Cosa fare in caso di positività allo streptococco gruppo b alla 12’ settimana di gravidanza?
Buongiorno, ho avuto una rottura prematura del sacco alla 19’ settimana a luglio 2019.
Gli esami e i tamponi fatti in quell’occasione non avevano riscontrato nulla di anomalo.
Adesso sono incinta e sono a 12+1.
La ginecologa mi ha fatto eseguire dei tamponi che sono risultati positivi allo streptococco gruppo b.
Cosa fare?
È bene eseguire esami più approfonditi?
È bene avviare una profilassi antibiotica?
Gli esami e i tamponi fatti in quell’occasione non avevano riscontrato nulla di anomalo.
Adesso sono incinta e sono a 12+1.
La ginecologa mi ha fatto eseguire dei tamponi che sono risultati positivi allo streptococco gruppo b.
Cosa fare?
È bene eseguire esami più approfonditi?
È bene avviare una profilassi antibiotica?
Prima di tutto in considerazione dell'andamento fluttuante dell'infezione da streptococco beta-emolitico di gruppo B (GBS) , le linee guida raccomandano di eseguire il prelievo del tampone tra la 35^ e 37 settimana , epoca in cui lo stato di colonizzazione rimane solitamente stabile per altre 5 settimane.
Questo perchè alcune gestanti negative durante l'intera gravidanza possono risultare positive , altre possono essere ricolonizzate (reinfettate) dopo un trattamento antibiotico.
L'infezione vaginale da GBS è asintomatica , il trattamento precoce eradica TEMPORANEAMENTE il GBS e non previene la possibilità di reinfezione entro 6 settimane.
QUINDI il tampone va eseguito tra 35 e 37 settimane , e assume importanza per il NEONATO non per la gestante.
SALUTI
Questo perchè alcune gestanti negative durante l'intera gravidanza possono risultare positive , altre possono essere ricolonizzate (reinfettate) dopo un trattamento antibiotico.
L'infezione vaginale da GBS è asintomatica , il trattamento precoce eradica TEMPORANEAMENTE il GBS e non previene la possibilità di reinfezione entro 6 settimane.
QUINDI il tampone va eseguito tra 35 e 37 settimane , e assume importanza per il NEONATO non per la gestante.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI

Utente
La mia ginecologa mi ha prescritto una terapia antibiotica di 6 giorni a base di azitromicina (sensibile da referto) e urinocoltura.
Questo sulla scia di una rottura prematura alla 19’ settimana dovuta ad un’infezione che però non sono stati in grado di identificare.
Ritiene che sia una scelta azzardata?
Questo sulla scia di una rottura prematura alla 19’ settimana dovuta ad un’infezione che però non sono stati in grado di identificare.
Ritiene che sia una scelta azzardata?
Non sono in grado di giudicare il razionale della terapia consigliata dalla Collega
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 11/03/2020.
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