Parziale rotture membrane settimana 22+4 (pprom)

Salve, io ho avuto una rottura delle acque a 22+4, mentre stavo dormendo mi sono svegliata poiché avvertivo perdita abbondante, tant'è che ho bagnato pigiama e lenzuola.
Corsa in ospedale ed effettuato tampone confermano diagnosi Pprom e da allora sono ricoverata.
Il tutto alle 4 di notte circa.
Intorno alle h 7 dello stesso giorno, ho un ulteriore perdita (tipo una pipi) ma da allora non ho avuto la sensazione di perdita.
Non uso salva slip e i miei indumenti sono asciutti, sono ovviamente coricata, tuttavia, quando vado in bagno, controllo asciugandomi e vedo che in realtà li sono bagnata di liquido molto acquoso e trasparente e inodore, tuttavia solamente qua do quindi mi alzo in piedi e o sono in bagno.
Adesso sono alla settimane 23+3, faccio antibiotici e da risultati tamponi e del sangue non risultano infezioni.
Ogni mattina controllo battito e liquido.
Ed è su quest'ultimo valore che vorrei un chiarimento.
Credo che ci sarà un valore minimo/massimo per epoca gestazione, fino ad adesso hanno misurato sacche di liquido 4cm, dicendomi che la bambina inoltre aveva viscica piena.
Quando ho chiesto se il liquido fosse sufficiente, la risposta è stata un po' vaga,... Non ottimale ma neanche male e comunque è un dato che cambia regolarmente.
Ok, ma ci sarà un soglia dove viene considerata pericoloso e con la misurazione fornita "sacca 4 cm" non trovo riferimenti su internet (afi corrispondente come si calcola) quando chiedo mi viene risposto che il mio unico obiettivo adesso è riposo assoluto in ospedale con monitoraggio... Mi è chiaro... Ma vorrei anche capirne di più... Al momento è o non è sufficiente il liquido?
Qual è la soglia allarme rosso?
Sono sufficienti 4cm per lo sviluppo dei arti?
Ps.
Aggiungo che dal controllo di oggi risulta collo.
Dell utero chiuso e assenza di contrazioni.
Grazie mille per qualsiasi chiarimento o informazione in più mi potrà fornire.
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
ecografia transaddominale per valutare:
quantità di liquido amniotico e presenza di
oligoidramnios (falda massima verticale di li
quido amniotico libera da cordone ombelicale
inferiore a 2x2 cm o AFI <5)
-valutazione della lunghezza della cervice uterina con sonda TV
- dalla 24 settimana cardiotocografia per valutare eventuali segni di compressione funicolare e segni di corionamniosite.
- in alcuni casi si ricorre alla amniocentesi per valutazione colturale del liquido amniotico.
I criteri diagnostici per corionamniosite sono
febbre e tachicardia materna, leucocitosi, iper
contrattilità uterina, secrezioni vaginali anomale e tachicardia fetale.
Questi i criteri secondo le linee guida.
Saluti e in bocca al lupo

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

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