Pillola e formicolio
Gentile dottore, avrei bisogno di un consiglio urgente. Mi trovo in vacanza in Spagna e non posso rivolgermi al mio medico, ho un problema e non so come comportarmi. Questa è la situazione. Sono una ragazza di 26 anni,fumatrice. Da 4 giorni assumo Loette, come metodo anticoncezionale. Non avevo mai usato la pillola prima d"ora. Fin dalla prima sera di assunzione ho avuto,soprattutto per le tre ore successive, senso di verigine, nausea, tachicardia e agitazione generale che compare anche in altri momenti della giornata. Ho pensato che parte di questi sintomi fossero legati forse ad un po"di preoccupazione per la novità. Da due giorni però mi sveglio con uno strano formicolio alle gambe e ai piedi. Oggi è particolarmente forte,specie a sinistra del corpo, e persistente. In particolare lo sento alla mano e al piede sinistro e si estende al braccio, fino alla spalla, e,più lieve, alla gamba e alla schiena. Piedi e mani sono piuttosto gonfi, di più i sinistri, anche il seno è gonfio e mi fa male, ho un po'di tachicardia e dolore al petto, ma forse è per l'agitazione. Queto formicolio, simile ad esempio a quello che si ha dopo aver tenuto a lungo le gambe accavallate o un atro compresso, non accenna a passare e non so se sia normale o se debba preoccuparmi. Devo interrompere il trattamento? Il ginecologo che mi ha prescritto la pillola non mi conosceva, e non mi ha fatto fare prima esami particolari del sangue, sebbene abbia in famiglia un nonno deceduto per ictus cerebrale e l"altro per infarto miocardico dovuto a diabete. Forse è stato un po"superficiale? Forse il non sentirmi tranquilla sta amplificando dei sintomi che sarebbero altrimenti normali... non lo so. Ma questo formicolio non cessa e non so che fare. Avrei bisogno di un consiglio. Grazie mille. Tiziana
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Gentile utente,
non credo che nessuno sia superficiale in queste situazioni; a meno di patologie evidenti si prova una terapia e se ne considerano gli effetti.
In questo caso io sospenderei il farmaco e vedrei l'esito, se i sintomi non regrediscono saprà che non è la pillola e ne parlerà con il suo curante, ma al limite la può riprendere il mese successivo, in caso opposto sarà il suo ginecologo a fare le dovute considerazioni cordiali saluti
non credo che nessuno sia superficiale in queste situazioni; a meno di patologie evidenti si prova una terapia e se ne considerano gli effetti.
In questo caso io sospenderei il farmaco e vedrei l'esito, se i sintomi non regrediscono saprà che non è la pillola e ne parlerà con il suo curante, ma al limite la può riprendere il mese successivo, in caso opposto sarà il suo ginecologo a fare le dovute considerazioni cordiali saluti
Dr. Maurizio Di Felice
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 31.1k visite dal 08/08/2006.
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