Agnocasto e mestruazione che non arriva
Buonasera.
Io (37 anni) e mio marito (40 anni) cerchiamo di avere un figlio da quasi 4 anni.
Dopo 8 mesi di rapporti liberi, ero rimasta incinta, ma la gravidanza è terminata quasi subito, alla sesta settimana.
Da allora, più nulla per un altro anno.
Ci rivolgiamo quindi alla PMA e dopo aver fatto tutti gli esami possibili ed immaginabili (isterosalpingografia, isteroscopia, biopsia e coltura endomentriale, cariotipo, esami trombofilia e autoimmunità) senza che venisse riscontrata nessuna patologia né a me né a mio marito, mi sottopongo a tre IUI (negative) e poi a due stimolazioni per un totale di cinque transfer (quattro di blastocisti di quinta giornata uno di due embrioni di terza) quattro negativi e una biochimica.
Estenuati dall'investimento fisico ed emotivo che richiede la PMA, decidiamo di prenderci una pausa da tutto e ritornare ai rapporti liberi.
Avendo sempre avuto spotting nella fase luteale, la mia ginecologa ha ipotizzato una carenza di progesterone (nonostante i valori ematici fossero sempre nei range) e infatti tutti i transfer sono stati sostenuti con progesterone in ovuli e iniezioni.
Ora che sono tornata ai rapporti naturali ho cominciato - di mia iniziativa - a prendere l'agnocasto che ho letto essere un progesterone-like, ma naturale (mi sembrava insensato assumere progeffik o pleyris durante la fase luteale di un ciclo naturale).
Su questo ciclo l'ho cominciato ad assumere dopo l'ovulazione, quindi ormai sono un paio di settimane, solo che la mestruazione non mi torna.
Avrebbe dovuto arrivarmi ieri e invece niente né ieri né oggi.
Dite che lo devo interrompere?
Nel bugiardino c'è scritto di prenderlo per tre mesi di seguito prima di vedere i primi effetti...
Grazie mille.
Io (37 anni) e mio marito (40 anni) cerchiamo di avere un figlio da quasi 4 anni.
Dopo 8 mesi di rapporti liberi, ero rimasta incinta, ma la gravidanza è terminata quasi subito, alla sesta settimana.
Da allora, più nulla per un altro anno.
Ci rivolgiamo quindi alla PMA e dopo aver fatto tutti gli esami possibili ed immaginabili (isterosalpingografia, isteroscopia, biopsia e coltura endomentriale, cariotipo, esami trombofilia e autoimmunità) senza che venisse riscontrata nessuna patologia né a me né a mio marito, mi sottopongo a tre IUI (negative) e poi a due stimolazioni per un totale di cinque transfer (quattro di blastocisti di quinta giornata uno di due embrioni di terza) quattro negativi e una biochimica.
Estenuati dall'investimento fisico ed emotivo che richiede la PMA, decidiamo di prenderci una pausa da tutto e ritornare ai rapporti liberi.
Avendo sempre avuto spotting nella fase luteale, la mia ginecologa ha ipotizzato una carenza di progesterone (nonostante i valori ematici fossero sempre nei range) e infatti tutti i transfer sono stati sostenuti con progesterone in ovuli e iniezioni.
Ora che sono tornata ai rapporti naturali ho cominciato - di mia iniziativa - a prendere l'agnocasto che ho letto essere un progesterone-like, ma naturale (mi sembrava insensato assumere progeffik o pleyris durante la fase luteale di un ciclo naturale).
Su questo ciclo l'ho cominciato ad assumere dopo l'ovulazione, quindi ormai sono un paio di settimane, solo che la mestruazione non mi torna.
Avrebbe dovuto arrivarmi ieri e invece niente né ieri né oggi.
Dite che lo devo interrompere?
Nel bugiardino c'è scritto di prenderlo per tre mesi di seguito prima di vedere i primi effetti...
Grazie mille.
[#1]
Buongiorno,
in merito all'agnocasto potrebbe essere effettivamente la sua assunzione in continuo a ritardare le mestruazioni. Proverei a sospenderlo. Esegua comunque anche un test di gravidanza. Peraltro la sicurezza dell'agnocasto in gravidanza non è confermata dalla letteratura scientifica quindi nel caso fosse incinta passerei a ovuli di progesterone da 200 mg.
Nel caso volesse ritentare la strada della PMA e vista l'eccellente risposta passata in termini di numero di blastocisti ottenute, avendo più di 35 anni, potrebbe pensare allo screening preimpianto per andare a trasferire in utero solo gli embrioni/blastocisti euploidi, che normalmente diminuiscono dopo i 35 anni di età materna.
