Fastidiosa vulvite non passa
Buongiorno.
Sono una ragazza di 22 anni sessualmente attiva.
Da quasi 3 settimana ho una fastidiosa vulvite che non passa: spiegherò la mia situazione.
Ad inizio marzo, dopo un rapporto un po' più dinamico del solito con preliminari molto lunghi (come di consueto) con il mio partner, ho iniziato ad accusare fastidio intimo: vulva e clitoride arrossati, gonfi, infiammati.
Pensavo che fosse una banale infiammazione per un rapporto un po' troppo energico, così ho applicato un intero tubetto di un gel intimo a base naturale comprato in farmacia: nessun segno di miglioramento.
Dopo circa una settimana, all'infiammazione si è aggiunto anche prurito e due episodi di copiose perdite bianche dense ed inodore.
La Dottoressa, sospettando una Candida, mi ha prescritto un antimicotico: 1 pastiglia, una volta al giorno per 2 giorni di fila.
Lo stesso giorno sono comparse le mestruazioni, che hanno aumentato il mio fastidio intimo (temo a causa degli assorbenti esterni): si sono infatti formate delle piccole abrasioni sulle labbra e l'infiammazione su vulva e clitoride è peggiorata.
Finito il ciclo, da quasi 10 giorni sto applicando la crema Gynocanesten sia internamente (1 volta al giorno) sia esternamente (più volte al giorno, dopo la minzione).
Il fastidio, però, non si attenua.
Purtroppo non ho potuto fare alcun esame a causa dell'emergenza coronavirus: nè esame ginecologico, nè tamponi.
Aggiungo che la mia ginecologa sostiene che "Non è nulla, passerà" e tende a sminuire il mio problema, dicendo di "fidarmi del mio corpo e basta", ma io sono preoccupata e soprattutto stanca di avere vulva, clitoride, parte delle labbra e perimetro dell'orifizio vaginale infiammati come il primo giorno in cui mi sono accorta del fastidio.
Che cosa posso fare?
Sono davvero demoralizzata e stanca di non vedere miglioramenti.
Vi ringrazio della disponibilità.
Cordiali saluti.
Sono una ragazza di 22 anni sessualmente attiva.
Da quasi 3 settimana ho una fastidiosa vulvite che non passa: spiegherò la mia situazione.
Ad inizio marzo, dopo un rapporto un po' più dinamico del solito con preliminari molto lunghi (come di consueto) con il mio partner, ho iniziato ad accusare fastidio intimo: vulva e clitoride arrossati, gonfi, infiammati.
Pensavo che fosse una banale infiammazione per un rapporto un po' troppo energico, così ho applicato un intero tubetto di un gel intimo a base naturale comprato in farmacia: nessun segno di miglioramento.
Dopo circa una settimana, all'infiammazione si è aggiunto anche prurito e due episodi di copiose perdite bianche dense ed inodore.
La Dottoressa, sospettando una Candida, mi ha prescritto un antimicotico: 1 pastiglia, una volta al giorno per 2 giorni di fila.
Lo stesso giorno sono comparse le mestruazioni, che hanno aumentato il mio fastidio intimo (temo a causa degli assorbenti esterni): si sono infatti formate delle piccole abrasioni sulle labbra e l'infiammazione su vulva e clitoride è peggiorata.
Finito il ciclo, da quasi 10 giorni sto applicando la crema Gynocanesten sia internamente (1 volta al giorno) sia esternamente (più volte al giorno, dopo la minzione).
Il fastidio, però, non si attenua.
Purtroppo non ho potuto fare alcun esame a causa dell'emergenza coronavirus: nè esame ginecologico, nè tamponi.
Aggiungo che la mia ginecologa sostiene che "Non è nulla, passerà" e tende a sminuire il mio problema, dicendo di "fidarmi del mio corpo e basta", ma io sono preoccupata e soprattutto stanca di avere vulva, clitoride, parte delle labbra e perimetro dell'orifizio vaginale infiammati come il primo giorno in cui mi sono accorta del fastidio.
Che cosa posso fare?
Sono davvero demoralizzata e stanca di non vedere miglioramenti.
Vi ringrazio della disponibilità.
Cordiali saluti.
[#1]
Chiaramente la mia difficoltà sta nella impossibilità di confermare la diagnosi , non potendo (logicamente ) eseguire un esame ginecologico ed un esame batteriologico a fresco delle secrezioni vaginali (candida ? vaginosi batterica? trichomonas?, Coli? ) .
Non potendo menzionare nomi commerciali , posso consigliarle soltanto impacchi tiepidi col soluzione di acido borico, terapie vaginali aspecifiche .
SALUTONI
Non potendo menzionare nomi commerciali , posso consigliarle soltanto impacchi tiepidi col soluzione di acido borico, terapie vaginali aspecifiche .
SALUTONI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 03/04/2020.
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Approfondimento su Vulvodinia
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