Parere su assunzione pillola anticoncezionale
Buongiorno. Circa 10 anni fa (intorno ai 22 anni) ho assunto per un anno il cerotto anticoncezionale Evra. Dietro consiglio della ginecologa, l'ho interrotto con urgenza dopo le analisi del sangue ad 1 anno dall'inizio, in quanto risultavano livelli allarmanti, tra gli altri, di colesterolo e fibrinogeno. Inoltre avevo un evidente ed imbarazzante gonfiore in tutto il corpo, compresi viso e collo, e importanti sbalzi d'umore. Tutti i sintomi si sono ridotti fino a scomparire dopo circa un anno dall'interruzione. L'interruzione era anche stata incoraggiata a causa della mia familiarità per malattie cardiovascolari e dal fatto che ho fibroadenomi in entrambi i seni, di cui uno operato a causa delle dimensioni eccessive.
Da allora ho utilizzato solo anticoncezionali di barriera.
Pochi mesi fa, durante una nuova visita ginecologica, chiedevo alla dottoressa un consiglio su eventuali metodi anticoncezionali alternativi: lei mi ha vietato categoricamente la spirale non medicata (con la motivazione che sono nullipara), consigliandomi invece con decisione l'utilizzo dell'anello vaginale.
Rimango perplessa sull'opportunità di riprendere l'utilizzo di contraccettivi ormonali visti gli effetti collaterali che ho presentato in passato e mi chiedo quale sia la probabilità che essi non si ripresentino nuovamente.
Vorrei quindi sapere se è effettivamente opportuno consigliare l'anello in casi come il mio o se fosse più consigliabile optare per altro tipo di contraccettivo.
Grazie.
Da allora ho utilizzato solo anticoncezionali di barriera.
Pochi mesi fa, durante una nuova visita ginecologica, chiedevo alla dottoressa un consiglio su eventuali metodi anticoncezionali alternativi: lei mi ha vietato categoricamente la spirale non medicata (con la motivazione che sono nullipara), consigliandomi invece con decisione l'utilizzo dell'anello vaginale.
Rimango perplessa sull'opportunità di riprendere l'utilizzo di contraccettivi ormonali visti gli effetti collaterali che ho presentato in passato e mi chiedo quale sia la probabilità che essi non si ripresentino nuovamente.
Vorrei quindi sapere se è effettivamente opportuno consigliare l'anello in casi come il mio o se fosse più consigliabile optare per altro tipo di contraccettivo.
Grazie.
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Non sono d'accordo con la Collega , se ci sono controindicazioni all'uso degli estrogeni per familiarità di patologie cardiovascolari , la donna non deve assumere estroprogestinici che comprendono sia la pillola , sia il cerotto che l'anello vaginale .
In questi casi si consiglia la cosiddetta MINIPILLOLA ( pillola senza estrogeni cerazette , ect....) oppure un sistema intrauterino con levonorgestrel (Kyleena ) consentito anche alle nullipare.
SALUTI
In questi casi si consiglia la cosiddetta MINIPILLOLA ( pillola senza estrogeni cerazette , ect....) oppure un sistema intrauterino con levonorgestrel (Kyleena ) consentito anche alle nullipare.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 897 visite dal 30/07/2019.
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