto a rischio?
2) Che eventuali alternative ci sono per evitare una gravidanza indesiderata, nell'attuale condizione?
[#1]
La distanza di 45 minuti tra un rapporto e l'atro non compromette l' efficacia della contraccezione d'emergenza .
L'ulipristal acetato (ella one et al....) è rapidamente assorbito dopo somministrazione orale e l'emivita terminale è stimata pari a 32 ore circa .
quindi va assunto quanto prima e non oltre le 120 ore da un rapporto non protetto o dal fallimento di una protezione..
siccome parliamo di un rapporto ravvicinato , possiamo considerarlo come unico rapporto.
Il termine emergenza porta due concetti fondamentali:
E' procedura di EMERGENZA , e non può essere in alcun caso considerata come una pratica contraccettiva di routine.
-E' una pratica contraccettiva di emergenza, cioè volta ad evitare l'instaurarsi di una gravidanza indesiderata, a valle di un rapporto a rischio , e deve essere quindi somministrata tempestivamente
Saluti
L'ulipristal acetato (ella one et al....) è rapidamente assorbito dopo somministrazione orale e l'emivita terminale è stimata pari a 32 ore circa .
quindi va assunto quanto prima e non oltre le 120 ore da un rapporto non protetto o dal fallimento di una protezione..
siccome parliamo di un rapporto ravvicinato , possiamo considerarlo come unico rapporto.
Il termine emergenza porta due concetti fondamentali:
E' procedura di EMERGENZA , e non può essere in alcun caso considerata come una pratica contraccettiva di routine.
-E' una pratica contraccettiva di emergenza, cioè volta ad evitare l'instaurarsi di una gravidanza indesiderata, a valle di un rapporto a rischio , e deve essere quindi somministrata tempestivamente
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 03/11/2020.
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