Metodi contraccettivi
Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni e assumo la pillola contraccettiva da 1 anno.
Da un paio di mesi a questa parte ho iniziato ad avere dolori muscolari e hanno iniziato a venirmi dei piccoli lividi senza che io subissi nessun urto o trauma di nessun genere.
Ho iniziato a pensare che potesse essere un problema di coagulazione dato dall'assunzione della pillola e ho fatto i relativi esami.
Dagli esami è risultato che il fibrinogeno è di 421, quindi abbastanza alto.
Nel caso effettivamente si trattasse di problemi legati alla pillola, quale sarebbe un altro metodo contraccettivo che potrei assumere, limitando o ancora meglio eliminando questo problema??
Grazie mille.
Da un paio di mesi a questa parte ho iniziato ad avere dolori muscolari e hanno iniziato a venirmi dei piccoli lividi senza che io subissi nessun urto o trauma di nessun genere.
Ho iniziato a pensare che potesse essere un problema di coagulazione dato dall'assunzione della pillola e ho fatto i relativi esami.
Dagli esami è risultato che il fibrinogeno è di 421, quindi abbastanza alto.
Nel caso effettivamente si trattasse di problemi legati alla pillola, quale sarebbe un altro metodo contraccettivo che potrei assumere, limitando o ancora meglio eliminando questo problema??
Grazie mille.
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Le alternative , se si conferma una coagulopatia , sono pillole con solo progestinico , minipillola (POPs) o introduzione di un sistema intrauterino (IUS) al levonorgestrel , da non confondere con la "spirale" (IUD) .
E' utile indagare se effettivamente ci sono rischi di tromboembolismo venoso (stati trombofilici ereditari ) come : resistenza alla proteina C attiva, fattore V di LEIDEN, deficit di ANTITROMBINA, mutazione protrombina G20210A.
La strategia di comunicazione va attentamente valutata: bisogna evitare gli ALLARMISMI nel presentare alle donne gli eventuali rischi tromboembolici legati all'assunzione di estro-progestinici.
SALUTI
E' utile indagare se effettivamente ci sono rischi di tromboembolismo venoso (stati trombofilici ereditari ) come : resistenza alla proteina C attiva, fattore V di LEIDEN, deficit di ANTITROMBINA, mutazione protrombina G20210A.
La strategia di comunicazione va attentamente valutata: bisogna evitare gli ALLARMISMI nel presentare alle donne gli eventuali rischi tromboembolici legati all'assunzione di estro-progestinici.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 12/06/2020.
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