Raschiamento

Buongiorno
Giovedì scorso ho subito un intervento di raschiamento per aborto interno alla 10a settimana, il giorno dopo sono stata dimessa dopo una brevissima visita (senza ecografia né niente) senza che mi venisse prescritto alcunché né data alcuna indicazione sul da farsi e non da farsi, se non l’invito a recarmi ad un controllo ginecologico decorsi 40 giorni, in seguito al ritiro dell’istologico sull’embrione. Premetto che in seguito all’intervento sono rimasta una notte in ospedale con attaccata (per via endovenosa - flebo) una piccola fiala di antibiotico ed una fiala di liquido con la funzione di far ritornare l’utero delle dimensioni originali . Finite le due fiale, non mi è stato più somministrato nulla. Nel corso della notte ho avuto qualche fastidio nella zona pelvica ma non un vero e proprio dolore, ed ho avuto qualche (poche) perdite. All’atto delle dimissioni non mi è stato prescritto alcunché nemmeno in termini di comportamento da tenere/accorgimenti da prendere. A parte un po’ di sanguinamento il giorno dell’intervento ed il giorno successivo da allora non ho più avuto perdite di sorta. Non ho dolori particolari né febbre, ma mi chiedevo se fosse normale che a distanza di 7 giorni dall’intervento io non abbia alcuna perdita ed anche se sia normale che io sia stata dimessa senza alcuna cura farmacologica né una visita approfondita (es. con ecografia) per verificare che fosse tutto a posto. Non vorrei che attendere 40 giorni prima di essere visitata da un ginecologo fosse troppo tempo ed ho paura di poter contrarre infezioni o comunque che vi possano essere delle problematiche che avrebbero potuto e potrebbero essere facilmente riscontrate da un medico durante una visita.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Se non è presente una perdita ematica importante , se non sono presenti perdite vaginali maleodoranti, se non si rileva temperatura febbrile , non ha alcuna utilità una terapia in dimissione .
Forse l'antibiotico è stato somministrato per via endovenosa (flebo ) .
Può essere utile in questo periodo NON immergersi in acqua (mare. piscina, ecct) in quanto il collo uterino è ancora beante (aperto ) .
SALUTONI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI