Tsh, anticorpi e aborto
Buonasera,
mio marito ed io stiamo cercando di avere un figlio dal luglio 2006. Dopo tante analisi gli unici valori fuori norma sono: la tiroidite di Hashimoto con ANTIMICROSOMIALI (da 1821 a 1500), ANTITPO E ANTITIREOGLOBULINA; una positività agli anticorpi antinucleo 1:80; una bilirubina leggermente alta (1,41 range normale fino ad 1; diretta 0,28 ed indiretta 1,13; una positività agli AC Anti-Herpes II (Gen.) IGG 1,3.
I precedenti ginecologo ed endocrinologo non hanno dato rilevanza a questi valori affermando che se ft3, ft4 e tsh erano nella norma, non c'era nessun collegamento con la nostra infertilità. Dopo vari monitoraggi ed una inseminazione intrauterina senza successo, ho cambiato centro ed endocrinologo. Quest'ultimo mi ha aumentato l'eutirox al fine di portare il TSH nel range 1/1,5, ma non ha ritenuto importanti i valori degli anticorpi antitiroidei. Per quanto riguarda il centro di procreazione assistita ha affermato che sia i miei valori che quelli di mio marito erano nella norma per cui a gennaio 2009 abbiamo fatto un altro tentativo di iui prendendo cardioaspirina dal giorno della stimolazione con Gonal-F a basse dosi (75ui X 4die e 37,5ui x 2die) in quanto reagivo bene. Il 16 gennaio abbiamo fatto la iui e dal 17 gennaio ho preso mezza pasticca di deltacortene da 25mg al giorno più 2 capsule di progefik per die. Il 30 gennaio ho fatto l'esame delle Betahcg e sono risultate positive: 105. L'11 febbraio erano arrivate a 8111,70. Il 12 febbraio ho fatto la prima ecografia dove si è vista la camera gestazionale ed il sacco vitellino. Il 20 febbraio ho fatto la seconda e l'embrione non era visibile. Diagnosi confermata il lunedì successivo: aborto interno. Mercoledì raschiamento. Senza aver mai avuto alcuna perdita.
Nel frattempo i valori della tiroide erano:
17 dicembre: ft3 2,84 - ft4 1,64(ng/ml) - tsh 0,13 (da due mesi così in seguito ad aumento di eutirox a 75mg) - abtpo 199,1 - Antitireoglobulina 486,70
10 gennaio: l'endocrinologo ha abbassato l'eutirox dandomi 75 e 50 mg a giorni alterni per mantenere il tsh tra 1 ed 1,50
Il 31 gennaio: dopo le prima beta positive mi ha fatto alzare l'eutirox di nuovo a 75 tutti i giorni.
Il 3 febbraio i valori risultavano: ft3 2,44 - ft4 12,70 (pg/ml) - tsh 3,69 - abtpo 178 - Antitireoglobulina 222
Dal 4 febbraio ho aumentato a 87,50 giornalieri l'eutirox.
L'11 febbraio i valori erano: ft3 2,41 - ft4 13,80 (pg/ml) - tsh 2,60 - abtpo e Antitireoglobulina non ripetuti.
L'improvviso aumento del TSH può aver indotto l'aborto? O sono responsabili gli anticorpi alti nonostante il cortisone? Forse avrei dovuto prendere + cortisone o iniziare a prenderlo prima? E' un caso che l'unica volta che ho preso cardioaspirina e cortisone sono rimasta incinta? Endocrinologo e ginecologo ritengono un caso l'aborto, addebitandolo ad anomalie cromosomiche comuni alla mia età. Ma ci rimane il dubbio che anticorpi e tiroide abbiano avuto un ruolo e la paura che possa per questo riaccadere.