Per quanto riguarda la supplementazione della fase luteale dopo PMA è normale che le sia stato dato progesterone, non perchè lei abbia una carenza ma perchè con la stimolazione ormonale l'assetto ormonale viene stravolto e l'organismo ha bisogno della terapia sostitutiva, ma solo a causa della terapia subita, non per un deficit intrinseco.
Lo spotting post ovulatorio in alcune donne è anche spia di un endometrio polipoide che può essere corretto utilizzando spirale medicata per 3 - 6 mesi e successivamente diventa permissivo per la gravidanza. Nel caso avesse eseguito isteroscopia più di un anno fa, la ripeterei.
Se avesse bisogno ulteriori chiarimenti sono a disposizione.
PS: raccomando di controllare anche TSH e prolattina.
in merito all'agnocasto potrebbe essere effettivamente la sua assunzione in continuo a ritardare le mestruazioni. Proverei a sospenderlo. Esegua comunque anche un test di gravidanza. Peraltro la sicurezza dell'agnocasto in gravidanza non è confermata dalla letteratura scientifica quindi nel caso fosse incinta passerei a ovuli di progesterone da 200 mg.
Nel caso volesse ritentare la strada della PMA e vista l'eccellente risposta passata in termini di numero di blastocisti ottenute, avendo più di 35 anni, potrebbe pensare allo screening preimpianto per andare a trasferire in utero solo gli embrioni/blastocisti euploidi, che normalmente diminuiscono dopo i 35 anni di età materna.
Per quanto riguarda la supplementazione della fase luteale dopo PMA è normale che le sia stato dato progesterone, non perchè lei abbia una carenza ma perchè con la stimolazione ormonale l'assetto ormonale viene stravolto e l'organismo ha bisogno della terapia sostitutiva, ma solo a causa della terapia subita, non per un deficit intrinseco.
Lo spotting post ovulatorio in alcune donne è anche spia di un endometrio polipoide che può essere corretto utilizzando spirale medicata per 3 - 6 mesi e successivamente diventa permissivo per la gravidanza. Nel caso avesse eseguito isteroscopia più di un anno fa, la ripeterei.
Se avesse bisogno ulteriori chiarimenti sono a disposizione.
PS: raccomando di controllare anche TSH e prolattina.
Dr.ssa Valentina La Pica
Specialista in Ginecologia e Ostetricia
www.valentinalapica.it
[#2]
Utente
Buongiorno Dottoressa e grande infinitamente per la risposta articolata e chiarissima.
Di isteroscopie con biopsia endometriale ne ho fatte 2:
Gennaio 2019
VIDEOISTEROSCOPIA: ingresso in vaginiscopia. Si visualizza incluso endometrisco sulla cervic uterina a ore 11. Canale cervicale regolare. All'ingresso della cavità uterina si apprezza abbondante muco che non permette una chiara visualizzazione della cavità. Si pulisce l'ottica e si cerca un nuovo ingresso, ma si apprezza sempre abbondate muco. Fondo uterino apparentemente regolare. Probabili residui mestruali. Si esegue biopsia endometriale.
Esame non concludente per valutazione cavità.
BIOPSIA: materiale frammentato di complessivi 1,5 cm di asse maggiore.
Endometrio proliferativo, talora pseudopolipoide, e con aspetti di metaplasia ciliata. Presenti aspetti di endometrite cronica. Eseguita ricerca immunocitochimica CD138 (coerente)
E poi di nuovo ad Aprile 2019
VIDEOISTEROSCOPIA: Ingresso in vaginoscopia. Si visualizza incluso endometrisco sulla cervice uterina a ore 11. Oue puntiforme. Canale cervicale regolare. OUI distensibile. Cavità uterina di volume e morfologia regolari. Fondo uterino regolare e osti tubarici visibili di aspetto velato, apparentemente impervi. Si esegue biopsia endometriale per ricerca endometrite.
BIOPSIA: Materiale frammentato di complessivi cm 1,5 circa di asse maggiore.
Frammenti di endometrio con alcuni aspetti secretivi focale disgregazione glandulo-stromale con focale pseudodecidualizzazione stromale.
Non aspetti di endometrite cronica.
Eseguita ricerca immunocitochimica CD138 (coerente)
Circa l'apparente impervietà delle tube nel secondo referto, avevo fatto Isterosalpingografia l'anno prima ed erano risultate pervie e eco 3D dalla mia gine il mese dopo la seconda isteroscopia e lei dice che le sembrava leggermente velata solo la dx, mentre la sx era pervia.
Circa la definizione "endimetrio talora pseudopolipoide" del primo referto, la mia ginecologa mi aveva detto che non era una condizione invalidante per una gravidanza e non mi aveva consigliato nessuna terapia con spirale medicata. Lei cosa ne pensa?
È possibile scriverle privatamente e prenotare una visita (chiaramente quando l'allarme coronavirus sarà rientrato)? Ho visto che riceve anche a Milano.
