In caso di vestibilità vulvare se sospendessi la pillola risolverei i miei problemi
Buonasera, elenco brevemente i miei disturbi sperando di essere esaustiva: ho 25 anni e da un anno e mezzo/due anni soffro di continui arrossamenti del vestibolo, dolori intorno all'introito vaginale, bruciore, leucorrea abbondante. All'inizio è iniziato in un periodo molto stressante e pensando fosse una candida ho fatto mille tamponi (sempre tutti negativi!) e mille cure antimicotiche ingiustificate (che però mi alleviavano i problemi). Contemporaneamente è iniziata la secchezza vaginale e vulvare nonostante le abbondanti perdite. Sottolineo che assumo la pillola da quando avevo 17 anni in modo continuativo, passando anche all'utilizzo di nuvaring per circa due anni e poi tornando alla pillola di mia iniziativa pensando potesse essere il responsabile. Ora, l'ultima terapia fatta sembrava aver avuto effetto: 3 compresse fluconazolo 200, immunovag per cinque sere e al termine 5 giorni di clobesol esternamente sulle restanti macchie rosse sul vestibolo. Clobesol continuato poi per 4 cicli intervallati ognuno da 2 giorni di stop. Contemporaneamente ho sostituito la pillola Yaz con klaira per cercare di migliorare la secchezza. Sono stata benissimo per due mesi e mezzo. Ora sono punto e a capo, come se il mio corpo si fosse di nuovo abituato alla pillola attuale e avesse deciso di interrompere ancora le secrezioni e darmi i soliti fastidi. Ora quindi mi chiedo: interrompendo del tutto l'assunzione della pillola potrebbe migliorare la mia condizione? In quanto tempo il mio corpo tornerebbe "naturale"?
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Dalla sua storia deduco che non è stata fatta una diagnosi eziologica mirata, in quanto esistono altre cause di vulvo vaginiti che danno la stessa sintomatologia : Gardnerella, coli, trichomonas, non SOLO CANDIDA.
ANCHE alterazioni del pH vaginale, assenza di bacilli di Doderlein potrebbero portare a questa sintomatologia.
La pillola collabora per quanto riguarda la secchezza vaginale,ma non è la causa principale
SALUTONI
ANCHE alterazioni del pH vaginale, assenza di bacilli di Doderlein potrebbero portare a questa sintomatologia.
La pillola collabora per quanto riguarda la secchezza vaginale,ma non è la causa principale
SALUTONI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
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Utente
Buongiorno, la ringrazio per la tempestiva risposta. Per quanto riguarda però la diagnosi posso garantirle che non è stata fatta perché i tamponi effettuati erano sempre completi e negativi: non ricercavano solo la candida, ma comunque a parte scarsi lattobacilli era tutto nella norma. So che i lattobacilli sono tra i responsabili delle secrezioni, ho fatto uso di compresse vaginali al fine di ripristinarli e assumo fermenti ogni mese ma niente...dopo un po' dal termine della terapia ero come prima. La pillola potrebbe causare una loro deplezione? In più, come si ripristina un possibile pH alterato?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 30/08/2019.
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