Grazie
mio marito ed io stiamo cercando di avere un figlio dal luglio 2006. Dopo tante analisi gli unici valori fuori norma sono: la tiroidite di Hashimoto con ANTIMICROSOMIALI (da 1821 a 1500), ANTITPO E ANTITIREOGLOBULINA; una positività agli anticorpi antinucleo 1:80; una bilirubina leggermente alta (1,41 range normale fino ad 1; diretta 0,28 ed indiretta 1,13; una positività agli AC Anti-Herpes II (Gen.) IGG 1,3.
I precedenti ginecologo ed endocrinologo non hanno dato rilevanza a questi valori affermando che se ft3, ft4 e tsh erano nella norma, non c'era nessun collegamento con la nostra infertilità. Dopo vari monitoraggi ed una inseminazione intrauterina senza successo, ho cambiato centro ed endocrinologo. Quest'ultimo mi ha aumentato l'eutirox al fine di portare il TSH nel range 1/1,5, ma non ha ritenuto importanti i valori degli anticorpi antitiroidei. Per quanto riguarda il centro di procreazione assistita ha affermato che sia i miei valori che quelli di mio marito erano nella norma per cui a gennaio 2009 abbiamo fatto un altro tentativo di iui prendendo cardioaspirina dal giorno della stimolazione con Gonal-F a basse dosi (75ui X 4die e 37,5ui x 2die) in quanto reagivo bene. Il 16 gennaio abbiamo fatto la iui e dal 17 gennaio ho preso mezza pasticca di deltacortene da 25mg al giorno più 2 capsule di progefik per die. Il 30 gennaio ho fatto l'esame delle Betahcg e sono risultate positive: 105. L'11 febbraio erano arrivate a 8111,70. Il 12 febbraio ho fatto la prima ecografia dove si è vista la camera gestazionale ed il sacco vitellino. Il 20 febbraio ho fatto la seconda e l'embrione non era visibile. Diagnosi confermata il lunedì successivo: aborto interno. Mercoledì raschiamento. Senza aver mai avuto alcuna perdita.
Nel frattempo i valori della tiroide erano:
17 dicembre: ft3 2,84 - ft4 1,64(ng/ml) - tsh 0,13 (da due mesi così in seguito ad aumento di eutirox a 75mg) - abtpo 199,1 - Antitireoglobulina 486,70
10 gennaio: l'endocrinologo ha abbassato l'eutirox dandomi 75 e 50 mg a giorni alterni per mantenere il tsh tra 1 ed 1,50
Il 31 gennaio: dopo le prima beta positive mi ha fatto alzare l'eutirox di nuovo a 75 tutti i giorni.
Il 3 febbraio i valori risultavano: ft3 2,44 - ft4 12,70 (pg/ml) - tsh 3,69 - abtpo 178 - Antitireoglobulina 222
Dal 4 febbraio ho aumentato a 87,50 giornalieri l'eutirox.
L'11 febbraio i valori erano: ft3 2,41 - ft4 13,80 (pg/ml) - tsh 2,60 - abtpo e Antitireoglobulina non ripetuti.
L'improvviso aumento del TSH può aver indotto l'aborto? O sono responsabili gli anticorpi alti nonostante il cortisone? Forse avrei dovuto prendere + cortisone o iniziare a prenderlo prima? E' un caso che l'unica volta che ho preso cardioaspirina e cortisone sono rimasta incinta? Endocrinologo e ginecologo ritengono un caso l'aborto, addebitandolo ad anomalie cromosomiche comuni alla mia età. Ma ci rimane il dubbio che anticorpi e tiroide abbiano avuto un ruolo e la paura che possa per questo riaccadere.
Grazie
[#1]
GLi anticorpi antitiroide possono influenzare negativamente l'esito riproduttivo.