Se ciò viola le regole del sito, mi scuso.
Intanto la ringrazio infinitamente.
Di isteroscopie con biopsia endometriale ne ho fatte 2:
Gennaio 2019
VIDEOISTEROSCOPIA: ingresso in vaginiscopia. Si visualizza incluso endometrisco sulla cervic uterina a ore 11. Canale cervicale regolare. All'ingresso della cavità uterina si apprezza abbondante muco che non permette una chiara visualizzazione della cavità. Si pulisce l'ottica e si cerca un nuovo ingresso, ma si apprezza sempre abbondate muco. Fondo uterino apparentemente regolare. Probabili residui mestruali. Si esegue biopsia endometriale.
Esame non concludente per valutazione cavità.
BIOPSIA: materiale frammentato di complessivi 1,5 cm di asse maggiore.
Endometrio proliferativo, talora pseudopolipoide, e con aspetti di metaplasia ciliata. Presenti aspetti di endometrite cronica. Eseguita ricerca immunocitochimica CD138 (coerente)
E poi di nuovo ad Aprile 2019
VIDEOISTEROSCOPIA: Ingresso in vaginoscopia. Si visualizza incluso endometrisco sulla cervice uterina a ore 11. Oue puntiforme. Canale cervicale regolare. OUI distensibile. Cavità uterina di volume e morfologia regolari. Fondo uterino regolare e osti tubarici visibili di aspetto velato, apparentemente impervi. Si esegue biopsia endometriale per ricerca endometrite.
BIOPSIA: Materiale frammentato di complessivi cm 1,5 circa di asse maggiore.
Frammenti di endometrio con alcuni aspetti secretivi focale disgregazione glandulo-stromale con focale pseudodecidualizzazione stromale.
Non aspetti di endometrite cronica.
Eseguita ricerca immunocitochimica CD138 (coerente)
Circa l'apparente impervietà delle tube nel secondo referto, avevo fatto Isterosalpingografia l'anno prima ed erano risultate pervie e eco 3D dalla mia gine il mese dopo la seconda isteroscopia e lei dice che le sembrava leggermente velata solo la dx, mentre la sx era pervia.
Circa la definizione "endimetrio talora pseudopolipoide" del primo referto, la mia ginecologa mi aveva detto che non era una condizione invalidante per una gravidanza e non mi aveva consigliato nessuna terapia con spirale medicata. Lei cosa ne pensa?
È possibile scriverle privatamente e prenotare una visita (chiaramente quando l'allarme coronavirus sarà rientrato)? Ho visto che riceve anche a Milano.
Se ciò viola le regole del sito, mi scuso.
Intanto la ringrazio infinitamente.
[#3]
Gentile Signora,
l'endometrio polipoide sicuramente non è un fattore di infertilità assoluta ma in pazienti che hanno difficoltà a concepire e soprattutto che hanno avuto diversi fallimenti di PMA non è possibile trascurare nessun dettaglio e bisogna cercare di mettere a posto tutto il possibile. Detto questo nella seconda isteroscopia non era più segnalato, il che è strano perché difficilmente è una condizione che si risolve spontaneamente. Inoltre nella seconda isteroscopia risulta risolta l'endometrite cronica che è sicuramente un aspetto positivo. Aveva fatto terapia immagino?
Essendo passato un anno dall'ultima isteroscopia si potrebbe pensare di ripetere solo la biopsia endometriale, la cavità direi che sia stata indagata a sufficienza. Nel frattempo potrebbe ripetere anche dei tamponi cervicovaginali ed eventualmente dosare anticorpi su sangue anti chlamydia IgG e IgM per chiarire la funzionalità tubarica.
Se desidera contattarmi può mandarmi una mail a valentina.lapica@medicitalia.it
Saluti
l'endometrio polipoide sicuramente non è un fattore di infertilità assoluta ma in pazienti che hanno difficoltà a concepire e soprattutto che hanno avuto diversi fallimenti di PMA non è possibile trascurare nessun dettaglio e bisogna cercare di mettere a posto tutto il possibile. Detto questo nella seconda isteroscopia non era più segnalato, il che è strano perché difficilmente è una condizione che si risolve spontaneamente. Inoltre nella seconda isteroscopia risulta risolta l'endometrite cronica che è sicuramente un aspetto positivo. Aveva fatto terapia immagino?
Essendo passato un anno dall'ultima isteroscopia si potrebbe pensare di ripetere solo la biopsia endometriale, la cavità direi che sia stata indagata a sufficienza. Nel frattempo potrebbe ripetere anche dei tamponi cervicovaginali ed eventualmente dosare anticorpi su sangue anti chlamydia IgG e IgM per chiarire la funzionalità tubarica.
Se desidera contattarmi può mandarmi una mail a valentina.lapica@medicitalia.it
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.8k visite dal 20/03/2020.
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