Aborto e nuova gravidanza
Gentili Dottori, ho recentemente subito un raschiamento per aborto interno alla 12 settimana (gravidanza interrotta alla 11+3).
Ho avuto perdite ematiche intermittenti a partire dalla 9 settimana, tuttavia nelle numerose ecografie svolte presso il pronto soccorso e lo studio medico del mio ginecologo, tutto sembrava procedere bene.
La crescita del feto era regolare, il battito presente, non segni di distacco e collo chiuso.
Ho effettuato anche un test genetico prenatale non invasivo, che ha escluso l’incidenza di malattie genetiche (sindromi e cariotipi).
Solo con l’ecografia del Bitest è stata rilevata l’assenza di battito.
Il mio primogenito è nato nel 2015, dopo gravidanza a rischio per distacco della placenta, con parto pretermine alla 36esima settimana, dovuto a rottura delle acque probabilmente causato da sbalzo di pressione.
Il parto è stato naturale, ma indotto, tuttavia è stato necessario il secondamento manuale della placenta con applicazione di Bakri Balloon.
In gravidanza ho avuto episodi di cistite, tampone positivo al momento del parto.
Negli anni, facendo analisi del sangue per svariati motivi, sono emersi valori ematici sballati (leucociti alti o bassi, ematocrito basso) e infezioni alle vie urinarie, anche gravi.
Nel 2017 ho contratto da mio figlio un enterovirus, che mi ha causato una meningite virale, per la quale sono stata ricoverata.
Ho una forma di celiachia non conclamata (Allele DQ2 e biopsia positiva con lesioni compatibili con marsh 1 ma non sono mai stati rinvenuti anticorpi).
Mi ammalo facilmente, i raffreddori sono così frequenti che ho costantemente tagli nelle narici.
Siamo alla ricerca del secondo figlio da circa due anni, e questo è il secondo aborto.
Il primo è avvenuto alla settima settimana, dopo aver avuto perdite di sangue sempre più abbondanti.
Non è stato necessario il raschiamento.
La seconda gravidanza si è instaurata un anno dopo.
Come anticipavo, a partire dall’ottava settimana sono iniziate perdite.
Dalle analisi effettuate in corso di gravidanza sono emersi: leucopenia, monociti bassi, batteri nelle urine (trattati con monuril e cura antibiotica di augmentin) emoglobina e ematocrito bassi, MCH alto, MPV alto, MCV basso, APTT basso, discreto numero di cellule nelle basse vie e tracce di muco, rari leucociti.
Ho assunto integratori di ferro, vitamine e acido folico dall’inizio della gravidanza.
Attualmente sono in attesa di visita di controllo, poichè alla prima visita post raschiamento il ginecologo ha rilevato che potrebbe essere necessario un secondo intervento, essendo presenti ulteriori residui non espulsi.
Vorremmo iniziare presto a cercare una nuova gravidanza, ma sono molto spaventata all’idea di affrontare nuovamente un aborto.
Vorrei capire se in qualche modo il mio stato di salute può influire sulla difficoltà di concepire e sugli aborti ripetuti.
Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi risposta potrete fornirmi.
Ho avuto perdite ematiche intermittenti a partire dalla 9 settimana, tuttavia nelle numerose ecografie svolte presso il pronto soccorso e lo studio medico del mio ginecologo, tutto sembrava procedere bene.
La crescita del feto era regolare, il battito presente, non segni di distacco e collo chiuso.
Ho effettuato anche un test genetico prenatale non invasivo, che ha escluso l’incidenza di malattie genetiche (sindromi e cariotipi).
Solo con l’ecografia del Bitest è stata rilevata l’assenza di battito.
Il mio primogenito è nato nel 2015, dopo gravidanza a rischio per distacco della placenta, con parto pretermine alla 36esima settimana, dovuto a rottura delle acque probabilmente causato da sbalzo di pressione.
Il parto è stato naturale, ma indotto, tuttavia è stato necessario il secondamento manuale della placenta con applicazione di Bakri Balloon.
In gravidanza ho avuto episodi di cistite, tampone positivo al momento del parto.
Negli anni, facendo analisi del sangue per svariati motivi, sono emersi valori ematici sballati (leucociti alti o bassi, ematocrito basso) e infezioni alle vie urinarie, anche gravi.
Nel 2017 ho contratto da mio figlio un enterovirus, che mi ha causato una meningite virale, per la quale sono stata ricoverata.
Ho una forma di celiachia non conclamata (Allele DQ2 e biopsia positiva con lesioni compatibili con marsh 1 ma non sono mai stati rinvenuti anticorpi).
Mi ammalo facilmente, i raffreddori sono così frequenti che ho costantemente tagli nelle narici.
Siamo alla ricerca del secondo figlio da circa due anni, e questo è il secondo aborto.
Il primo è avvenuto alla settima settimana, dopo aver avuto perdite di sangue sempre più abbondanti.
Non è stato necessario il raschiamento.
La seconda gravidanza si è instaurata un anno dopo.
Come anticipavo, a partire dall’ottava settimana sono iniziate perdite.
Dalle analisi effettuate in corso di gravidanza sono emersi: leucopenia, monociti bassi, batteri nelle urine (trattati con monuril e cura antibiotica di augmentin) emoglobina e ematocrito bassi, MCH alto, MPV alto, MCV basso, APTT basso, discreto numero di cellule nelle basse vie e tracce di muco, rari leucociti.
Ho assunto integratori di ferro, vitamine e acido folico dall’inizio della gravidanza.
Attualmente sono in attesa di visita di controllo, poichè alla prima visita post raschiamento il ginecologo ha rilevato che potrebbe essere necessario un secondo intervento, essendo presenti ulteriori residui non espulsi.
Vorremmo iniziare presto a cercare una nuova gravidanza, ma sono molto spaventata all’idea di affrontare nuovamente un aborto.
Vorrei capire se in qualche modo il mio stato di salute può influire sulla difficoltà di concepire e sugli aborti ripetuti.
Vi ringrazio anticipatamente per qualsiasi risposta potrete fornirmi.
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro
Ginecologo, Senologo
8.5k 284
Non deve precipitarsi a cercare una gravidanza.Le consiglio almeno 3 mesi senza. Entro il primo mese dall'aborto, però, dovrebbe eseguire alcuni prelievi per il dosaggio degli autoanticorpi, una isteroscopia e un prelievo endometriale per endometriocoltura, ricerca linfoplasmacellule e cellule NK su biopsia endometriale.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Egregio Dottore, la ringrazio intanto per la sua gentilissima e utile risposta; purtroppo il primo mese è passato, non ho avuto modo di essere seguita dal ginecologo. Inizialmente sembrava intenzionato a sottopormi ad alcuni esami, poi mi ha consigliato di attendere un mese e riprovare. Pensa possa essere comunque utile fare gli esami in futuro?
La ringrazio nuovamente
La ringrazio nuovamente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.7k visite dal 06/04/2020.
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