La presenza degli auto-anticorpi sta a significare malattia in atto o malattia all'inizio del suo sviluppo. Studi di Singh e Lejeune (degli anni '90) dimostrano che la presenza di anticorpi anti-tiroide si associa ad una elevata percentuale di aborti (del doppio rispetto alle donne poliabortive sena anticorpi in circolo) e ad un rischio due volte maggiore di ipertensione gravidanza-indotta. Lavori di Stagnaro-Green e Glioner, addirittura riferiscono di un incremento di aborti con autoanticorpi presenti sebbene la funzione tiroidea fosse nella norma. IL meccanismo attraverso cui gli autoanticorpi anti-tiroide si associano ad una maggiore abortività non è ancora ben chiaro.
Si suppone che gli anticorpi inficino un legame esistente fisiologicamente fra Beta HCG e tireotropina corionica, prodotta cioè dalle cellule della futura placenta; questo legame sarebbe importante per determinare una regolare produzione di progesterone trofoblastico. La riduzione dei livelli di questo ormone, sarebbe alla base del meccanismo abortivo. Inoltre gli anticorpi non permetterebbero alla tiroide materna di adattarsi alle mutate richieste della gravidanza. C'è, inoltre, un'altra linea di pensiero che vede nella presenza degli anticorpi antitiroide (AAT) una alterazione della funzionalità linfocitaria legata alle cellule T-Helper. Secondo questi Autori (Vaquero e coll.) la migliore terapia delle poliabortività legate alla presenza degli AAT, sarebbe l'infusione di IG-Vena ad alte dosi, capaci di modulare la risposta immuntaria della ricevente, facendo venir meno l'alterazione linfocitaria AAT-indotta.
Questa premessa per ribadire che la presenza degli AAT è da considerarsi un fattore di rischio per poliabortività, agendo prevalentemente con un meccanismo di tipo endocrino (riduzione dei livelli di Progesterone) e probabilmente anche con un meccanismo di alterata immunità cellulare.
La presenza degli auto-anticorpi sta a significare malattia in atto o malattia all'inizio del suo sviluppo. Studi di Singh e Lejeune (degli anni '90) dimostrano che la presenza di anticorpi anti-tiroide si associa ad una elevata percentuale di aborti (del doppio rispetto alle donne poliabortive sena anticorpi in circolo) e ad un rischio due volte maggiore di ipertensione gravidanza-indotta. Lavori di Stagnaro-Green e Glioner, addirittura riferiscono di un incremento di aborti con autoanticorpi presenti sebbene la funzione tiroidea fosse nella norma. IL meccanismo attraverso cui gli autoanticorpi anti-tiroide si associano ad una maggiore abortività non è ancora ben chiaro.
Si suppone che gli anticorpi inficino un legame esistente fisiologicamente fra Beta HCG e tireotropina corionica, prodotta cioè dalle cellule della futura placenta; questo legame sarebbe importante per determinare una regolare produzione di progesterone trofoblastico. La riduzione dei livelli di questo ormone, sarebbe alla base del meccanismo abortivo. Inoltre gli anticorpi non permetterebbero alla tiroide materna di adattarsi alle mutate richieste della gravidanza. C'è, inoltre, un'altra linea di pensiero che vede nella presenza degli anticorpi antitiroide (AAT) una alterazione della funzionalità linfocitaria legata alle cellule T-Helper. Secondo questi Autori (Vaquero e coll.) la migliore terapia delle poliabortività legate alla presenza degli AAT, sarebbe l'infusione di IG-Vena ad alte dosi, capaci di modulare la risposta immuntaria della ricevente, facendo venir meno l'alterazione linfocitaria AAT-indotta.
Questa premessa per ribadire che la presenza degli AAT è da considerarsi un fattore di rischio per poliabortività, agendo prevalentemente con un meccanismo di tipo endocrino (riduzione dei livelli di Progesterone) e probabilmente anche con un meccanismo di alterata immunità cellulare.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Gent.mo dott. Santoro,
la ringrazio per la sollecita e dettagliata risposta. Quello che mi dice non fa che confermare i nostri sospetti e timori. Il problema è che tutti i dottori, sia ginecologici che endocrinogi, ed anche le cliniche per la riproduzione a cui ci siamo rivolti sono di diverso avviso, per cui non sappiamo come fare per ricevere delle cure adeguate. La cosa assurda è che, navigando su internet tra le esenzioni concesse dal Servizio Sanitario Nazionale, ho notato che, in caso di poliabortività gli esami per gli anticorpi antitiroide, inclusi gli antimicrosomiali, sono addirittura esentati.... Come è possibile allora che la maggior parte dei dottori non li considera rilevanti???!!
Mi scusi lo sfogo ma passano gli anni inutilmente e sempre di più sento mettere in causa la mia età come motivo di insuccesso.... e certo non andrò ringiovanendo.
Lei saprebbe consigliarmi come procedere? O a chi rivolgermi a Roma? Qualcuno che tenga conto di questi valori?
Ultima domanda: come accennato ho appena subito un raschiamento. Quanto tempo consiglia di aspettare prima di riprovarci (ammesso che troviamo a chi affidarci)?
Secondo la clinica, già dopo il primo vero ciclo si può iniziare con una nuova iui....
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità
cordiali saluti
la ringrazio per la sollecita e dettagliata risposta. Quello che mi dice non fa che confermare i nostri sospetti e timori. Il problema è che tutti i dottori, sia ginecologici che endocrinogi, ed anche le cliniche per la riproduzione a cui ci siamo rivolti sono di diverso avviso, per cui non sappiamo come fare per ricevere delle cure adeguate. La cosa assurda è che, navigando su internet tra le esenzioni concesse dal Servizio Sanitario Nazionale, ho notato che, in caso di poliabortività gli esami per gli anticorpi antitiroide, inclusi gli antimicrosomiali, sono addirittura esentati.... Come è possibile allora che la maggior parte dei dottori non li considera rilevanti???!!
Mi scusi lo sfogo ma passano gli anni inutilmente e sempre di più sento mettere in causa la mia età come motivo di insuccesso.... e certo non andrò ringiovanendo.
Lei saprebbe consigliarmi come procedere? O a chi rivolgermi a Roma? Qualcuno che tenga conto di questi valori?
Ultima domanda: come accennato ho appena subito un raschiamento. Quanto tempo consiglia di aspettare prima di riprovarci (ammesso che troviamo a chi affidarci)?
Secondo la clinica, già dopo il primo vero ciclo si può iniziare con una nuova iui....
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità
cordiali saluti
[#3]
Normalmente consiglio un periodo di tre cicli dopo un raschiamento per...riprovarci.
Per ciò che attiene alla prima delle domande, francamente non so cosa dirLe.
Mi spiace...ovviamente, avere pareri differenti è cosa naturale in Medicina, dacchè quest'ultima è una scienza non esatta, qual'è la Matematica.
Le ho riportato i vari Autori che hanno riscontrato codeste relazioni negative fra anticorpi antitiroide ed insuccessi riproduttivi.
Li scarichi dal mezzo telematico e li mostri ai Colleghi che dicono cose diverse.
Credo, quantomeno, che possiate ricevere delucidazioni al riguardo.
Se, poi, Lei volesse avere esattamente i riferimenti bibliografici, non dovrà far altro che chiedere.
Cordialmente.
Per ciò che attiene alla prima delle domande, francamente non so cosa dirLe.
Mi spiace...ovviamente, avere pareri differenti è cosa naturale in Medicina, dacchè quest'ultima è una scienza non esatta, qual'è la Matematica.
Le ho riportato i vari Autori che hanno riscontrato codeste relazioni negative fra anticorpi antitiroide ed insuccessi riproduttivi.
Li scarichi dal mezzo telematico e li mostri ai Colleghi che dicono cose diverse.
Credo, quantomeno, che possiate ricevere delucidazioni al riguardo.
Se, poi, Lei volesse avere esattamente i riferimenti bibliografici, non dovrà far altro che chiedere.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.6k visite dal 28/02/2009.
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